L’interesse verso il resveratrolo non è iniziato con la sua scoperta nel vino, ma addirittura nei primi anni ‘80 ad opera di ricercatori giapponesi che individuarono la molecola nelle radici di Polygonum cuspidatum, che presenta concentrazioni variabili di questo metabolita che oscillano da 0,2 a 4 mg/g di radice essiccata (Peng Y. et. al.., 2004; Wenli Y. et. al.., 2005), mentre valori leggermente superiori sono stati individuati per il piceide fino a 25 mg/g di radice essiccata (Wenli Y. et. al.., 2005). Altre fonti naturali di stilbenoidi sono Vitis vinifera L. (raspi, foglie, uve e vino), dove tuttavia si riscontra un’ampia variabilità nelle concentrazioni di resveratrolo e piceide (Figura 1). Nelle foglie di vite sono stati individuati anche stilbenoidi quali piceatannolo, trans astringina, viniferine, pallidolo e pterostilbene (Pezet R. et. al.., 2003; Jean-Denis et. al.., 2006). Nonostante il crescente interesse verso queste molecole, è da sottolineare che le fonti naturali per il reperimento di questi metaboliti sono scarse. Riveste quindi particolare interesse percorrere vie alternative per la produzione di resveratrolo e stilbenoidi mediante diversi approcci biotecnologici. Decendit et. al.., hanno dimosrato che colture cellulari della cv Gamay Freaux erano in grado di produrre derivati glicosilati degli stilbeni. In questo studio è stato condotto un monitoraggio degli stilbenoidi prodotti (sia in forme monomeriche libere che glicosidate come pure dimeriche) in calli, colture cellulari in sospensione e terreni di coltura di diverse cv di Vitis vinifera: Alphonse Lavallée, Italia, Malvasia, Sauvignon Blanc, Cabernet Sauvignon. Il contenuto di resveratrolo e piceide è stato quantificato tramite analisi HPLC/DAD.
Analisi HPLC/DAD/MS di stilbenoidi da colture di cellule di Vitis vinifera L / N. Mulinacci ; A. R. Santamaria; M. Innocenti; C. Giaccherini; G. Pasqua. - STAMPA. - (2006), pp. 127-131. (Intervento presentato al convegno VI Congresso Nazionale di Chimica degli Alimenti tenutosi a Alba nel Novembre 2006).
Analisi HPLC/DAD/MS di stilbenoidi da colture di cellule di Vitis vinifera L.
MULINACCI, NADIA;INNOCENTI, MARZIA;
2006
Abstract
L’interesse verso il resveratrolo non è iniziato con la sua scoperta nel vino, ma addirittura nei primi anni ‘80 ad opera di ricercatori giapponesi che individuarono la molecola nelle radici di Polygonum cuspidatum, che presenta concentrazioni variabili di questo metabolita che oscillano da 0,2 a 4 mg/g di radice essiccata (Peng Y. et. al.., 2004; Wenli Y. et. al.., 2005), mentre valori leggermente superiori sono stati individuati per il piceide fino a 25 mg/g di radice essiccata (Wenli Y. et. al.., 2005). Altre fonti naturali di stilbenoidi sono Vitis vinifera L. (raspi, foglie, uve e vino), dove tuttavia si riscontra un’ampia variabilità nelle concentrazioni di resveratrolo e piceide (Figura 1). Nelle foglie di vite sono stati individuati anche stilbenoidi quali piceatannolo, trans astringina, viniferine, pallidolo e pterostilbene (Pezet R. et. al.., 2003; Jean-Denis et. al.., 2006). Nonostante il crescente interesse verso queste molecole, è da sottolineare che le fonti naturali per il reperimento di questi metaboliti sono scarse. Riveste quindi particolare interesse percorrere vie alternative per la produzione di resveratrolo e stilbenoidi mediante diversi approcci biotecnologici. Decendit et. al.., hanno dimosrato che colture cellulari della cv Gamay Freaux erano in grado di produrre derivati glicosilati degli stilbeni. In questo studio è stato condotto un monitoraggio degli stilbenoidi prodotti (sia in forme monomeriche libere che glicosidate come pure dimeriche) in calli, colture cellulari in sospensione e terreni di coltura di diverse cv di Vitis vinifera: Alphonse Lavallée, Italia, Malvasia, Sauvignon Blanc, Cabernet Sauvignon. Il contenuto di resveratrolo e piceide è stato quantificato tramite analisi HPLC/DAD.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.