Abstract (italiano): Questo libro analizza il problema classico del male non in termini teologici, ma partendo da alcuni testi di Immanuel Kant e di Max Weber. L’autore attribuisce grande rilevanza alla dottrina kantiana del male radicale e al saggio del 1791 “Sull’insuccesso di ogni tentativo di teodicea”. Nella “Sociologia della religione”, a sua volta, Max Weber articola la sua riflessione sul male ponendo in primo piano il tema della giustizia e dell’eguaglianza, nel quadro del conflitto religioso tra merito e grazia. In tal modo il problema del male – come si può ricavare anche da Hannah Arendt e da Hans Blumenberg – supera i limiti del dibattito settecentesco sulla teodicea e diventa una componente di una teoria della razionalità sociale. Abstract (english): This book examines the classical problem of evil not in theological terms, but starting from texts of Immanuel Kant and Max Weber. The author attributes great importance to Kant’s doctrine of radical evil and to the essay (1791) “On the failure of all attempted philosophical Theodicies”. In his “Sociology of Religion”, in turn, Max Weber articulates his thoughts about evil focussing on the theme of justice and equality: the framework is the religious conflict between merit and grace. Thus the problem of evil – as can be seen even by Hannah Arendt and Hans Blumenberg – exceeds the limits of eighteenth-century debate on theodicy and becomes a component of a theory of social rationality.

Le frontiere del senso. Male radicale e razionalità moderna da Kant a Weber / B. ACCARINO. - STAMPA. - (2005), pp. 1-233.

Le frontiere del senso. Male radicale e razionalità moderna da Kant a Weber

ACCARINO, BRUNO
2005

Abstract

Abstract (italiano): Questo libro analizza il problema classico del male non in termini teologici, ma partendo da alcuni testi di Immanuel Kant e di Max Weber. L’autore attribuisce grande rilevanza alla dottrina kantiana del male radicale e al saggio del 1791 “Sull’insuccesso di ogni tentativo di teodicea”. Nella “Sociologia della religione”, a sua volta, Max Weber articola la sua riflessione sul male ponendo in primo piano il tema della giustizia e dell’eguaglianza, nel quadro del conflitto religioso tra merito e grazia. In tal modo il problema del male – come si può ricavare anche da Hannah Arendt e da Hans Blumenberg – supera i limiti del dibattito settecentesco sulla teodicea e diventa una componente di una teoria della razionalità sociale. Abstract (english): This book examines the classical problem of evil not in theological terms, but starting from texts of Immanuel Kant and Max Weber. The author attributes great importance to Kant’s doctrine of radical evil and to the essay (1791) “On the failure of all attempted philosophical Theodicies”. In his “Sociology of Religion”, in turn, Max Weber articulates his thoughts about evil focussing on the theme of justice and equality: the framework is the religious conflict between merit and grace. Thus the problem of evil – as can be seen even by Hannah Arendt and Hans Blumenberg – exceeds the limits of eighteenth-century debate on theodicy and becomes a component of a theory of social rationality.
2005
9788884833747
1
233
B. ACCARINO
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