Nel presente capitolo si intende delineare un quadro conoscitivo relativamente agli scambi cognitivi ed al fluire della conoscenza fra attori diversi, siano essi individui oppure organizzazioni. Nel capitolo vengono presentate le peculiarità distintive che l’asset cognitivo presenta rispetto ai fattori produttivi che sono comunemente oggetto di scambio sui mercati inter- e intra-organizzativi. In particolare ci si focalizza sulla crescente importanza che viene assunta non solo dalle “distanze” degli attori coinvolti negli scambi, ma anche dalla natura stessa dell’oggetto dello scambio, ovvero, la conoscenza. Partendo dal considerare la nuova teoria strategica dell’impresa, la knowledge based view, l’organizzazione viene vista come luogo ideale per la creazione e diffusione della conoscenza di valore in quanto è nell’organizzazione che i meccanismi di frizione ai trasferimenti vengono smorzati ed è sempre nell’organizzazione che la conoscenza individuale si evolve in patrimonio sociale entro i confini di una organizzazione che apprende e produce valore cognitivo. Nella prospettiva accolta, infine, la formalizzazione del “conoscere”, e non tanto la conoscenza in sé, conduce al definirsi di posizioni competitive di vantaggio. E’ dunque su sistemi di controllo e governance delle pratiche di presidio e combinazione della conoscenza medesima che, in conclusione, si fonda la superiorità delle performance d'impresa.
Gli scambi cognitivi tra mercato e organizzazione / D. SARTI. - STAMPA. - (2006), pp. 1-32.
Gli scambi cognitivi tra mercato e organizzazione
SARTI, DARIA
2006
Abstract
Nel presente capitolo si intende delineare un quadro conoscitivo relativamente agli scambi cognitivi ed al fluire della conoscenza fra attori diversi, siano essi individui oppure organizzazioni. Nel capitolo vengono presentate le peculiarità distintive che l’asset cognitivo presenta rispetto ai fattori produttivi che sono comunemente oggetto di scambio sui mercati inter- e intra-organizzativi. In particolare ci si focalizza sulla crescente importanza che viene assunta non solo dalle “distanze” degli attori coinvolti negli scambi, ma anche dalla natura stessa dell’oggetto dello scambio, ovvero, la conoscenza. Partendo dal considerare la nuova teoria strategica dell’impresa, la knowledge based view, l’organizzazione viene vista come luogo ideale per la creazione e diffusione della conoscenza di valore in quanto è nell’organizzazione che i meccanismi di frizione ai trasferimenti vengono smorzati ed è sempre nell’organizzazione che la conoscenza individuale si evolve in patrimonio sociale entro i confini di una organizzazione che apprende e produce valore cognitivo. Nella prospettiva accolta, infine, la formalizzazione del “conoscere”, e non tanto la conoscenza in sé, conduce al definirsi di posizioni competitive di vantaggio. E’ dunque su sistemi di controllo e governance delle pratiche di presidio e combinazione della conoscenza medesima che, in conclusione, si fonda la superiorità delle performance d'impresa.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.