Questo volume raccoglie i risultati delle ricerche di Leonardo M. Savoia sulle varietà arbëreshe. I primi tre capitoli (pp 1-149) rispecchiano interessi di studio che l'autore ha messo a punto negli ultimi dieci anni, anche in collaborazione con M. Rita Manzini. Si tratta di lavori inediti, preparati per questo volume. Il primo capitolo su 'Variazione e mescolanza linguistica nei sistemi arbëreshe: code-mixing, prestiti e convergenza in condizioni di bilinguismo' analizza i fenomeni di mistilinguismo che caratterizzano le varietà arbëreshe come conseguenza del prolungato e durevole bilinguismo tra le varietà albanesi e quelle romanze in contatto. Tali fenomeni riguardano l'alternanza arbëreshe/ dialetto romanzo nelle comunità di Ginestra (Lucania), Casalvecchio (Puglia), Vena di Maida (Calabria). In generale, il bilinguismo provoca processi che determinano la riorganizzazione e la convergenza delle grammatiche a contatto; nel caso delle comunità arbëreshe è generalmente l'arbëreshe che incorpora proprietà e meccanismi della morfosintassi e delle fonologia romanze. Tuttavia fenomeni di convergenza della grammatica romanza su quella arbëreshe sono pure attestati (in particolare a Vena). Il secondo capitolo su 'Micro-variazione nella morfosintassi del sintagma nominale arbëreshe' riguarda il sistema di caso e accordo nel sintagma nominale; il confronto tra le varietà di Vena di Maida, Ginestra e Casalvecchio mette in luce una sottile variazione nei meccanismi morfosintattici che si collega a sua volta al processo di acquisizione in un contesto bilingue. In particolare vengono considerati i prestiti aggettivali. Una sezione di questo capitolo affronta gli aspetti teorici della nozione di caso e presenta un'analisi delle strutture di caso in arbëreshe. Infine il terzo capitolo 'Non-active voice in Albanian: Implications for the theory of movement' (con Rita Manzini) riguarda le strutture medio-passive dell'albanese, proponendo un trattamento della voce non attiva dell'albanese sulla base di un modello rappresentazionalista (piuttosto che derivazionale). Gli altri capitoli (pp. 151-259) contestualizzano il lavoro più recente di Savoia riproponendo alcuni suoi lavori di linguistica albanese già pubblicati, a partire dal primo (1980). Il CD allegato contiene l'opera completa di Savoia sull' arbëreshe. ****************************************************** This book contains the results of Leonardo M. Savoia’s investigations into the Arbëresh varieties of Southern Italy. In particular the first three chapters (pp. 1-149) are unpublished works, prepared for this volume, which present a line of study developed by Savoia in the last decade, in collaboration also with Rita Manzini. The first chapter on ‘Variation and mixed linguistic competence in Arbëresh systems: code-mixing, borrowings and convergence in a bilingual setting’ analyses the phenomena of linguistic mixing which characterize Arbëresh varieties as a consequence of the old and long bilingualism between Albanian and Romance contact varieties. The phenomena considered relate to the alternation Arbëresh/ Romance in the communities of Ginestra (Lucania), Casalvecchio (Apulia), Vena di Maida (Calabria). Bilingualism triggers processes which determine reorganization and convergence in the involved grammars; in the case of the Arbëresh communities it is generally Arbëresh that incorporates properties and devices from Romance morpho-syntax and phonology. Nevertheless phenomena of convergence of Romance grammar on the Arbëresh are also attested (cf. in particular Vena). The system of case and agreement in NPs is the topic of the second chapter on ‘Micro-variation in the morphosyntax of the Arbëresh noun phrase’; comparison between the Vena di Maida, Ginestra and Casalvecchio varieties highlights a subtle variation in morpho-syntactic mechanisms, which is in turn related to the acquisition process in a bilingual context. In particular, adjectival borrowings are examined. A section of this chapter focuses on theoretical aspects of the notion of case and presents an analysis of case structures in Arbëresh. Finally ‘Non-active voice in Albanian: Implications for the theory of movement’ (with Rita Manzini) deals with the middle-passive structures of Albanian, proposing a treatment of the non-active system on the basis of a representational (rather than derivational) model. The other chapters of this book (pp. 151-259) provide a context for Savoia’s more recent work, by reproducing some already published works in Albanian linguistics, beginning with the earliest one (1980). The enclosed CD includes the complete set of Savoia’s published works on Arbëresh.
Studi sulle varietà arbëreshe (2a edizione) / Leonardo M. Savoia. - STAMPA. - (2012), pp. 1-264.
