Ci siamo domadati se la città in cui viviamo risponde ai nostri desideri, se ci rappresenta nelle nostre aspirazioni di convivenza civile, offerta culturale o semplicemente habitat quotidiano. Io sono dell'idea che a forza di utilizzare Firenze come ineffabile città di Monumenti e di Opere d'Arte si è finito per dimenticare, trascurare o peggio, rimuovere, la sua poiezione nel futuro come "luogo contemporaneo". Ogni città ha il proprio mito; esso è composto da una serie di immagini stratificate nel tempo, parte integrante della sua cultura, grazie alle quali essa è famosa. Firenze è una città "congelata" nel mito del suo passato a cui non ha saputo aggiungere un mito contemporaneo. Oggi ho la piena consapevolezza che non riesce ad esprimere pienamente le qualità di vita e le prerogative culturali di una comunità moderna che guardi al domani. Tutt'altro. Mi chiedo se sia ancora possibile riinventare una dimensione urbana che sappia accogliere chi ci vive, studia e lavora e penso che occorrerebbe un coraggioso e difficile progetto in controtendenza che sia innovativo e possa contrastare il progressivo processo di degrado della città. Firenze richiede un grande impegnativo progetto culturale a cui vorrei partecipare con il contributo di 'Amata città'. Con interventi di Serafina Amoroso, Andrea Branzi, Barbara Camocini, Claudia Giannoni, Giovanni Todesca

Amata città, un progetto per la Firenze che vorrei / A. Breschi. - STAMPA. - (2010), pp. 1-256.

Amata città, un progetto per la Firenze che vorrei

BRESCHI, ALBERTO
2010

Abstract

Ci siamo domadati se la città in cui viviamo risponde ai nostri desideri, se ci rappresenta nelle nostre aspirazioni di convivenza civile, offerta culturale o semplicemente habitat quotidiano. Io sono dell'idea che a forza di utilizzare Firenze come ineffabile città di Monumenti e di Opere d'Arte si è finito per dimenticare, trascurare o peggio, rimuovere, la sua poiezione nel futuro come "luogo contemporaneo". Ogni città ha il proprio mito; esso è composto da una serie di immagini stratificate nel tempo, parte integrante della sua cultura, grazie alle quali essa è famosa. Firenze è una città "congelata" nel mito del suo passato a cui non ha saputo aggiungere un mito contemporaneo. Oggi ho la piena consapevolezza che non riesce ad esprimere pienamente le qualità di vita e le prerogative culturali di una comunità moderna che guardi al domani. Tutt'altro. Mi chiedo se sia ancora possibile riinventare una dimensione urbana che sappia accogliere chi ci vive, studia e lavora e penso che occorrerebbe un coraggioso e difficile progetto in controtendenza che sia innovativo e possa contrastare il progressivo processo di degrado della città. Firenze richiede un grande impegnativo progetto culturale a cui vorrei partecipare con il contributo di 'Amata città'. Con interventi di Serafina Amoroso, Andrea Branzi, Barbara Camocini, Claudia Giannoni, Giovanni Todesca
2010
9788860555205
1
256
A. Breschi
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