Esiste nella cultura architettonica fiorentina l’idea di un proprio statuto operativo che si è limitato alla genesi di una sua prima lunga fase conclusa attorno ai primi anni ’70, mentre nei periodi successivi si è parlato con intermittenza di Scuola Fiorentina. Su questo presupposto è difficile approfondire in una visione globale le molte sfaccettature di questa realtà progettuale risultando impossibile leggervi un tratto unitario, quanto piuttosto la compresenza di molte diversità. Per dare forza all’unica visione possibile di Scuola che la condizione contemporanea ammette, si sono individuate delle “tematiche di collimazione” che cercano di darne una nuova condivisibile legittimità. Da questa lettura, ci si accorge che i consueti temi che da sempre hanno caratterizzato la progettualità di Scuola Fiorentina, permangono come nuclei indissolubili, in una sorta di comunità fatta di diversità. Quello che è mutato è l’espressione che questi principi hanno subito nel corso degli ultimi decenni, ma essi non oscurano la capacità di continuare a leggere le loro forme sull’articolarsi di una continuità, in un coro fatto di voci che continuano ad essere fortunatamente differenti. L’architettura di Scuola Fiorentina, analizzata attraverso i percorsi di tre generazioni di progettisti dal 1968 al 2008, tiene insieme tutto questo; la regola e il suo superamento e l’assoluto e il quotidiano a ricordarci che a Firenze, il progetto prima che essere un progetto di forme è un progetto di relazioni. Un progetto il cui spazio è “fiorentino” anche se il suo luogo è altrove. Il libro si articola sui seguenti capitoli introduttivi: Prefazione Ulisse Tramonti; Premessa; Opere e Progetti di Scuola Fiorentina; Anomalie Fiorentine, la Scuola Fiorentina e la Tradizione; il Tema del Muro ovvero quel lento cantare dei pieni; la Composizione architettonica come Sintassi; Variabilità; l’architettura e l’ambiente, ovvero dall’ambientamento al rispetto ambientale; La stagione del Radical; i Concorsi a Firenze. Il libro analizza poi i percorsi teorico-progettuali dei seguenti autori: D. Cardini, E. Detti, I. Gamberini, G. Gori, G. Michelucci, L. Ricci, L. Savioli, P. Spadolini, A. Breschi, C. Chiappi, CSPE, M. Dezzi Bardeschi, A. Gioli, Loris Macci, A. Natalini, P. Paoli, F. Rossi Prodi, C. Toraldo di Francia, R. Vernuccio, P. Zermani, Archea Associati, F. Arrigoni, F. Capanni, E. Di Franco, P. Di Nardo, Ipostudio, C. Nardi. Conclude il Post Scriptum “Il futuro ha un cuore antico”, Loris Macci. Referenze fotografiche

Opere e progetti di Scuola Fiorentina 1968-2008 / F. Fabbrizzi. - STAMPA. - (2008), pp. 1-464.

Opere e progetti di Scuola Fiorentina 1968-2008

FABBRIZZI, FABIO
2008

Abstract

Esiste nella cultura architettonica fiorentina l’idea di un proprio statuto operativo che si è limitato alla genesi di una sua prima lunga fase conclusa attorno ai primi anni ’70, mentre nei periodi successivi si è parlato con intermittenza di Scuola Fiorentina. Su questo presupposto è difficile approfondire in una visione globale le molte sfaccettature di questa realtà progettuale risultando impossibile leggervi un tratto unitario, quanto piuttosto la compresenza di molte diversità. Per dare forza all’unica visione possibile di Scuola che la condizione contemporanea ammette, si sono individuate delle “tematiche di collimazione” che cercano di darne una nuova condivisibile legittimità. Da questa lettura, ci si accorge che i consueti temi che da sempre hanno caratterizzato la progettualità di Scuola Fiorentina, permangono come nuclei indissolubili, in una sorta di comunità fatta di diversità. Quello che è mutato è l’espressione che questi principi hanno subito nel corso degli ultimi decenni, ma essi non oscurano la capacità di continuare a leggere le loro forme sull’articolarsi di una continuità, in un coro fatto di voci che continuano ad essere fortunatamente differenti. L’architettura di Scuola Fiorentina, analizzata attraverso i percorsi di tre generazioni di progettisti dal 1968 al 2008, tiene insieme tutto questo; la regola e il suo superamento e l’assoluto e il quotidiano a ricordarci che a Firenze, il progetto prima che essere un progetto di forme è un progetto di relazioni. Un progetto il cui spazio è “fiorentino” anche se il suo luogo è altrove. Il libro si articola sui seguenti capitoli introduttivi: Prefazione Ulisse Tramonti; Premessa; Opere e Progetti di Scuola Fiorentina; Anomalie Fiorentine, la Scuola Fiorentina e la Tradizione; il Tema del Muro ovvero quel lento cantare dei pieni; la Composizione architettonica come Sintassi; Variabilità; l’architettura e l’ambiente, ovvero dall’ambientamento al rispetto ambientale; La stagione del Radical; i Concorsi a Firenze. Il libro analizza poi i percorsi teorico-progettuali dei seguenti autori: D. Cardini, E. Detti, I. Gamberini, G. Gori, G. Michelucci, L. Ricci, L. Savioli, P. Spadolini, A. Breschi, C. Chiappi, CSPE, M. Dezzi Bardeschi, A. Gioli, Loris Macci, A. Natalini, P. Paoli, F. Rossi Prodi, C. Toraldo di Francia, R. Vernuccio, P. Zermani, Archea Associati, F. Arrigoni, F. Capanni, E. Di Franco, P. Di Nardo, Ipostudio, C. Nardi. Conclude il Post Scriptum “Il futuro ha un cuore antico”, Loris Macci. Referenze fotografiche
2008
9788860552068
1
464
F. Fabbrizzi
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