Le vicende costruttive della cattedrale di Siena sono state particolarmente complesse, hanno avuto probabilmente inizio nel XII secolo e si sono via via protratte nei secoli successivi con ingenti interventi fino all’Ottocento. Senza dubbio il periodo più straordinario è stato quello medievale che, nella seconda metà del XIII secolo, ha visto la definizione di una cattedrale intermedia dotata dell’attuale corpo basilicale concluso dal vano esagonale sormontato da una cupola; mentre il transetto era allora a croce latina con abside piatta. Impianto questo superato con la successiva costruzione del battistero che ne estese il transetto e l’abside. E ancora più ambizioso era il progetto, poi abbandonato, del Duomo Nuovo, con il quale la cattedrale precedente sarebbe stata trasformata nel transetto del nuovo edificio. Questa temperie di cantieri che attraversarono fasi esaltanti di sperimentazione, ma anche momenti drammatici di ridimensionamento coinvolse anche la cupola a doppia calotta della cattedrale, costruita in origine probabilmente con un guscio esterno in legno coperto di piombo, dotata nel Seicento dell’attuale lanterna, mentre sullo scorcio dell’Ottocento venne realizzata l’esistente calotta esterna in mattoni. La diagnostica architettonica compiuta con il presente studio, attraverso rilievi mirati e analisi dirette della cupola, ha permesso di individuarne la tecnica costruttiva dell’apparecchio murario in mattoni, la geometria delle vele, le singolarità della pianta dodecagonale che, tramite pennacchi e un tamburo a logge sovrapposte, si raccorda alla pianta esagonale delineata dai sei piastroni sottostanti. Non meno significativo è il contesto strutturale adiacente alla cupola, basato su sistemi di contraffortamento posti a diversi livelli, anche in ragione della presenza delle logge esterne. Quello che è emerso dalle indagini è una struttura estremamente diversificata, che sfugge decisamente alla possibilità di semplificazioni in strutture omogenee e ripetute, in qualche modo riconducibili a sezioni principali che possono esemplificare il sistema costruttivo della cupola. Non a caso, le indagini non sono state condotte limitandosi alle consuete sezioni trasversale e longitudinale, ma con sei ulteriori sezioni diagonali che ne hanno evidenziato minuziosamente ogni singolarità delle masse murarie. The story of the construction of the cathedral of Siena is particularly complex. It had probably begun in the twelfth century and was gradually extended through the following centuries with the last substantial interventions during the nineteenth century. Without a doubt the most extraordinary period was the medieval period, where the second half of the thirteenth century saw the establishment of an intermediate cathedral with the current basilican body covered by a hexagonal room surmounted by a dome, while the transept then was a Latin cross with a flat apse. This structure was surpassed by the subsequent construction of the baptistery which extended the transept and the apse. Even more ambitious was the project, later abandoned, for the Duomo Nuovo, during which the previous cathedral was to be transformed in the transept of the new building. This succession of construction periods went through exciting stages of experimentation, but also moments of dramatic downsizing which also involved the double-shell dome of the cathedral as well. It was probably originally built with an outer shell of wood covered with lead, with the present lantern dating to the seventeenth century, while the existing brick outer shell was built at the turn of the nineteenth century. The architectural diagnostics made by this study, through targeted surveys and direct analysis of the dome, identified the brick wall construction technique of the structure, the geometry of the webs, the singularity of the dodecagonal plan that, through plumes and a drum with overlapping loggias, is linked to the hexagonal plan outlined by the six slabs below. No less significant is the structural context adjacent to the dome, built on buttress posts at different levels, due to the presence of the external loggias. What has emerged from the investigation is a highly diversified structure. It escapes the very possibility of simplification of repeated uniform structures, in some way attributable to the main sections that may exemplify the constructive system of the dome. The investigations were purposely not performed merely on the usual transversal and longitudinal sections, but with six additional diagonal sections which have displayed the singularity shown in each detail of the masses of masonry.
Cupole medievali. Il Duomo di Siena. I. Diagnostica architettonica per il cantiere di restauro / Medieval Domes, the Siena Cathedral, I, Architectural diagnostics for the restoration works / L.Giorgi; P.Matracchi. - STAMPA. - (2010), pp. 1-144.
