Il volume, La tradizione della patria, II Carduccianesimo e storia d‘Italia, secondo tomo di una vasta ricerca sulla letteratura risorgimentale e il mito della grande patria italiana, esplora l’ultima avventura pubblica di un letterato e poeta, Giosue Carducci, che fu vate della nazione e profeta (ascoltato) nel suo Paese. Quella dei profeti in patria, indicatori di un cammino, presaghi di futura grandezza, oracoli di un destino, da Carducci a Pascoli da Oriani a d’Annunzio, è una costante manifestazione delle mansioni che la letteratura come impegno pubblico assunse negli ultimi decenni del XIX secolo, con grave ricaduta anche sulla tenuta della democrazia. Il volume è una storia di Carducci, una indagine della sua mente critica e della sua tardiva ma intensa vocazione politica. Un Carducci rivisitato nella sua versione politico-strategica, con un ampio profilo del letterato nella sua versione in prosa, critico eminente e didatta leggendario nell’Università di Bologna, tribuno, oratore, uomo della memoria, fedele cerimoniere del ricordo funebre nel lungo inconsolabile autunno del Risorgimento. Il libro è anche una storia della fiorente scuola universitaria carducciana, avviata fin dal 1860, attraverso una serie di profili e ritratti di discepoli e allievi, da Severino Ferrari a Giuseppe Lisio, da Tomaso Casini a Giuseppe Chiarini, una schiera scolare di eccellenza, nella quale Giovanni Pascoli resta l’unico che sappia distinguersi, non solo per genio poetico, ma per l’assillo di continuare in proprio, con i toni originali di un patriottismo contaminato da accenti apocalittici, la missione del dotto. La tradizione della patria, II Carduccianesimo e storia d‘Italia, second volume of a vast study on the literature of the Risorgimento and the myth of the great Italian fatherland, explores the last public adventure of a man of letters and poet, Giosue Carducci, who was the bard of the nation and (much listened to) prophet in his own land. That of the prophets in their own land – harbingers of future greatness, oracles of a destiny, from Carducci to Pascoli, from Oriani to d’Annunzio – is a constant manifestation of the mansions which literature as public commitment took on during the last decades of the 19th century, with serious consequences also on the hold of democracy. This volume is a history of Carducci, an investigation into his critical mind and his late but intense political vocation. Carducci revisited in his political and strategic version, with a large profile of the man of letters in his version in prose, an eminent critic and legendary teacher of the University of Bologna, tribune, orator, man of memory, faithful master of ceremonies of funereal memory in the long, inconsolable autumn of the Risorgimento. This book is also a history of the flourishing university school of Carducci, already launched in 1860, through a series of profiles and portraits of disciples and alumni, from Severino Ferrari to Giuseppe Lisio, from Tomaso Casini to Giuseppe Chiarini, a group of excellent scholars among whom Giovanni Pascoli would be the only one to emerge, not only thanks to his poetic genius, but also because of his preoccupation with pursuing Carducci's mission with the original tones of a patriotism contaminated by apocalyptic accents.
La tradizione della patria II Carduccianesimo e storia d'Italia / M. Biondi. - STAMPA. - (2010), pp. -358.
La tradizione della patria II Carduccianesimo e storia d'Italia
BIONDI, MARINO
2010
Abstract
Il volume, La tradizione della patria, II Carduccianesimo e storia d‘Italia, secondo tomo di una vasta ricerca sulla letteratura risorgimentale e il mito della grande patria italiana, esplora l’ultima avventura pubblica di un letterato e poeta, Giosue Carducci, che fu vate della nazione e profeta (ascoltato) nel suo Paese. Quella dei profeti in patria, indicatori di un cammino, presaghi di futura grandezza, oracoli di un destino, da Carducci a Pascoli da Oriani a d’Annunzio, è una costante manifestazione delle mansioni che la letteratura come impegno pubblico assunse negli ultimi decenni del XIX secolo, con grave ricaduta anche sulla tenuta della democrazia. Il volume è una storia di Carducci, una indagine della sua mente critica e della sua tardiva ma intensa vocazione politica. Un Carducci rivisitato nella sua versione politico-strategica, con un ampio profilo del letterato nella sua versione in prosa, critico eminente e didatta leggendario nell’Università di Bologna, tribuno, oratore, uomo della memoria, fedele cerimoniere del ricordo funebre nel lungo inconsolabile autunno del Risorgimento. Il libro è anche una storia della fiorente scuola universitaria carducciana, avviata fin dal 1860, attraverso una serie di profili e ritratti di discepoli e allievi, da Severino Ferrari a Giuseppe Lisio, da Tomaso Casini a Giuseppe Chiarini, una schiera scolare di eccellenza, nella quale Giovanni Pascoli resta l’unico che sappia distinguersi, non solo per genio poetico, ma per l’assillo di continuare in proprio, con i toni originali di un patriottismo contaminato da accenti apocalittici, la missione del dotto. La tradizione della patria, II Carduccianesimo e storia d‘Italia, second volume of a vast study on the literature of the Risorgimento and the myth of the great Italian fatherland, explores the last public adventure of a man of letters and poet, Giosue Carducci, who was the bard of the nation and (much listened to) prophet in his own land. That of the prophets in their own land – harbingers of future greatness, oracles of a destiny, from Carducci to Pascoli, from Oriani to d’Annunzio – is a constant manifestation of the mansions which literature as public commitment took on during the last decades of the 19th century, with serious consequences also on the hold of democracy. This volume is a history of Carducci, an investigation into his critical mind and his late but intense political vocation. Carducci revisited in his political and strategic version, with a large profile of the man of letters in his version in prose, an eminent critic and legendary teacher of the University of Bologna, tribune, orator, man of memory, faithful master of ceremonies of funereal memory in the long, inconsolable autumn of the Risorgimento. This book is also a history of the flourishing university school of Carducci, already launched in 1860, through a series of profiles and portraits of disciples and alumni, from Severino Ferrari to Giuseppe Lisio, from Tomaso Casini to Giuseppe Chiarini, a group of excellent scholars among whom Giovanni Pascoli would be the only one to emerge, not only thanks to his poetic genius, but also because of his preoccupation with pursuing Carducci's mission with the original tones of a patriotism contaminated by apocalyptic accents.File | Dimensione | Formato | |
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