Andrea Zorzi, L'amministrazione della giustizia penale nella Repubblica fiorentina. Aspetti e problemi, Firenze, Olschki, 1988 («Biblioteca storica toscana», serie I, vol. XXIII). Settore di indagine tra i meno sondati nell'ambito della pur ricca storiografia sulla Firenze del tardo Medio Evo e del primo Rinascimento, lo studio delle strutture sociali e istituzionali dell'amministrazione della giustizia penale é colto in questo lungo saggio - fondato su un'analisi documentaria originale e su un'attenta considerazione storiografica - nei suoi molteplici rapporti con le trasformazioni della società e della politica fiorentine dagli assetti cittadini medievali a quelli territoriali e signorili. In particolare, l’analisi é concentrata sui principali aspetti e problemi della crisi dell'ordinamento giudiziario comunale e della progressiva strutturazione nel corso del XV secolo di nuovi assetti giudiziari e repressivi. La prima é colta nella crisi sociale delle strutture rionali di vigilanza, e nell'erosione di poteri e nella soppressione delle corti ordinarie dei giusdicenti forestieri di professione. La seconda invece è seguita a partire dai processi di concentrazione di poteri giurisdizionali e istituzionali avviatisi -anche a livello territoriale - con il regime oligarchico degli ultimi decenni del '300, e nel delinearsi di un nuovo ordinamento fondato su collegi giudiziari formati da cittadini, e su una politica di repressione e di disciplinamento sociale - particolarmente attiva nelle materie morali -pragmaticamente intesa, soprattutto durante il periodo mediceo, a ricomporre i comportamenti devianti nel quadro civico del consenso sociale. Dei contrasti e delle riforme giudiziarie dell'ultimo periodo repubblicano sono infine sottolineati gli aspetti di continuità e di trasformazione con i successivi assetti dell'ordinamento giudiziario ducale cinquecentesco.
L'amministrazione della giustizia penale nella Repubblica fiorentina. Aspetti e problemi / A. ZORZI. - STAMPA. - (1988).
L'amministrazione della giustizia penale nella Repubblica fiorentina. Aspetti e problemi
ZORZI, ANDREA
1988
Abstract
Andrea Zorzi, L'amministrazione della giustizia penale nella Repubblica fiorentina. Aspetti e problemi, Firenze, Olschki, 1988 («Biblioteca storica toscana», serie I, vol. XXIII). Settore di indagine tra i meno sondati nell'ambito della pur ricca storiografia sulla Firenze del tardo Medio Evo e del primo Rinascimento, lo studio delle strutture sociali e istituzionali dell'amministrazione della giustizia penale é colto in questo lungo saggio - fondato su un'analisi documentaria originale e su un'attenta considerazione storiografica - nei suoi molteplici rapporti con le trasformazioni della società e della politica fiorentine dagli assetti cittadini medievali a quelli territoriali e signorili. In particolare, l’analisi é concentrata sui principali aspetti e problemi della crisi dell'ordinamento giudiziario comunale e della progressiva strutturazione nel corso del XV secolo di nuovi assetti giudiziari e repressivi. La prima é colta nella crisi sociale delle strutture rionali di vigilanza, e nell'erosione di poteri e nella soppressione delle corti ordinarie dei giusdicenti forestieri di professione. La seconda invece è seguita a partire dai processi di concentrazione di poteri giurisdizionali e istituzionali avviatisi -anche a livello territoriale - con il regime oligarchico degli ultimi decenni del '300, e nel delinearsi di un nuovo ordinamento fondato su collegi giudiziari formati da cittadini, e su una politica di repressione e di disciplinamento sociale - particolarmente attiva nelle materie morali -pragmaticamente intesa, soprattutto durante il periodo mediceo, a ricomporre i comportamenti devianti nel quadro civico del consenso sociale. Dei contrasti e delle riforme giudiziarie dell'ultimo periodo repubblicano sono infine sottolineati gli aspetti di continuità e di trasformazione con i successivi assetti dell'ordinamento giudiziario ducale cinquecentesco.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.