Il volume (pubblicato con il contributo del CNR) è frutto di una pluriennale ricerca sostenuta con borse di ricerca CNR. Il nucleo del lavoro è la proposta di una categoria, di nuova introduzione, di una «postmodernità letteraria centro-est-europea» caratterizzata da una specifica tensione etica tesa al recupero completo della langue, fortemente compromessa nel socialismo sovietizzato. Il procedimento adottato è quello della simulazione teorica di un itinerario di tale recupero, attraverso tre stadi: i) Il lettore, lo scrittore e l'episteme: cambiano le modalità di letura; ii) Ingresso nell'immanenza testuale: saggio di lettura postmoderna; iii) Identità nell'alterità: Testi tradotti-traditi. Emergono quindi un concetto di «realismo» e una «deontologia dell'io narrante» che, insieme, permettono di intravedere la possibilità, e la credibilità, di un «viaggio sensibile dentro la langue», un suo «felice consumo» (laddove si tratta di un consumo particolare, di carattere poetico e etico in contemporanea), un elementare, vitale distacco dal «terrorismo dell'astratto», circostanza tipica dello svolgimento del «gioco linguistico» del socialismo «reale».
Scrivere postmoderno in Ungheria. Cultura letteraria 1979-1995 / Tottossy, Beatrice. - STAMPA. - (1995), pp. 7-492.
Scrivere postmoderno in Ungheria. Cultura letteraria 1979-1995
Tottossy, Beatrice
1995
Abstract
Il volume (pubblicato con il contributo del CNR) è frutto di una pluriennale ricerca sostenuta con borse di ricerca CNR. Il nucleo del lavoro è la proposta di una categoria, di nuova introduzione, di una «postmodernità letteraria centro-est-europea» caratterizzata da una specifica tensione etica tesa al recupero completo della langue, fortemente compromessa nel socialismo sovietizzato. Il procedimento adottato è quello della simulazione teorica di un itinerario di tale recupero, attraverso tre stadi: i) Il lettore, lo scrittore e l'episteme: cambiano le modalità di letura; ii) Ingresso nell'immanenza testuale: saggio di lettura postmoderna; iii) Identità nell'alterità: Testi tradotti-traditi. Emergono quindi un concetto di «realismo» e una «deontologia dell'io narrante» che, insieme, permettono di intravedere la possibilità, e la credibilità, di un «viaggio sensibile dentro la langue», un suo «felice consumo» (laddove si tratta di un consumo particolare, di carattere poetico e etico in contemporanea), un elementare, vitale distacco dal «terrorismo dell'astratto», circostanza tipica dello svolgimento del «gioco linguistico» del socialismo «reale».File | Dimensione | Formato | |
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