L'avvio della Corte costituzionale e gli strumenti per la definizione del suo ruolo: un problema storico aperto

Il lavoro intende esaminare come la "prima" Corte costituzionale italiana definì il suo ruolo nel nuovo sistema costituzionale repubblicano. L'A., cioè, riflette sullo stile e sulla tecnica attraverso i quali la Corte ha conquistato il suo spazio nella nuova topografia dei poteri repubblicani. L'A. considera tale analisi utile per due motivi: innanzi tutto, perché il problema storico giuridico dell'avvio e dell'istituzionalizzazione della giustizia costituzionale in Italia appare ancora una questione aperta; in secondo luogo, in quanto la definizione del ruolo della Corte in una fase di così delicata transizione costituzionale è un tema di forte attualità. L'A. evidenzia come lo stile di azione della Corte nel suo periodo iniziale sia stato caratterizzato dalla interazione di due fattori: la chiarezza circa la propria identità costituzionale e l'esigenza di una forte collaborazione interistituzionale. L'A. ritiene che sia stata la combinazione di questi due elementi a stimolare l'intensa creatività del giudice costituzionale, fondamentale in un contesto di transizione costituzionale come quello che ci troviamo ad attraversare anche oggi.Sommario: Una precisazione preliminare. Il quadro in cui la Corte muove i primi passi: una "triplice" incertezza. La reazione al quadro di incertezza e lo stile della Corte: la chiara consapevolezza della propria identità costituzionale; la necessità che questa identità venga accettata dal sistema sociale e dal sistema istituzionale. Il primo banco di prova : la vicenda dell'Alta Corte di Giustizia per la regione siciliana. Lo strumento dell'affermazione del ruolo della Corte: la propria giurisprudenza: alcuni dati sull'attività della Corte dal 1956 al 1968. L'allargamento dell'accesso alla Corte. L'ampliamento delle tecniche di decisione. L'avvio della Corte costituzionale: un problema storico aperto, un insegnamento su cui riflettere.