Studi sulle varietà arbëreshe (2a edizione)
SAVOIA, LEONARDO MARIA
2012
Abstract
Questo volume raccoglie i risultati delle ricerche di Leonardo M. Savoia sulle varietà arbëreshe. I primi tre capitoli (pp 1-149) rispecchiano interessi di studio che l'autore ha messo a punto negli ultimi dieci anni, anche in collaborazione con M. Rita Manzini. Si tratta di lavori inediti, preparati per questo volume. Il primo capitolo su 'Variazione e mescolanza linguistica nei sistemi arbëreshe: code-mixing, prestiti e convergenza in condizioni di bilinguismo' analizza i fenomeni di mistilinguismo che caratterizzano le varietà arbëreshe come conseguenza del prolungato e durevole bilinguismo tra le varietà albanesi e quelle romanze in contatto. Tali fenomeni riguardano l'alternanza arbëreshe/ dialetto romanzo nelle comunità di Ginestra (Lucania), Casalvecchio (Puglia), Vena di Maida (Calabria). In generale, il bilinguismo provoca processi che determinano la riorganizzazione e la convergenza delle grammatiche a contatto; nel caso delle comunità arbëreshe è generalmente l'arbëreshe che incorpora proprietà e meccanismi della morfosintassi e delle fonologia romanze. Tuttavia fenomeni di convergenza della grammatica romanza su quella arbëreshe sono pure attestati (in particolare a Vena). Il secondo capitolo su 'Micro-variazione nella morfosintassi del sintagma nominale arbëreshe' riguarda il sistema di caso e accordo nel sintagma nominale; il confronto tra le varietà di Vena di Maida, Ginestra e Casalvecchio mette in luce una sottile variazione nei meccanismi morfosintattici che si collega a sua volta al processo di acquisizione in un contesto bilingue. In particolare vengono considerati i prestiti aggettivali. Una sezione di questo capitolo affronta gli aspetti teorici della nozione di caso e presenta un'analisi delle strutture di caso in arbëreshe. Infine il terzo capitolo 'Non-active voice in Albanian: Implications for the theory of movement' (con Rita Manzini) riguarda le strutture medio-passive dell'albanese, proponendo un trattamento della voce non attiva dell'albanese sulla base di un modello rappresentazionalista (piuttosto che derivazionale). Gli altri capitoli (pp. 151-259) contestualizzano il lavoro più recente di Savoia riproponendo alcuni suoi lavori di linguistica albanese già pubblicati, a partire dal primo (1980). Il CD allegato contiene l'opera completa di Savoia sull' arbëreshe. ****************************************************** This book contains the results of Leonardo M. Savoia’s investigations into the Arbëresh varieties of Southern Italy. In particular the first three chapters (pp. 1-149) are unpublished works, prepared for this volume, which present a line of study developed by Savoia in the last decade, in collaboration also with Rita Manzini. The first chapter on ‘Variation and mixed linguistic competence in Arbëresh systems: code-mixing, borrowings and convergence in a bilingual setting’ analyses the phenomena of linguistic mixing which characterize Arbëresh varieties as a consequence of the old and long bilingualism between Albanian and Romance contact varieties. The phenomena considered relate to the alternation Arbëresh/ Romance in the communities of Ginestra (Lucania), Casalvecchio (Apulia), Vena di Maida (Calabria). Bilingualism triggers processes which determine reorganization and convergence in the involved grammars; in the case of the Arbëresh communities it is generally Arbëresh that incorporates properties and devices from Romance morpho-syntax and phonology. Nevertheless phenomena of convergence of Romance grammar on the Arbëresh are also attested (cf. in particular Vena). The system of case and agreement in NPs is the topic of the second chapter on ‘Micro-variation in the morphosyntax of the Arbëresh noun phrase’; comparison between the Vena di Maida, Ginestra and Casalvecchio varieties highlights a subtle variation in morpho-syntactic mechanisms, which is in turn related to the acquisition process in a bilingual context. In particular, adjectival borrowings are examined. A section of this chapter focuses on theoretical aspects of the notion of case and presents an analysis of case structures in Arbëresh. Finally ‘Non-active voice in Albanian: Implications for the theory of movement’ (with Rita Manzini) deals with the middle-passive structures of Albanian, proposing a treatment of the non-active system on the basis of a representational (rather than derivational) model. The other chapters of this book (pp. 151-259) provide a context for Savoia’s more recent work, by reproducing some already published works in Albanian linguistics, beginning with the earliest one (1980). The enclosed CD includes the complete set of Savoia’s published works on Arbëresh.File | Dimensione | Formato | |
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