Lo studio è dedicato alla concezione della materia sviluppata da Alberto Magno nelle opere teologiche e nei commenti alle opere di Aristotele. La tesi principale di Alberto riguarda l’attribuzione alla materia di una sorta di attualità: tale caratteristica rende per Alberto la materia distinta dalla semplice relazione con la forma, e irriducibile ad essa. Da ciò deriva per l’autore un’ulteriore e conseguente distinzione quella fra la materia come potenza e l’essenza della materia. Questo aspetto della riflessione di Alberto sulla materia rappresenta uno slittamento significativo rispetto al paradigma aristotelico, fondato sull’equazione tra materia e potenza. In quest’ottica, la concezione di Alberto presenta alcuni punti di intersezione con la riflessione di Bonaventura da Bagnoregio, mentre si distingue da quella di Tommaso d’Aquino il quale definisce la materia nei termini di pura potenzialità. Come ultimo apporto del volume, abbiamo studiato l’influenza che la posizione di Alberto sembra aver esercitato sul dibattito attorno alla nozione di materia sviluppatosi attorno agli anni ’70 tra Sigieri di Brabante, Boezio di Dacia e l’anonimo di Lipsia (ms. 1386 Universitätsbibliothek, q. XV). The study is dedicated to the conception of matter developed by Albert the Great in theological works and commentaries of the works of Aristotle. Albert’s main thesis consists of attributing to matter a sort of actuality: for Albert matter is therefore distinct from a simple relation with the form, and irreducible to it. A second distinction follows from the first one: the distinction between the essence of matter and potency. Stating that matter is not simply equivalent to potency, but it has its own essence, was a remarkable shift from the aristotelian paradigm. In this perspective, Albert’s theory of matter has some points of intersection with the thought of Bonaventure of Bagnoregio, while remaining distinct from that of Thomas Aquinas which defines matter in an aristotelian way, as pure potency. In the final section of this book, we studied the influence of Albert’s thesis about matter in the debate around the notion of matter that developed around 1270s, between Siger of Brabant, Boethius of Dacia and the anonymous of Leipzig (ms. 1386 University Library, q. XV).
Il concetto di materia nell'opera di Alberto Magno / A.Rodolfi. - STAMPA. - (2004), pp. V-214.
Il concetto di materia nell'opera di Alberto Magno
RODOLFI, ANNA
2004
Abstract
Lo studio è dedicato alla concezione della materia sviluppata da Alberto Magno nelle opere teologiche e nei commenti alle opere di Aristotele. La tesi principale di Alberto riguarda l’attribuzione alla materia di una sorta di attualità: tale caratteristica rende per Alberto la materia distinta dalla semplice relazione con la forma, e irriducibile ad essa. Da ciò deriva per l’autore un’ulteriore e conseguente distinzione quella fra la materia come potenza e l’essenza della materia. Questo aspetto della riflessione di Alberto sulla materia rappresenta uno slittamento significativo rispetto al paradigma aristotelico, fondato sull’equazione tra materia e potenza. In quest’ottica, la concezione di Alberto presenta alcuni punti di intersezione con la riflessione di Bonaventura da Bagnoregio, mentre si distingue da quella di Tommaso d’Aquino il quale definisce la materia nei termini di pura potenzialità. Come ultimo apporto del volume, abbiamo studiato l’influenza che la posizione di Alberto sembra aver esercitato sul dibattito attorno alla nozione di materia sviluppatosi attorno agli anni ’70 tra Sigieri di Brabante, Boezio di Dacia e l’anonimo di Lipsia (ms. 1386 Universitätsbibliothek, q. XV). The study is dedicated to the conception of matter developed by Albert the Great in theological works and commentaries of the works of Aristotle. Albert’s main thesis consists of attributing to matter a sort of actuality: for Albert matter is therefore distinct from a simple relation with the form, and irreducible to it. A second distinction follows from the first one: the distinction between the essence of matter and potency. Stating that matter is not simply equivalent to potency, but it has its own essence, was a remarkable shift from the aristotelian paradigm. In this perspective, Albert’s theory of matter has some points of intersection with the thought of Bonaventure of Bagnoregio, while remaining distinct from that of Thomas Aquinas which defines matter in an aristotelian way, as pure potency. In the final section of this book, we studied the influence of Albert’s thesis about matter in the debate around the notion of matter that developed around 1270s, between Siger of Brabant, Boethius of Dacia and the anonymous of Leipzig (ms. 1386 University Library, q. XV).File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
pdfrodolfiUAN.pdf
Accesso chiuso
Tipologia:
Versione finale referata (Postprint, Accepted manuscript)
Licenza:
Tutti i diritti riservati
Dimensione
1.42 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.42 MB | Adobe PDF | Richiedi una copia |
I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.