Novecento. Nuovi sondaggi

Il libro raccoglie tredici saggi di argomento novecentesco in massima parte precedentemente apparsi in riviste, atti di convegno e volumi collettanei, o come saggi introduttivi a opere. La gamma degli argomenti e degli autori trattati si presenta singolarmente ampia: da Tozzi e Svevo (di cui Novecento. Nuovi sondaggi propone le introduzioni alle due «vite scritte») a Palazzeschi, da Papini poeta ai bilanci storiografici di riviste quali «Il Frontespizio» e l’«Antologia Vieusseux»; e ancora da Montale e Arturo Loria a Luzi, da Landolfi (ancora in accezione di poeta) a Baldacci, fino a una ricerca dedicata all’individuazione della lezione dantesca attiva nell’opera letteraria (con inevitabili sconfinamenti nel cinema) di Pier Paolo Pasolini. Ad apertura di volume, prima dei singoli ritratti di tipo prevalentemente monografico, un ampio studio – redatto in occasione del Convegno di studi fiorentino dedicato alla «citazione» Il libro invisibile – che indaga i rapporti tra letteratura e melodramma, esibendo inediti esempi novecenteschi di «scriver cantando» attraverso una ricca casistica di luoghi citazionali enucleati provenienti dalla produzione di vari autori: da Tozzi a Palazzeschi, passando per Svevo e Montale, Loria e Landolfi, fino ai contemporanei Attilio Lolini e Giacomo Trinci, le cui opere poetiche e i cui linguaggi espressivi di riferimento si rivelano ampiamente tramati di suggestioni di matrice operistica e squisitamente librettistica. This book hosts thirteen essays dealing with twentieth century literature, most of which have appeared previously in journals, acts of conferences and collective volumes, or as introductions to books. The range of topics and the authors discussed is quite wide: from Tozzi and Svevo (Novecento. Nuovi sondaggi presents the introductions to both their «written lives») to Palazzeschi, from Papini as a poet to drawing the historiography balance of such reviews as «Il Frontespizio» and «Antologia Vieusseux»; and again from Montale and Arturo Loria to Luzi, from Landolfi (again seen as a poet) to Baldacci, with a study on the identification of the active lesson of Dante in the literary works (with unavoidable excursions into cinema) of Pier Paolo Pasolini. The individual portraits, mostly monographs, are preceded at the beginning of the volume by an extensive study – drawn up for the Florentine Study Conference devoted to «quoting» Il libro invisibile – which investigates the relations between literature and melodrama, giving original twentieth century examples of «scriver cantando» with a rich collection of cases of quotations coming from the production of various authors: from Tozzi to Palazzeschi, or Svevo and Montale, Loria and Landolfi, right up to contemporary authors like Attilio Lolini and Giacomo Trinci, whose poetic works and expression are densely marked by references to opera librettos.