Obiettivo specifico delle riflessioni riportate nel presente dossier è quello di operare un bilancio circostanziato e critico delle iniziative poste in essere dall’Ateneo Fiorentino (nel periodo corrispondente al mandato Rettorale del Prof. Marinelli) per riequilibrare ed implementare l’intero sistema dell’offerta strutturale di spazi e servizi per studenti e docenti. Le considerazioni espresse tendono altresì ad evidenziare il rilevante ruolo proattivo che l’Università ha svolto nei complessi processi di riorganizzazione e riqualificazione di interi comparti urbani ponendosi, accanto alle Istituzioni Pubbliche e Amministrative locali, come operatore sensibile e propositivo rispetto alle dinamiche di trasformazione della città e agli obiettivi di sostenibilità infrastrutturale che le stesse implicano. Nell’excursus descrittivo delle iniziative intraprese e portate (in tutto o in parte) a compimento, un’enfasi particolare viene attribuita alle criticità riscontrate nell’attuazione del Piano Edilizio, generate da motivazioni che, molto spesso, appaiono connotate dall’assenza di consapevolezza dei rilevanti danni provocati all’Università e alla collettività fiorentina e le cui responsabilità si parcellizzano in maniera talmente diffusa e rarefatta da non poter essere neanche di puntuale e diretta attribuzione. Nonostante le sinergie provocate ed ottenute dall’Università nei confronti delle Istituzioni Pubbliche ed Amministrative locali, provinciali, regionali e nazionali, e nonostante l’indubbia positività delle politiche di concertazione poste in essere in gran parte dalle esperienze portate a compimento grazie anche all’impegno profuso dall’Assessore all’Urbanistica comunale, pur tuttavia la farraginosità delle procedure, le conflittualità fra interessi specifici, la scarsa sensibilità nei riguardi di obiettivi oltretutto condivisi, le discrasie tra gli enunciati e le concrete decisioni operative hanno prevalso sulla sostanza dell’interesse pubblico fino al punto da compromettere l’attuazione di alcuni tra gli interventi di maggior rilevanza strategica per l’Ateneo e, ancor più, per la città di Firenze. La ricostruzione analitica delle vicende che hanno punteggiato il processo attuativo di quanto con difficoltà programmato e pianificato dall’Università negli ultimi anni, può risultare certamente utile per correggere distorsioni e modelli comportamentali non sempre coerenti e convergenti verso risultati di interesse della collettività studentesca e cittadina.
La politica edilizia dell'ateneo fiorentino. Criticità operative e risvolti sociali / R. Del Nord. - STAMPA. - (2009), pp. 11-158.
La politica edilizia dell'ateneo fiorentino. Criticità operative e risvolti sociali.
DEL NORD, ROMANO
2009
Abstract
Obiettivo specifico delle riflessioni riportate nel presente dossier è quello di operare un bilancio circostanziato e critico delle iniziative poste in essere dall’Ateneo Fiorentino (nel periodo corrispondente al mandato Rettorale del Prof. Marinelli) per riequilibrare ed implementare l’intero sistema dell’offerta strutturale di spazi e servizi per studenti e docenti. Le considerazioni espresse tendono altresì ad evidenziare il rilevante ruolo proattivo che l’Università ha svolto nei complessi processi di riorganizzazione e riqualificazione di interi comparti urbani ponendosi, accanto alle Istituzioni Pubbliche e Amministrative locali, come operatore sensibile e propositivo rispetto alle dinamiche di trasformazione della città e agli obiettivi di sostenibilità infrastrutturale che le stesse implicano. Nell’excursus descrittivo delle iniziative intraprese e portate (in tutto o in parte) a compimento, un’enfasi particolare viene attribuita alle criticità riscontrate nell’attuazione del Piano Edilizio, generate da motivazioni che, molto spesso, appaiono connotate dall’assenza di consapevolezza dei rilevanti danni provocati all’Università e alla collettività fiorentina e le cui responsabilità si parcellizzano in maniera talmente diffusa e rarefatta da non poter essere neanche di puntuale e diretta attribuzione. Nonostante le sinergie provocate ed ottenute dall’Università nei confronti delle Istituzioni Pubbliche ed Amministrative locali, provinciali, regionali e nazionali, e nonostante l’indubbia positività delle politiche di concertazione poste in essere in gran parte dalle esperienze portate a compimento grazie anche all’impegno profuso dall’Assessore all’Urbanistica comunale, pur tuttavia la farraginosità delle procedure, le conflittualità fra interessi specifici, la scarsa sensibilità nei riguardi di obiettivi oltretutto condivisi, le discrasie tra gli enunciati e le concrete decisioni operative hanno prevalso sulla sostanza dell’interesse pubblico fino al punto da compromettere l’attuazione di alcuni tra gli interventi di maggior rilevanza strategica per l’Ateneo e, ancor più, per la città di Firenze. La ricostruzione analitica delle vicende che hanno punteggiato il processo attuativo di quanto con difficoltà programmato e pianificato dall’Università negli ultimi anni, può risultare certamente utile per correggere distorsioni e modelli comportamentali non sempre coerenti e convergenti verso risultati di interesse della collettività studentesca e cittadina.File | Dimensione | Formato | |
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