La tesi del libro è che lo spostamento delle economie locali verso attività e servizi più innovativi dipende soprattutto dalla capacità di costruzione sociale dell'innovazione. A sua volta, tale capacità risulta essere condizionata dalle caratteristiche del contesto e dalla disponibilità di capitale sociale. Secondo l'approccio di sviluppo locale la costruzione sociale dell'innovazione può essere facilitata offrendo beni collettivi materiali e immateriali di cui i singoli attori hanno più bisogno, ma che non sono in grado di produrre da soli. Tali assunti sono trattati nel testo attraverso una ricognizione, basata su dati di ricerca, di diversi esperimenti di sviluppo locale: dai nuovi distretti high-tech, confrontati con quelli tradizionali, ai patti per lo sviluppo locale, alle nuove politiche per le città. Emerge che la riuscita di progetti di sviluppo locale è associata, in primo luogo, alla capacità di strategia e di coordinamento dei soggetti pubblici e privati e, in secondo luogo, alla qualità della classe dirigente e alla autorevolezza della leadership. Infine, riflessioni sul modello sociale europeo e sulle politiche per lo sviluppo in Italia inducono l'autore a ritenere che soltanto una politica forte e autonoma favorisca la sperimentazione di nuove reti di relazione come motore di innovazione e di coesione sociale.
Sviluppo locale. Un progetto per l'Italia / C. TRIGILIA. - STAMPA. - (2005), pp. 1-222.
Sviluppo locale. Un progetto per l'Italia
TRIGILIA, CARLO
2005
Abstract
La tesi del libro è che lo spostamento delle economie locali verso attività e servizi più innovativi dipende soprattutto dalla capacità di costruzione sociale dell'innovazione. A sua volta, tale capacità risulta essere condizionata dalle caratteristiche del contesto e dalla disponibilità di capitale sociale. Secondo l'approccio di sviluppo locale la costruzione sociale dell'innovazione può essere facilitata offrendo beni collettivi materiali e immateriali di cui i singoli attori hanno più bisogno, ma che non sono in grado di produrre da soli. Tali assunti sono trattati nel testo attraverso una ricognizione, basata su dati di ricerca, di diversi esperimenti di sviluppo locale: dai nuovi distretti high-tech, confrontati con quelli tradizionali, ai patti per lo sviluppo locale, alle nuove politiche per le città. Emerge che la riuscita di progetti di sviluppo locale è associata, in primo luogo, alla capacità di strategia e di coordinamento dei soggetti pubblici e privati e, in secondo luogo, alla qualità della classe dirigente e alla autorevolezza della leadership. Infine, riflessioni sul modello sociale europeo e sulle politiche per lo sviluppo in Italia inducono l'autore a ritenere che soltanto una politica forte e autonoma favorisca la sperimentazione di nuove reti di relazione come motore di innovazione e di coesione sociale.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.