Lo sviluppo del vaccino anti-HPV è una pietra miliare nella storia della immunizzazione, dal momento che si tratta del primo vaccino espressamente diretto e percepito come vaccino anti-cancro (anche se, in realtà, il vaccino anti-epatite B è stato storicamente il primo vaccino in grado di prevenire anche una patologia neoplastica, il carcinoma primitivo del fegato). I due vaccini oggi disponibili si sono dimostrati sicuri ed altamente efficaci nella prevenzione delle lesioni pre-cancerose. Pur se restano da conoscere diversi aspetti del meccanismo di protezione ed è ovviamente non totalmente prevedibile la durata dell’efficacia nel tempo, tuttavia i dati di follow-up di donne vaccinate fanno prevedere che, qualora fosse necessario somministrare dosi di richiamo, ciò non sarebbe certamente richiesto a breve distanza di tempo dal ciclo di immunizzazione di base. I dati sulla protezione crociata aggiungono ulteriore valore al già importantissimo impatto della vaccinazione sulla patologia HPV-correlata. Il vaccino contro i papilloma virus umani ha la potenzialità di integrare la prevenzione secondaria nei Paesi sviluppati, e di controllare la morbosità e mortalità da cancro della cervice uterina a livello mondiale, a patto che si trovino soluzioni per finanziarne l’utilizzo nelle ragazze che vivono nei Paesi in via di sviluppo.
L’efficacia del vaccino anti-HPV / Bonanni P; Boccalini S; Levi M; Tiscione E; Bechini A.. - In: SALUTE E TERRITORIO. - ISSN 0392-4505. - STAMPA. - 180:(2010), pp. 153-157.
L’efficacia del vaccino anti-HPV
BONANNI, PAOLO;BOCCALINI, SARA;LEVI, MIRIAM;TISCIONE, EMILIA;BECHINI, ANGELA
2010
Abstract
Lo sviluppo del vaccino anti-HPV è una pietra miliare nella storia della immunizzazione, dal momento che si tratta del primo vaccino espressamente diretto e percepito come vaccino anti-cancro (anche se, in realtà, il vaccino anti-epatite B è stato storicamente il primo vaccino in grado di prevenire anche una patologia neoplastica, il carcinoma primitivo del fegato). I due vaccini oggi disponibili si sono dimostrati sicuri ed altamente efficaci nella prevenzione delle lesioni pre-cancerose. Pur se restano da conoscere diversi aspetti del meccanismo di protezione ed è ovviamente non totalmente prevedibile la durata dell’efficacia nel tempo, tuttavia i dati di follow-up di donne vaccinate fanno prevedere che, qualora fosse necessario somministrare dosi di richiamo, ciò non sarebbe certamente richiesto a breve distanza di tempo dal ciclo di immunizzazione di base. I dati sulla protezione crociata aggiungono ulteriore valore al già importantissimo impatto della vaccinazione sulla patologia HPV-correlata. Il vaccino contro i papilloma virus umani ha la potenzialità di integrare la prevenzione secondaria nei Paesi sviluppati, e di controllare la morbosità e mortalità da cancro della cervice uterina a livello mondiale, a patto che si trovino soluzioni per finanziarne l’utilizzo nelle ragazze che vivono nei Paesi in via di sviluppo.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.