Dopo un approfondimento delle teorie esplicative dei meccanismi di sviluppo demografico, ed in particolare dopo l’analisi della teoria della transizione demografica, sono analizzate le problematiche relative alle relazioni tra dinamica della popolazione e sviluppo economico. Nella seconda parte – la più consistente – del volume si è cercato di descrivere (basandoci in genere sui dati disponibili agli inizi del 2007) la «contrapposizione» fra regioni in crescita demografica e regioni in ristagno demografico. Dovendo operare delle scelte il nostro interesse si è rivolto da un lato a descrivere ed interpretare gli andamenti, le caratteristiche e i comportamenti della popolazione dell’Europa e la contrapposizione Est-Ovest, con il caso specifico della Russia, dall’altro al dettaglio di regioni del mondo in via di sviluppo che per vari motivi rivestono interessi specifici. Alcuni paesi che fanno parte dell’Unione fanno anche parte del Bacino mediterraneo, un’area di grande interesse, da sempre caratterizzata da scambi di persone e di idee, che ne hanno accentuato le comunanze antropologiche e culturali. L’area mediterranea pertanto costituisce il tema di un capitolo apposito, così come il confronto dei due “giganti demografici”, Cina e India, l’approfondimento dell’area più disagiata del mondo, l’Africa sub-Sahariana e l’America Latina. Negli ultimi due capitoli del volume si affrontano due fenomeni che assumono una grande rilevanza nella determinazione dei rapporti attuali e futuri, anche politici, fra i paesi del mondo. Ci riferiamo da un lato al fenomeno migratorio e dall’altro agli interventi di Organismi sopranazionali che si sono sostanziati nelle Conferenze internazionali della popolazione e negli obiettivi del Millennio. Il tema delle relazioni fra popolazione, politica e sviluppo economico diventa centrale nei rapporti che monitorano il raggiungimento degli obiettivi del Millennio, ma i problemi non risolti sono ancora numerosi. I dati più recenti che misurano il percorso compiuto sulla strada della eliminazione delle disuguaglianze socio-economiche e demografiche mostrano che i successi ottenuti non sono particolarmente soddisfacenti, soprattutto in relazione ai campi di azione che coinvolgono sfere culturali e politiche intese nel senso più ampio. Le categorie che tradizionalmente hanno sempre presentato fragilità e vulnerabilità evidenti continuano a esserne caratterizzate. Il mantenimento delle disuguaglianze di genere, la cui eliminazione rappresenta un obiettivo primario fra quelli del millennio, in molti paesi esercita ancora una marcata influenza sulla situazione delle donne e, di conseguenza, su quella delle generazioni più recenti. In vaste aree del mondo, e in particolare in India e nell’Africa sub-Sahariana, il raggiungimento dei diversi traguardi sembra decisamente lontano: in questo quadro l’eliminazione delle discriminazioni nei confronti delle donne (non solo nei paesi più poveri) potrebbe incidere positivamente su molti aspetti connessi allo sviluppo umano.

Popolazione e sviluppo nelle regioni del mondo. Convergenze e divergenze nei comportamenti demografici / M. S. SALVINI; A. ANGELI. - STAMPA. - (2007), pp. 1-328.

Popolazione e sviluppo nelle regioni del mondo. Convergenze e divergenze nei comportamenti demografici.

SALVINI, MARIA SILVANA;
2007

Abstract

Dopo un approfondimento delle teorie esplicative dei meccanismi di sviluppo demografico, ed in particolare dopo l’analisi della teoria della transizione demografica, sono analizzate le problematiche relative alle relazioni tra dinamica della popolazione e sviluppo economico. Nella seconda parte – la più consistente – del volume si è cercato di descrivere (basandoci in genere sui dati disponibili agli inizi del 2007) la «contrapposizione» fra regioni in crescita demografica e regioni in ristagno demografico. Dovendo operare delle scelte il nostro interesse si è rivolto da un lato a descrivere ed interpretare gli andamenti, le caratteristiche e i comportamenti della popolazione dell’Europa e la contrapposizione Est-Ovest, con il caso specifico della Russia, dall’altro al dettaglio di regioni del mondo in via di sviluppo che per vari motivi rivestono interessi specifici. Alcuni paesi che fanno parte dell’Unione fanno anche parte del Bacino mediterraneo, un’area di grande interesse, da sempre caratterizzata da scambi di persone e di idee, che ne hanno accentuato le comunanze antropologiche e culturali. L’area mediterranea pertanto costituisce il tema di un capitolo apposito, così come il confronto dei due “giganti demografici”, Cina e India, l’approfondimento dell’area più disagiata del mondo, l’Africa sub-Sahariana e l’America Latina. Negli ultimi due capitoli del volume si affrontano due fenomeni che assumono una grande rilevanza nella determinazione dei rapporti attuali e futuri, anche politici, fra i paesi del mondo. Ci riferiamo da un lato al fenomeno migratorio e dall’altro agli interventi di Organismi sopranazionali che si sono sostanziati nelle Conferenze internazionali della popolazione e negli obiettivi del Millennio. Il tema delle relazioni fra popolazione, politica e sviluppo economico diventa centrale nei rapporti che monitorano il raggiungimento degli obiettivi del Millennio, ma i problemi non risolti sono ancora numerosi. I dati più recenti che misurano il percorso compiuto sulla strada della eliminazione delle disuguaglianze socio-economiche e demografiche mostrano che i successi ottenuti non sono particolarmente soddisfacenti, soprattutto in relazione ai campi di azione che coinvolgono sfere culturali e politiche intese nel senso più ampio. Le categorie che tradizionalmente hanno sempre presentato fragilità e vulnerabilità evidenti continuano a esserne caratterizzate. Il mantenimento delle disuguaglianze di genere, la cui eliminazione rappresenta un obiettivo primario fra quelli del millennio, in molti paesi esercita ancora una marcata influenza sulla situazione delle donne e, di conseguenza, su quella delle generazioni più recenti. In vaste aree del mondo, e in particolare in India e nell’Africa sub-Sahariana, il raggiungimento dei diversi traguardi sembra decisamente lontano: in questo quadro l’eliminazione delle discriminazioni nei confronti delle donne (non solo nei paesi più poveri) potrebbe incidere positivamente su molti aspetti connessi allo sviluppo umano.
2007
9788815121509
1
328
M. S. SALVINI; A. ANGELI
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/259601
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact