La città fra passato e futuro. Un percorso critico sulla via di Biopoli.

Questo libro vuole approfondire i temi legati alla città, ciò che la città è stata nella storia, ciò che la città è diventata nel XX secolo, ciò che la città potrà essere nel futuro. È un lavoro che tenta di disegnare la mappa di alcuni dei percorsi battuti da chi, passeggiando nel territorio della complessità urbana, ha voluto lasciare un segno per orientarsi. Il racconto si svolge intrecciando insieme due percorsi di ricerca che trattano l’uno dell’ecologia della città, l’altro dello spazio della città. Il tentativo è di far emergere le qualità della città tradizionale, di individuare quelle forze che, specialmente nel secolo passato, hanno contribuito a demolire il modo di concepire e realizzare lo spazio urbano tradizionale, di descrivere quei tentativi di ricostituire (con approcci progettuali che recentemente stanno emergendo) quelle qualità alle quali la città tradizionale ci aveva abituato e che sembrano perdersi. Il testo, dopo un quadro generale, chiama a recitare una serie di autori che, mediante le loro ricerche, hanno fatto riaffiorare quelle qualità che la città sottoposta alla grande crescita nei due secoli passati sembrava aver perso. Quindi sintetizza le proprietà ecologiche e spaziali della città discutendo della loro invarianza nelle trasformazioni durante la dinamica evolutiva urbana. Affronta quali processi, quali forze, quali teorie, stanno agendo nel disgregare quello spazio urbano tradizionale cercando, infine, di tracciare una possibile via di fuga descrivendo dei metodi utili a ricomporre una disciplina che abbia come obiettivo la ricostruzione di uno spazio urbano denso. Si tratteggia quindi l’identità di una città, Biopoli, che vorrebbe essere di nuovo la città della vita. Si dà corpo, insomma, ad un insieme di teorie e pratiche che tentano di resistere alla tendenza, in atto, verso la dissoluzione della città tradizionale, quella speciale autopoiesi ecologica caratterizzata da una propria identità spaziale.