Silvia Franchini, Monica Pacini, Simonetta Soldani, Giornali di donne in Toscana. Un catalogo, molte storie (1770-1945), Firenze, Leo S. Olschki editore, Firenze, 2007, I vol. 1770-1897, II vol. 1900- 1945, pp. 668, collezione: Biblioteca di Storia Toscana Moderna e Contemporanea [ISBN] 978-88-222-5657-7 - L'opera, che ha richiesto sette anni di lavoro, consta di tre ampi saggi delle autrici, di 170 schede bibliografiche, critiche e descrittive di altrettanti periodici di donne e per donne usciti in Toscana nell'arco di tempo considerato; di un'accurata Bibliografia; di Indici delle testate schedate e di quelle citate; di un Indice degli stampatori e degli editori e del più classico indice dei nomi. Oltre a collaborare alla definizione e alla costruzione dell'opera, che ha coinvolto 22 studiosi e studiose, ho scritto uno dei saggi introduttivi (Suggestioni di lettura fra testi e contesti, pp. 37-86), e analizzato i seguenti periodici (29 da sola, 5 in qualità di co-autrice): A te, dirigente!; L’ Abeille Florentine; L’ Alba; L’ Alba libertaria; Almanacco Annuario della donna italiana; Almanacco Femminile, poi Almanacco del Bel Sesso; Almanacco della donna italiana; Almanacco delle Dame (Canale); Almanacco delle Dame (Del Poggetto e Martinez); Almanacco delle Dame (Piazzini); Almanacco delle Giocondine; Almanacco per le donne italiane; Augurio felice; Bullettino del Lyceum; Calendario per le Dame; La Donna Pistoiese; Figurini delle Mode; The Florence Mail. Weekly Review; Giornaletto del Bel Sesso o sia Nuovo Almanacco della Tranquillità; “Ida Baccini”; La Maestra Elementare Italiana; La Massaia rurale; Il Messaggiero d’amore; P.N.F. Bollettino delle Massaie rurali della provincia di Pistoia; La Rassegna femminile; Rassegna Nazionale; Società Nazionale di Patronato e di Mutuo Soccorso per Giovani Operaie (sede di Siena); La Voce dell’Operaia; La Voce delle Donne; con Teresa Bertilotti, Figli d’Italia; con Roberto Maini, Almanacco delle Dame (Bartolini); Almanacco delle Dame (Chiari); Almanacco delle Dame (Bruscoli, poi Socci); Almanacco delle dame (Volpini). Il catalogo, presentato in ordine cronologico per valorizzare la storicità del percorso che i periodici contribuiscono a disegnare, e per sottolineare connessioni e peculiarità del loro taglio e dei loro contenuti, evidenzia il lento e accidentato cammino delle donne italiane nel mondo della cultura scritta, e la peculiare vocazione pedagogica delle toscane, tanto precoci nel confrontarsi – da lettrici, redattrici e direttrici – con le novità proposte dalla stampa periodica nel corso dell'Ottocento, quanto rapide nell'uscire di scena, per effetto dell'incapacità dell'editoria toscana di tener dietro all'impennata di innovazioni tecnologiche e commerciali che caratterizzarono il mondo industriale italiano fra '800 e '900 anche in questo campo. Le cosiddette schede, che diventano talora veri e propri saggi (ne è un esempio quella stesa per l'Almanacco della Donna Italiana, che copre le pp. 416-436), si segnalano non solo in quanto accurati strumenti per reperire informazioni e testate, ma anche in quanto contributi originali di indubbio rilievo per studi e ricerche sui temi più disparati, vista la gamma di tipologie giornalistiche prese in esame.
Giornali di donne in Toscana. Un catalogo, molte storie, 1770-1945 (2 voll.) / S. Soldani; S. Franchini; M. Pacini. - STAMPA. - (2007), pp. 1-669.
Giornali di donne in Toscana. Un catalogo, molte storie, 1770-1945 (2 voll.)
SOLDANI, SIMONETTA;FRANCHINI, SILVIA CATERINA;PACINI, MONICA
2007
Abstract
Silvia Franchini, Monica Pacini, Simonetta Soldani, Giornali di donne in Toscana. Un catalogo, molte storie (1770-1945), Firenze, Leo S. Olschki editore, Firenze, 2007, I vol. 1770-1897, II vol. 1900- 1945, pp. 668, collezione: Biblioteca di Storia Toscana Moderna e Contemporanea [ISBN] 978-88-222-5657-7 - L'opera, che ha richiesto sette anni di lavoro, consta di tre ampi saggi delle autrici, di 170 schede bibliografiche, critiche e descrittive di altrettanti periodici di donne e per donne usciti in Toscana nell'arco di tempo considerato; di un'accurata Bibliografia; di Indici delle testate schedate e di quelle citate; di un Indice degli stampatori e degli editori e del più classico indice dei nomi. Oltre a collaborare alla definizione e alla costruzione dell'opera, che ha coinvolto 22 studiosi e studiose, ho scritto uno dei saggi introduttivi (Suggestioni di lettura fra testi e contesti, pp. 37-86), e analizzato i seguenti periodici (29 da sola, 5 in qualità di co-autrice): A te, dirigente!; L’ Abeille Florentine; L’ Alba; L’ Alba libertaria; Almanacco Annuario della donna italiana; Almanacco Femminile, poi Almanacco del Bel Sesso; Almanacco della donna italiana; Almanacco delle Dame (Canale); Almanacco delle Dame (Del Poggetto e Martinez); Almanacco delle Dame (Piazzini); Almanacco delle Giocondine; Almanacco per le donne italiane; Augurio felice; Bullettino del Lyceum; Calendario per le Dame; La Donna Pistoiese; Figurini delle Mode; The Florence Mail. Weekly Review; Giornaletto del Bel Sesso o sia Nuovo Almanacco della Tranquillità; “Ida Baccini”; La Maestra Elementare Italiana; La Massaia rurale; Il Messaggiero d’amore; P.N.F. Bollettino delle Massaie rurali della provincia di Pistoia; La Rassegna femminile; Rassegna Nazionale; Società Nazionale di Patronato e di Mutuo Soccorso per Giovani Operaie (sede di Siena); La Voce dell’Operaia; La Voce delle Donne; con Teresa Bertilotti, Figli d’Italia; con Roberto Maini, Almanacco delle Dame (Bartolini); Almanacco delle Dame (Chiari); Almanacco delle Dame (Bruscoli, poi Socci); Almanacco delle dame (Volpini). Il catalogo, presentato in ordine cronologico per valorizzare la storicità del percorso che i periodici contribuiscono a disegnare, e per sottolineare connessioni e peculiarità del loro taglio e dei loro contenuti, evidenzia il lento e accidentato cammino delle donne italiane nel mondo della cultura scritta, e la peculiare vocazione pedagogica delle toscane, tanto precoci nel confrontarsi – da lettrici, redattrici e direttrici – con le novità proposte dalla stampa periodica nel corso dell'Ottocento, quanto rapide nell'uscire di scena, per effetto dell'incapacità dell'editoria toscana di tener dietro all'impennata di innovazioni tecnologiche e commerciali che caratterizzarono il mondo industriale italiano fra '800 e '900 anche in questo campo. Le cosiddette schede, che diventano talora veri e propri saggi (ne è un esempio quella stesa per l'Almanacco della Donna Italiana, che copre le pp. 416-436), si segnalano non solo in quanto accurati strumenti per reperire informazioni e testate, ma anche in quanto contributi originali di indubbio rilievo per studi e ricerche sui temi più disparati, vista la gamma di tipologie giornalistiche prese in esame.File | Dimensione | Formato | |
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