Credito Emiliano 1910-2010. Dalle radici contadine allla diffusione nazionale

Il volume ripercorre la storia del Credito Emiliano nei suoi primi cento anni di esistenza. Il lavoro è diviso in due parti che portano la firma di Gianluigi Basini (Prima parte: Dalle origini alla seconda guerra mondiale) e di Luciano Segreto (Seconda parte: Dalla seconda guerra mondiale a oggi). I due autori hanno condiviso il progetto e la sua articolazione. La ricerca si basa su una ampia ricognizione archivistica prima di tutto nell’archivio dell’istituto di credito (Banca Agricola Commerciale fino al 1983; Credito emiliano da quel momento), ma anche in numerosi archivi locali e nazionali (in particolare quello della Banca d’Italia). Una serie di testimonianze orali di dirigenti che hanno svolto un ruolo di primo piano nella gestione e direzione della banca dagli anni Sessanta in poi completa la documentazione di base per la ricostruzione delle linee di sviluppo di questa banca, la settima per importanza nel panorama nazionale. Il lavoro esamina strategia e struttura della banca, le sue politiche di raccolta e di impiego, i suoi legami con il territorio, ma anche le profonda trasformazioni avvenute specialmente dagli anni Settanta-Ottanta in poi tanto negli assetti proprietari che nelle formule organizzative, come nella cultura bancaria. Il pieno accesso alla documentazione archivistica anche degli organi di governo e direzione del Credito Emiliano, compresa la documentazione preparatoria delle riunioni degli organismi dirigenti) ha consentito di esaminare, specie per il periodo successivo alla Seconda guerra mondiale le diverse opzioni a disposizione del gruppo dirigente, fornendo un caso di studio utile anche in termini comparativi per il resto del sistema bancario nazionale, soprattutto negli sviluppi che ha conosciuto dagli anni Novanta con i processi di riorganizzazione, razionalizzazione e modernizzazione guidati dalla Banca d’Italia.