Cupole medievali. Il Duomo di Siena. I. Diagnostica architettonica per il cantiere di restauro / Medieval Domes, the Siena Cathedral, I, Architectural diagnostics for the restoration works
GIORGI, LUCA;MATRACCHI, PIETRO
2010
Abstract
Le vicende costruttive della cattedrale di Siena sono state particolarmente complesse, hanno avuto probabilmente inizio nel XII secolo e si sono via via protratte nei secoli successivi con ingenti interventi fino all’Ottocento. Senza dubbio il periodo più straordinario è stato quello medievale che, nella seconda metà del XIII secolo, ha visto la definizione di una cattedrale intermedia dotata dell’attuale corpo basilicale concluso dal vano esagonale sormontato da una cupola; mentre il transetto era allora a croce latina con abside piatta. Impianto questo superato con la successiva costruzione del battistero che ne estese il transetto e l’abside. E ancora più ambizioso era il progetto, poi abbandonato, del Duomo Nuovo, con il quale la cattedrale precedente sarebbe stata trasformata nel transetto del nuovo edificio. Questa temperie di cantieri che attraversarono fasi esaltanti di sperimentazione, ma anche momenti drammatici di ridimensionamento coinvolse anche la cupola a doppia calotta della cattedrale, costruita in origine probabilmente con un guscio esterno in legno coperto di piombo, dotata nel Seicento dell’attuale lanterna, mentre sullo scorcio dell’Ottocento venne realizzata l’esistente calotta esterna in mattoni. La diagnostica architettonica compiuta con il presente studio, attraverso rilievi mirati e analisi dirette della cupola, ha permesso di individuarne la tecnica costruttiva dell’apparecchio murario in mattoni, la geometria delle vele, le singolarità della pianta dodecagonale che, tramite pennacchi e un tamburo a logge sovrapposte, si raccorda alla pianta esagonale delineata dai sei piastroni sottostanti. Non meno significativo è il contesto strutturale adiacente alla cupola, basato su sistemi di contraffortamento posti a diversi livelli, anche in ragione della presenza delle logge esterne. Quello che è emerso dalle indagini è una struttura estremamente diversificata, che sfugge decisamente alla possibilità di semplificazioni in strutture omogenee e ripetute, in qualche modo riconducibili a sezioni principali che possono esemplificare il sistema costruttivo della cupola. Non a caso, le indagini non sono state condotte limitandosi alle consuete sezioni trasversale e longitudinale, ma con sei ulteriori sezioni diagonali che ne hanno evidenziato minuziosamente ogni singolarità delle masse murarie. The story of the construction of the cathedral of Siena is particularly complex. It had probably begun in the twelfth century and was gradually extended through the following centuries with the last substantial interventions during the nineteenth century. Without a doubt the most extraordinary period was the medieval period, where the second half of the thirteenth century saw the establishment of an intermediate cathedral with the current basilican body covered by a hexagonal room surmounted by a dome, while the transept then was a Latin cross with a flat apse. This structure was surpassed by the subsequent construction of the baptistery which extended the transept and the apse. Even more ambitious was the project, later abandoned, for the Duomo Nuovo, during which the previous cathedral was to be transformed in the transept of the new building. This succession of construction periods went through exciting stages of experimentation, but also moments of dramatic downsizing which also involved the double-shell dome of the cathedral as well. It was probably originally built with an outer shell of wood covered with lead, with the present lantern dating to the seventeenth century, while the existing brick outer shell was built at the turn of the nineteenth century. The architectural diagnostics made by this study, through targeted surveys and direct analysis of the dome, identified the brick wall construction technique of the structure, the geometry of the webs, the singularity of the dodecagonal plan that, through plumes and a drum with overlapping loggias, is linked to the hexagonal plan outlined by the six slabs below. No less significant is the structural context adjacent to the dome, built on buttress posts at different levels, due to the presence of the external loggias. What has emerged from the investigation is a highly diversified structure. It escapes the very possibility of simplification of repeated uniform structures, in some way attributable to the main sections that may exemplify the constructive system of the dome. The investigations were purposely not performed merely on the usual transversal and longitudinal sections, but with six additional diagonal sections which have displayed the singularity shown in each detail of the masses of masonry.File | Dimensione | Formato | |
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