"Si prega di chiudere gli occhi". Esercizi di cecità volontaria

In contrapposizione alla metafisica della luce, quale è possibile rintracciare in molteplici sviluppi della filosofia occidentale a partire dal mito della caverna di Platone, l’intento è di prendere in considerazione alcuni aspetti di un pensiero del buio che trova la sua espressione in concetti come la Negative Capability di Keats e il metodo della schermatura artificiale teorizzato in ambito clinico da Bion, sulla scorta di Freud. Tale pensiero è inoltre preso in esame nel campo della letteratura e dell’arte, attraverso l’opera di diversi autori, come ad esempio Leopardi, Cézanne o Robert Morris. Dalla considerazione riservata al tema dell’oscurità, discende infine l’attenzione rivolta alla sfera del suono – manifestazione della soggettività in quanto luogo di risonanza affrancato dal dominio del visibile.