La palude, gestita con minuzie tecniche, manipolata nei secoli, è interpretata dagli uomini della valle come un essere vivente: è la palude che respira, vive, nasce, cresce, si riproduce, soffre e muore. Così si esprimono gli uomini della valle. Il tema dell'emozione è presente in molte parti in questo libro, e i saperi naturalistici a cui si riferisce sono saperi poco analizzabili, poco dicibili: sono saperi sulla vita e per la sopravvivenza, che quetsi uomini hanno sviluppato all'interno di una economia fragile, marginale, ma essenziale alla loro sopravvivenza. Saperi che non sono stati abbandonati, ma cui è stato sottratto -con le bonifiche e con i cambiamenti territoriali- il supporto materiale su cui esercitarsi. Uomini abbandonati dalla natura. Ma bastano poche risorse perchè la trasmissione di un sapere si realizzi; a volte un solo soggetto permette alla comunità intera di approfittare del suo sapere e di trasmetterlo. Poche risorse a volte bastano per trasmettere grandi conoscenze e, se si pensa alla riduzione drastica del numero di questi soggetti-sapienti, si comprende sia la loro preziosità, sia il loro particolare potere. Un potere non da poco: esso infatti genera un conflitto significativo nel momento della bruciatura primaverile della palude. Un gesto per compiere il quale i soggetti locali sfidano la legge e rischiano in prima persona. Il conflitto che ne nasce coinvolge significativamente le comunità locali.
I respiri della palude / N. Breda. - STAMPA. - (2000), pp. 1-505.
I respiri della palude
BREDA, NADIA
2000
Abstract
La palude, gestita con minuzie tecniche, manipolata nei secoli, è interpretata dagli uomini della valle come un essere vivente: è la palude che respira, vive, nasce, cresce, si riproduce, soffre e muore. Così si esprimono gli uomini della valle. Il tema dell'emozione è presente in molte parti in questo libro, e i saperi naturalistici a cui si riferisce sono saperi poco analizzabili, poco dicibili: sono saperi sulla vita e per la sopravvivenza, che quetsi uomini hanno sviluppato all'interno di una economia fragile, marginale, ma essenziale alla loro sopravvivenza. Saperi che non sono stati abbandonati, ma cui è stato sottratto -con le bonifiche e con i cambiamenti territoriali- il supporto materiale su cui esercitarsi. Uomini abbandonati dalla natura. Ma bastano poche risorse perchè la trasmissione di un sapere si realizzi; a volte un solo soggetto permette alla comunità intera di approfittare del suo sapere e di trasmetterlo. Poche risorse a volte bastano per trasmettere grandi conoscenze e, se si pensa alla riduzione drastica del numero di questi soggetti-sapienti, si comprende sia la loro preziosità, sia il loro particolare potere. Un potere non da poco: esso infatti genera un conflitto significativo nel momento della bruciatura primaverile della palude. Un gesto per compiere il quale i soggetti locali sfidano la legge e rischiano in prima persona. Il conflitto che ne nasce coinvolge significativamente le comunità locali.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.