Roberto Bianchi, Pace, pane, terra. Il 1919 in Italia, Roma, Odradek, 2006 ISBN: 88-86973-82-9 237 p.: ill.; 24 cm; “Saggi e Studi” - Nel 1919 si susseguirono varie ondate di mobilitazioni, scioperi e rivolte, con l’irruzione nel conflitto sociale e politico di nuovi soggetti e programmi capaci di incidere sul processo di ridefinizione dei rapporti tra Stato e società che coinvolse vinti e vincitori della Grande guerra. All’indomani della prima guerra mondiale e di massa, quando dall’Europa giungevano notizie di rivoluzioni e formazione di nuove repubbliche, in Italia riemersero antiche forme di protesta popolare con occupazioni delle terre, assalti ai forni e ai palazzi del potere, mentre le guardie rosse, lo sciopero generale internazionale e la nascita di organismi per l’azione diretta davano il segno di una società ormai pienamente entrata nel ’900. In quello snodo decisivo dell’età contemporanea si consumò la crisi dello Stato liberale, sorsero partiti che avrebbero giocato un ruolo notevole nella storia italiana, presero corpo speranze e progetti per la costruzione di una società fondata su nuove basi e nuovi principi. Roberto Bianchi tratteggia un anno di storia tra guerra e pace attraverso un’analisi dettagliata degli attori, dei linguaggi, degli obiettivi, delle forme di azione di quelle folle di uomini e donne che per la prima volta invasero la scena pubblica con mobilitazioni effettivamente di massa, ed esaminando i diversi comportamenti e le diverse risposte date da classi dirigenti e autorità. Frutto di lunghe ricerche d’archivio e di un confronto costante con la storiografia internazionale, il volume centra l’attenzione sui tre principali luoghi del conflitto politico e sociale del 1919: la Terra, con l’avvio delle lotte contadine per il controllo delle risorse e degli usi civici, il Pane, con i tumulti annonari che sconvolsero la penisola, la Pace, con la realizzazione del primo sciopero internazionale contro la guerra del XX secolo. Ne risulta una lettura innovativa della crisi del primo dopoguerra e dei suoi conflitti; un’esperienza che avrebbe segnato profondamente il ’900 italiano: un secolo aperto con un Dopoguerra tanto Grande e lacerante, quanto Grande e brutale era stata la Guerra.

Pace, pane, terra. Il 1919 in Italia / R. Bianchi. - STAMPA. - (2006), pp. 1-237.

Pace, pane, terra. Il 1919 in Italia

BIANCHI, ROBERTO
2006

Abstract

Roberto Bianchi, Pace, pane, terra. Il 1919 in Italia, Roma, Odradek, 2006 ISBN: 88-86973-82-9 237 p.: ill.; 24 cm; “Saggi e Studi” - Nel 1919 si susseguirono varie ondate di mobilitazioni, scioperi e rivolte, con l’irruzione nel conflitto sociale e politico di nuovi soggetti e programmi capaci di incidere sul processo di ridefinizione dei rapporti tra Stato e società che coinvolse vinti e vincitori della Grande guerra. All’indomani della prima guerra mondiale e di massa, quando dall’Europa giungevano notizie di rivoluzioni e formazione di nuove repubbliche, in Italia riemersero antiche forme di protesta popolare con occupazioni delle terre, assalti ai forni e ai palazzi del potere, mentre le guardie rosse, lo sciopero generale internazionale e la nascita di organismi per l’azione diretta davano il segno di una società ormai pienamente entrata nel ’900. In quello snodo decisivo dell’età contemporanea si consumò la crisi dello Stato liberale, sorsero partiti che avrebbero giocato un ruolo notevole nella storia italiana, presero corpo speranze e progetti per la costruzione di una società fondata su nuove basi e nuovi principi. Roberto Bianchi tratteggia un anno di storia tra guerra e pace attraverso un’analisi dettagliata degli attori, dei linguaggi, degli obiettivi, delle forme di azione di quelle folle di uomini e donne che per la prima volta invasero la scena pubblica con mobilitazioni effettivamente di massa, ed esaminando i diversi comportamenti e le diverse risposte date da classi dirigenti e autorità. Frutto di lunghe ricerche d’archivio e di un confronto costante con la storiografia internazionale, il volume centra l’attenzione sui tre principali luoghi del conflitto politico e sociale del 1919: la Terra, con l’avvio delle lotte contadine per il controllo delle risorse e degli usi civici, il Pane, con i tumulti annonari che sconvolsero la penisola, la Pace, con la realizzazione del primo sciopero internazionale contro la guerra del XX secolo. Ne risulta una lettura innovativa della crisi del primo dopoguerra e dei suoi conflitti; un’esperienza che avrebbe segnato profondamente il ’900 italiano: un secolo aperto con un Dopoguerra tanto Grande e lacerante, quanto Grande e brutale era stata la Guerra.
2006
9788886973823
1
237
R. Bianchi
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