Il volume raccoglie tre saggi che ruotano intorno ad alcuni degli aspetti meno studiati dell’opera di Jean Le Clerc, teologo arminiano di origine ginevrina trapiantato ad Amsterdam, del quale sono stati finora oggetto di interesse e di analisi soprattutto gli scritti in materia di esegesi scritturale. Il primo saggio, intitolato Jean Le Clerc e “l’anima della storia”, riguarda le opere di Le Clerc dedicate al metodo storiografico e alla scrittura storica. Quest’ultima in particolare, di cui l’Histoire des Provinces Unies des Pays Bas (pubblicata ad Amsterdam, in due corposi volumi in folio, fra il 1723 e il 1728) rappresenta il contributo più cospicuo dell’autore, sembra essere stata pressoché ignorata dai contemporanei, né ha attratto l’attenzione di storici e studiosi posteriori. Nel saggio si affrontano una serie di temi relativi al contesto politico delle Province Unite, strettamente correlati alla questione confessionale: l’epistolario di le Clerc, insieme agli articoli del suo ‘giornale’ la “Bibliothèque choisie”, hanno consentito di ricostruirne le relazioni non facili con alcuni esponenti di governo olandesi, dalle quali risultano chiare le motivazioni di natura istituzionale e politica sottese a questa impresa storiografica. Inoltre l’analisi della struttura interna, col mettere in luce l’impostazione generale dell’opera, ha evidenziato anche i principali obiettivi perseguiti dall’autore in ordine al problema confessionale che attraversa la storia dell’Olanda a partire dall’atto istitutivo dell’Unione. L’ampia materia scaturita da questa ricerca fa affiorare altresì alcuni temi giuridici, connessi alle relazioni di politica internazionale, e conseguenti implicazioni in campo economico e commerciale, sui quali Le Clerc fonda la propria riflessione in merito al ruolo delle Province Unite nel contesto dell’Europa degli Stati. Gli altri due saggi riguardano il contributo originale di Le Clerc nel campo filologico. Finalizzati ambedue a misurare la portata innovativa delle proposte contenute nell’Ars critica in materia di trasmissione del testo, ne evidenziano gli aspetti che maggiormente hanno influito sugli sviluppi ottocenteschi della filologia in senso disciplinare. Inoltre un’indagine specifica riguardante le reazioni polemiche sollevate da quest’opera nella schiera dei filologi coevi, i quali avvertirono in essa un attacco ai metodi tradizionali dell’analisi del testo, porta alla luce testimonianze mai vagliate finora, circa il dibattito sulle professionalità nella storia della cultura europea del primo Settecento.
Jean Le Clerc e gli spazi della ragione. Percorsi di critica e di storia / M. DONI. - STAMPA. - (2004), pp. 5-184.
Jean Le Clerc e gli spazi della ragione. Percorsi di critica e di storia
DONI, MANUELA
2004
Abstract
Il volume raccoglie tre saggi che ruotano intorno ad alcuni degli aspetti meno studiati dell’opera di Jean Le Clerc, teologo arminiano di origine ginevrina trapiantato ad Amsterdam, del quale sono stati finora oggetto di interesse e di analisi soprattutto gli scritti in materia di esegesi scritturale. Il primo saggio, intitolato Jean Le Clerc e “l’anima della storia”, riguarda le opere di Le Clerc dedicate al metodo storiografico e alla scrittura storica. Quest’ultima in particolare, di cui l’Histoire des Provinces Unies des Pays Bas (pubblicata ad Amsterdam, in due corposi volumi in folio, fra il 1723 e il 1728) rappresenta il contributo più cospicuo dell’autore, sembra essere stata pressoché ignorata dai contemporanei, né ha attratto l’attenzione di storici e studiosi posteriori. Nel saggio si affrontano una serie di temi relativi al contesto politico delle Province Unite, strettamente correlati alla questione confessionale: l’epistolario di le Clerc, insieme agli articoli del suo ‘giornale’ la “Bibliothèque choisie”, hanno consentito di ricostruirne le relazioni non facili con alcuni esponenti di governo olandesi, dalle quali risultano chiare le motivazioni di natura istituzionale e politica sottese a questa impresa storiografica. Inoltre l’analisi della struttura interna, col mettere in luce l’impostazione generale dell’opera, ha evidenziato anche i principali obiettivi perseguiti dall’autore in ordine al problema confessionale che attraversa la storia dell’Olanda a partire dall’atto istitutivo dell’Unione. L’ampia materia scaturita da questa ricerca fa affiorare altresì alcuni temi giuridici, connessi alle relazioni di politica internazionale, e conseguenti implicazioni in campo economico e commerciale, sui quali Le Clerc fonda la propria riflessione in merito al ruolo delle Province Unite nel contesto dell’Europa degli Stati. Gli altri due saggi riguardano il contributo originale di Le Clerc nel campo filologico. Finalizzati ambedue a misurare la portata innovativa delle proposte contenute nell’Ars critica in materia di trasmissione del testo, ne evidenziano gli aspetti che maggiormente hanno influito sugli sviluppi ottocenteschi della filologia in senso disciplinare. Inoltre un’indagine specifica riguardante le reazioni polemiche sollevate da quest’opera nella schiera dei filologi coevi, i quali avvertirono in essa un attacco ai metodi tradizionali dell’analisi del testo, porta alla luce testimonianze mai vagliate finora, circa il dibattito sulle professionalità nella storia della cultura europea del primo Settecento.File | Dimensione | Formato | |
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