Il libro propone una lettura della "Methodus" di Jean Bodin attraverso la ricostruzione della formazione e della mentalità del suo autore, che costituisce, a sua volta, un problema storico, ovvero rappresenta la saldatura di due differenti ambiti: quello culturale, dell’ormai maturo umanesimo europeo del pieno Cinquecento e della lunga tradizione giuridica di ascendenza accademica; e quello politico, religioso e sociale della Francia delle Guerre di religione. Un contesto storico che salda insieme una struttura culturale e una congiuntura socio-politica e religiosa le quali, entrambe, determinano in maniera imprescindibile il testo della "Methodus" e alcune delle sue scelte strutturali, contenutistiche, epistemologiche. La storia, e la storia della storiografia, divengono mezzi di diffusione di un sapere in parte consolidato dalle certezze della cultura umanistica, in parte nuovo, e nuovamente rafforzato dall’applicazione alla disciplina storica di fondamenti, e nozioni, e pratiche, e concezioni, tipiche della cultura e della prassi giuridica. Attraverso questa lettura della "Methodus" l’autore invita anche a una riflessione su un modo di fare storia che è familiare ad un nostro non remoto passato storiografico e purtroppo non del tutto ignoto neppure al nostro presente socio-mediatico: una storia tutto sommato positiva e assertiva che, tuttavia, anche attraverso lo strumento del dubbio e della verifica delle fonti, riesca a stabilire una verità a cui ricorrere per sciogliere i drammatici dubbi del presente nell’elaborazione di uno schema o sistema in grado, per via dell’individuazione di costanti della natura umana, di prevedere (almeno parzialmente) il futuro.
Il tribunale della storia. Leggere la "Methodus" di Jean Bodin / I. Melani. - STAMPA. - (2006), pp. 1-354.
Il tribunale della storia. Leggere la "Methodus" di Jean Bodin
MELANI, IGOR
2006
Abstract
Il libro propone una lettura della "Methodus" di Jean Bodin attraverso la ricostruzione della formazione e della mentalità del suo autore, che costituisce, a sua volta, un problema storico, ovvero rappresenta la saldatura di due differenti ambiti: quello culturale, dell’ormai maturo umanesimo europeo del pieno Cinquecento e della lunga tradizione giuridica di ascendenza accademica; e quello politico, religioso e sociale della Francia delle Guerre di religione. Un contesto storico che salda insieme una struttura culturale e una congiuntura socio-politica e religiosa le quali, entrambe, determinano in maniera imprescindibile il testo della "Methodus" e alcune delle sue scelte strutturali, contenutistiche, epistemologiche. La storia, e la storia della storiografia, divengono mezzi di diffusione di un sapere in parte consolidato dalle certezze della cultura umanistica, in parte nuovo, e nuovamente rafforzato dall’applicazione alla disciplina storica di fondamenti, e nozioni, e pratiche, e concezioni, tipiche della cultura e della prassi giuridica. Attraverso questa lettura della "Methodus" l’autore invita anche a una riflessione su un modo di fare storia che è familiare ad un nostro non remoto passato storiografico e purtroppo non del tutto ignoto neppure al nostro presente socio-mediatico: una storia tutto sommato positiva e assertiva che, tuttavia, anche attraverso lo strumento del dubbio e della verifica delle fonti, riesca a stabilire una verità a cui ricorrere per sciogliere i drammatici dubbi del presente nell’elaborazione di uno schema o sistema in grado, per via dell’individuazione di costanti della natura umana, di prevedere (almeno parzialmente) il futuro.File | Dimensione | Formato | |
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