Italia in movimento. Direttrici e paesaggi dall’Unità ad oggi Mostra fotografica Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana Con il Patrocinio del Consiglio dei Ministri Progetto scientifico e cura di Margherita Azzari Roma, Valle Giulia, Scalea Bruno Zevi (1 aprile - 4 luglio 2011) Firenze, Rettorato - ’Università degli Studi di Firenze (13 ottobre - 8 novembre 2011) Venezia, Venice International University, Isola di san Servolo, Venezia (9 novembre - 16 dicembre) Firenze, Consiglio Regionale della Toscana (17-31 dicembre) Roma,Società Geografica Italiana, Forum delle Regioni (7-8 luglio 2012) Firenze, Fondazione Unoversità e Ricerca, Le Murate, Agorà (17-18 luglio 2012) Le trasformazioni profonde che hanno disegnato i paesaggi attuali sono frutto di dinamiche economiche e sociali non univoche e unidirezionali, solo in taluni casi organicamente concepite. La velocità e l’entità del cambiamento hanno avuto caratteristiche e tempi diversi a Nord e a Sud, tra regione e regione, tra campagna e città. L’idea intorno alla quale è stata pensata la mostra è la mobilità, intesa nel suo senso più ampio (geografica, economica e sociale), come risultato delle spinte che hanno mosso gli italiani per lavoro e nel tempo libero nel corso degli ultimi 150 anni, lasciando tracce visibili nel paesaggio. Il percorso espositivo evoca i tratti salienti del dinamismo italiano e le trasformazioni del paesaggio, raccontati attraverso foto d’archivio e scatti d’artista che ripercorrono la nostra storia dalla riorganizzazione delle campagne, all’urbanizzazione, dall’industrializzazione alla creazione di quelle infrastrutture che hanno contribuito ad unire l’Italia e a farla crescere economicamente, ma innescando anche processi non virtuosi e introducendo elementi di criticità ambientale e sociale. La linea del tempo che va dal 1861 a oggi è stata suddivisa in sei periodi, privi di cesure nette, ponendo l’accento su alcuni degli eventi o degli interventi che hanno in qualche modo segnato un cambiamento significativo nell’aspetto del paesaggio e quindi l’avvio di una nuova fase. Un’immagine simbolo introduce ciascuna sezione, allo scopo di evidenziare un tema caratterizzante quel particolare periodo storico. Seguono quattro fotografie che colgono aspetti significativi delle dinamiche in atto e dei conseguenti riflessi sul paesaggio. Le altre immagini e le cartografie offrono esempi delle trasformazioni più incisive, delle criticità e degli elementi di forza. La costruzione dell’Italia Unita comportò la necessità di realizzare infrastrutture di collegamento, ferrovie, strade, porti e idrovie che avessero il compito di sostenere la nascente economia industriale, mentre dal punto di vista urbanistico il periodo 1861-1900 vede alcuni importanti interventi legati alla sistemazione funzionale delle nuove capitali, ma anche la nascita dei primi villaggi operai, espressione di un approccio paternalistico alla questione sociale. Il nuovo secolo vede l’affermazione del triangolo industriale nord-occidentale e l’intensificarsi dei flussi migratori in partenza verso l’estero, ma anche in Italia verso la città, fino al primo conflitto mondiale. Il periodo tra le due guerre è sintetizzato da alcune immagini che descrivono i processi attraverso i quali sono stati ridisegnati interi paesaggi rurali ed urbani attraverso la bonifica integrale, la fondazione di nuove città, le riqualificazioni urbane. Interventi che innescarono, tuttavia, profonde conflittualità e vennero bruscamente interrotti dalla guerra. Per illustrare il periodo dalla ricostruzione al boom economico sono state scelte fotografie che evocano le difficoltà e la fiducia di anni “in cui prendono forma molte cose, idee e relazioni, che terranno il campo nell’avvenire” (Calvino, 1958). Dell’ultimo quarto di secolo sono state evidenziate, in particolare, le criticità derivanti da un sempre più massiccio consumo di suolo che non sempre tiene conto delle esigenze di tutela dell’ambiente, del paesaggio, della qualità della vita e descritte, grazie al confronto di fotografie aeree, alcune realtà emblematiche di trasformazione del territorio. L’ultima sezione della mostra è dedicata ai paesaggi contemporanei. Ogni coppia di immagini racconta un tema: le contraddizioni nella difesa del patrimonio artistico e naturale; le criticità ambientali; le scelte in tema di produzione di energia; il difficile percorso di crescita di un Paese sempre più multiculturale. Il contributo introduce gli approfondimenti relativi ad ogni sezione e fornisce le indicazioni di lettura. I documenti fotografici e cartografici (oltre un migliaio di immagini rese disponibili anche attraverso un touch screen che consente di creare album virtuali a tema) sono stati messi a disposizione da: Accademia dei Georgofili, Firenze Archivio Foto e Storia - Eni, Roma Archivio fotografico ANAS, Roma Archivio Luigi Cortesi-Rino Tinelli. Associazione Culturale Villaggio Crespi, Crespi d'Adda (BG) Archivio storico Ferrovie dello Stato, Firenze Archivio storico Ferrovie dello Stato, Roma Archivio Storico istituto Luce, Roma Archivio storico Società Terni, Fondo fotografico, ThyssenKrupp Acciai Speciali, Terni Centro di Documentazione Storico Etnografico della Val di Bisenzio, Vaiano (PO) Collezione Fineschi, Firenze Collezioni private Fondazione Paolo Cresci per la storia dell'emigrazione italiana, Lucca Fotomuseo Giuseppe Panini, Modena Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, Roma Istituto Geografico Militare, Firenze La Chimera, Arezzo Società Geografica Italiana, Roma Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale, Firenze Sun Edison Italia, Milano

