L’articolo riporta alcuni risultati dello studio, frutto di sei anni di analisi comparata in 15 paesi europei, sugli effetti dell'inclusione delle parti sociali nei processi decisionali e nella realizzazione delle politiche del lavoro. Pur se sul piano europeo la strategia del dialogo sociale ha prodotto scarsi effetti e mostrato qualche difficoltà di funzionamento, si è sviluppato un processo di apprendimento politico tra gli attori coinvolti e una sorta di convergenza funzionale di assetti istituzionali diversi negli stati membri da non sottovalutare. Si riscontra infatti un isomorfismo debolmente coercitivo, e semmai più normativo, legato non tanto agli assetti istituzionali quanto ai principi di regolazione. Ne emergono indicazioni per il policy-making che, a partire dalla riflessione teorica sulla partecipazione nello spazio politico, suggeriscono utili piste per il coinvolgimento degli attori sociali nel dialogo bi e tripartito. The paper focuses on the comparative research on fifteen European countries, lasting six years, on social dialogue and the involvement of social partners in labor policy-making. Even if European social dialogue had few effects and some procedural problems at the European level, it fostered a development of political learning among social partners and a functional convergence of national assets. This developed a sort of isomorphism slightly coercive, probably mainly normative, on the regulative principles side. This can give ideas for the policy-making, and the involvement of social partners in the bipartite and trilateral dialogue.
Il dialogo sociale in Europa: verso una convergenza funzionale nella regolazione del lavoro? / F. Alacevich. - In: QUADERNI DI RASSEGNA SINDACALE. LAVORI. - ISSN 1590-9689. - STAMPA. - 1:(2006), pp. 157-191.
Il dialogo sociale in Europa: verso una convergenza funzionale nella regolazione del lavoro?
ALACEVICH, FRANCA MARIA
2006
Abstract
L’articolo riporta alcuni risultati dello studio, frutto di sei anni di analisi comparata in 15 paesi europei, sugli effetti dell'inclusione delle parti sociali nei processi decisionali e nella realizzazione delle politiche del lavoro. Pur se sul piano europeo la strategia del dialogo sociale ha prodotto scarsi effetti e mostrato qualche difficoltà di funzionamento, si è sviluppato un processo di apprendimento politico tra gli attori coinvolti e una sorta di convergenza funzionale di assetti istituzionali diversi negli stati membri da non sottovalutare. Si riscontra infatti un isomorfismo debolmente coercitivo, e semmai più normativo, legato non tanto agli assetti istituzionali quanto ai principi di regolazione. Ne emergono indicazioni per il policy-making che, a partire dalla riflessione teorica sulla partecipazione nello spazio politico, suggeriscono utili piste per il coinvolgimento degli attori sociali nel dialogo bi e tripartito. The paper focuses on the comparative research on fifteen European countries, lasting six years, on social dialogue and the involvement of social partners in labor policy-making. Even if European social dialogue had few effects and some procedural problems at the European level, it fostered a development of political learning among social partners and a functional convergence of national assets. This developed a sort of isomorphism slightly coercive, probably mainly normative, on the regulative principles side. This can give ideas for the policy-making, and the involvement of social partners in the bipartite and trilateral dialogue.File | Dimensione | Formato | |
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