Governare il territorio. Una riflessione sul caso toscano

Le numerose innovazioni sperimentate dalla legislazione nazionale e regionale nelle procedure e negli strumenti di governo del territorio si collocano all'interno di un processo di progressiva ridefinizione delle modalità di regolazione pubblica. Le nuove modalità di intervento assumono a proprio fondamento una concezione argomentativa della razionalità e una processualità aperta e reticolare. In Toscana le principali innovazioni hanno riguardato la formazione dei piani territoriali e l'articolazione del piano comunale, comportando una diffusa applicazione del principio di sussidiarietà. Il modo in cui si è tentato di rinnovare il sistema di pianificazione in altre regioni ha prodotto una diversa articolazione del rapporto tra strumenti e funzioni della pianificazione. Un ruolo essenziale è assunto dalle innovazioni di carattere proicedimentale, che avvicinano l'attività decisionale ad un percorso di tipo progettuale. Il caso toscano, nelle sue opposte tensioni tra spinte innovative e resistenze conservatrici, offre lo spunto ad una riflessione sul ruolo della pianificazione nella società contemporanea.