Tra gli elementi che caratterizzano la struttura industriale dei singoli paesi e la forza competitiva a livello internazionale vi sono alcune specializzazioni settoriali che vengono a consolidarsi con il tempo e che sono il frutto di fattori e condizioni diverse. L’economia italiana è sempre stata caratterizzata da un modello di specializzazione contraddistinto da settori labour intensive con una marcata presenza di imprese di piccola e piccolissima dimensione organizzate prevalentemente in sistemi locali o distretti industriali territorialmente delimitati. Una piccola area fortemente specializzata del settore tessile abbigliamento è rappresentata dal sottosettore della produzione dei cappelli che nel 1998 ha portato l’Italia a essere il terzo paese esportatore al mondo. Il settore del cappello trova in Toscana le principali radici storico-produttive. È infatti a partire dalla seconda metà del Cinquecento che si trovano tracce di una realtà economica e sociale di tutto rilievo. Il cappello era un oggetto presente nella vita quotidiana. Al «fioretto» che dominò il mercato all’inizio del secolo si avvicendò nella seconda metà dell’Ottocento il classico «cappello di paglia noto come ‘cappello di paglia di Firenze ». Più tardi, dalla Belle Epoque agli anni Venti del Novecento, la «paglietta» divenne un elemento indispensabile dell’abbigliamento maschile. Si trattava di quel cappello rigido, dalla tesa rotonda, che gli uomini eleganti, in tutto il mondo, ebbero in testa, d’estate, per tutti gli anni Venti. Da lì a oggi la scomparsa di questo capo di abbigliamento e la relativa crisi del settore. L’analisi da noi condotta passa attraverso la descrizione dello stato attuale di sviluppo del settore per poi testare su un campione di imprese distrettuali l’ipotesi relativa all’influenza sulle performance delle imprese dei diversi modelli di gestione della rete di fornitura. Il nostro obiettivo è quello di individuare il ruolo che le politiche di fornitura possono avere sui fattori di competitività delle imprese del settore della produzione del cappello.

I modelli di gestione della fornitura nel settore della produzione del cappello in Toscana / M. FARAONI. - In: FINANZA MARKETING E PRODUZIONE. - ISSN 1593-2230. - STAMPA. - 4:(2005), pp. 97-113.

I modelli di gestione della fornitura nel settore della produzione del cappello in Toscana

FARAONI, MONICA
2005

Abstract

Tra gli elementi che caratterizzano la struttura industriale dei singoli paesi e la forza competitiva a livello internazionale vi sono alcune specializzazioni settoriali che vengono a consolidarsi con il tempo e che sono il frutto di fattori e condizioni diverse. L’economia italiana è sempre stata caratterizzata da un modello di specializzazione contraddistinto da settori labour intensive con una marcata presenza di imprese di piccola e piccolissima dimensione organizzate prevalentemente in sistemi locali o distretti industriali territorialmente delimitati. Una piccola area fortemente specializzata del settore tessile abbigliamento è rappresentata dal sottosettore della produzione dei cappelli che nel 1998 ha portato l’Italia a essere il terzo paese esportatore al mondo. Il settore del cappello trova in Toscana le principali radici storico-produttive. È infatti a partire dalla seconda metà del Cinquecento che si trovano tracce di una realtà economica e sociale di tutto rilievo. Il cappello era un oggetto presente nella vita quotidiana. Al «fioretto» che dominò il mercato all’inizio del secolo si avvicendò nella seconda metà dell’Ottocento il classico «cappello di paglia noto come ‘cappello di paglia di Firenze ». Più tardi, dalla Belle Epoque agli anni Venti del Novecento, la «paglietta» divenne un elemento indispensabile dell’abbigliamento maschile. Si trattava di quel cappello rigido, dalla tesa rotonda, che gli uomini eleganti, in tutto il mondo, ebbero in testa, d’estate, per tutti gli anni Venti. Da lì a oggi la scomparsa di questo capo di abbigliamento e la relativa crisi del settore. L’analisi da noi condotta passa attraverso la descrizione dello stato attuale di sviluppo del settore per poi testare su un campione di imprese distrettuali l’ipotesi relativa all’influenza sulle performance delle imprese dei diversi modelli di gestione della rete di fornitura. Il nostro obiettivo è quello di individuare il ruolo che le politiche di fornitura possono avere sui fattori di competitività delle imprese del settore della produzione del cappello.
2005
4
97
113
M. FARAONI
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