Un attraversamento delle teorie della comunicazione e l’analisi di un caso specifico: i giochi televisivi. Un percorso teorico per addentrarci nelle conoscenze essenziali della sociologia della comunicazione e uno sguardo complesso sul “mondo che gioca”: lo sguardo di Norbert Elias (1897-1990), uno dei più autorevoli sociologi tedeschi che con la sua opera più importante, Il processo di civilizzazione, ci aiuta a individuare il ruolo e il senso dell’inflazionato format televisivo. Ci si chiede perché tuttora i giochi televisivi registrino ancora un buon livello di gradimento da parte di un’audience abbastanza fedele e si argomenta che, oltre a ragioni strettamente commerciali, la presenza di questo tipo di programmi risponde a un qualche bisogno. Ci guida a questa riflessione la constatazione che l’intrattenimento nella nostra società sta assumendo sempre più importanza e i Game Shows, per la loro natura doppia di gioco e di spettacolo, ci sembrano essere oggetti di studio peculiari per poter comprendere alcune delle motivazioni alla base di questa necessità sociale di intrattenimento che nasce da un lato perché si presenta l’opportunità di “giocare socialmente”; dall’altro perché la dinamica del gioco è vicina al gioco della vita. Il tutto trova posto nella teoria di Norbert Elias che offre una cornice di riferimento per questi testi allontanandosi dalla semplificazione interpretativa che fa pensare ad essi solo come “panem et circenses pro turba”.

L'audience che gioca / S. Pezzoli. - STAMPA. - (2008), pp. 1-112.

L'audience che gioca

PEZZOLI, SILVIA
2008

Abstract

Un attraversamento delle teorie della comunicazione e l’analisi di un caso specifico: i giochi televisivi. Un percorso teorico per addentrarci nelle conoscenze essenziali della sociologia della comunicazione e uno sguardo complesso sul “mondo che gioca”: lo sguardo di Norbert Elias (1897-1990), uno dei più autorevoli sociologi tedeschi che con la sua opera più importante, Il processo di civilizzazione, ci aiuta a individuare il ruolo e il senso dell’inflazionato format televisivo. Ci si chiede perché tuttora i giochi televisivi registrino ancora un buon livello di gradimento da parte di un’audience abbastanza fedele e si argomenta che, oltre a ragioni strettamente commerciali, la presenza di questo tipo di programmi risponde a un qualche bisogno. Ci guida a questa riflessione la constatazione che l’intrattenimento nella nostra società sta assumendo sempre più importanza e i Game Shows, per la loro natura doppia di gioco e di spettacolo, ci sembrano essere oggetti di studio peculiari per poter comprendere alcune delle motivazioni alla base di questa necessità sociale di intrattenimento che nasce da un lato perché si presenta l’opportunità di “giocare socialmente”; dall’altro perché la dinamica del gioco è vicina al gioco della vita. Il tutto trova posto nella teoria di Norbert Elias che offre una cornice di riferimento per questi testi allontanandosi dalla semplificazione interpretativa che fa pensare ad essi solo come “panem et circenses pro turba”.
2008
8860872200
1
112
S. Pezzoli
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