Italia in movimento: direttrici e paesaggi dall'Unità a oggi / M.Azzari. - STAMPA. - (2011), pp. 11-14.

Italia in movimento: direttrici e paesaggi dall'Unità a oggi

AZZARI, MARGHERITA
2011

Abstract

Italia in movimento. Direttrici e paesaggi dall’Unità ad oggi Mostra fotografica Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana Con il Patrocinio del Consiglio dei Ministri Progetto scientifico e cura di Margherita Azzari Roma, Valle Giulia, Scalea Bruno Zevi (1 aprile - 4 luglio 2011) Firenze, Rettorato - ’Università degli Studi di Firenze (13 ottobre - 8 novembre 2011) Venezia, Venice International University, Isola di san Servolo, Venezia (9 novembre - 16 dicembre) Firenze, Consiglio Regionale della Toscana (17-31 dicembre) Roma,Società Geografica Italiana, Forum delle Regioni (7-8 luglio 2012) Firenze, Fondazione Unoversità e Ricerca, Le Murate, Agorà (17-18 luglio 2012) Le trasformazioni profonde che hanno disegnato i paesaggi attuali sono frutto di dinamiche economiche e sociali non univoche e unidirezionali, solo in taluni casi organicamente concepite. La velocità e l’entità del cambiamento hanno avuto caratteristiche e tempi diversi a Nord e a Sud, tra regione e regione, tra campagna e città. L’idea intorno alla quale è stata pensata la mostra è la mobilità, intesa nel suo senso più ampio (geografica, economica e sociale), come risultato delle spinte che hanno mosso gli italiani per lavoro e nel tempo libero nel corso degli ultimi 150 anni, lasciando tracce visibili nel paesaggio. Il percorso espositivo evoca i tratti salienti del dinamismo italiano e le trasformazioni del paesaggio, raccontati attraverso foto d’archivio e scatti d’artista che ripercorrono la nostra storia dalla riorganizzazione delle campagne, all’urbanizzazione, dall’industrializzazione alla creazione di quelle infrastrutture che hanno contribuito ad unire l’Italia e a farla crescere economicamente, ma innescando anche processi non virtuosi e introducendo elementi di criticità ambientale e sociale. La linea del tempo che va dal 1861 a oggi è stata suddivisa in sei periodi, privi di cesure nette, ponendo l’accento su alcuni degli eventi o degli interventi che hanno in qualche modo segnato un cambiamento significativo nell’aspetto del paesaggio e quindi l’avvio di una nuova fase. Un’immagine simbolo introduce ciascuna sezione, allo scopo di evidenziare un tema caratterizzante quel particolare periodo storico. Seguono quattro fotografie che colgono aspetti significativi delle dinamiche in atto e dei conseguenti riflessi sul paesaggio. Le altre immagini e le cartografie offrono esempi delle trasformazioni più incisive, delle criticità e degli elementi di forza. La costruzione dell’Italia Unita comportò la necessità di realizzare infrastrutture di collegamento, ferrovie, strade, porti e idrovie che avessero il compito di sostenere la nascente economia industriale, mentre dal punto di vista urbanistico il periodo 1861-1900 vede alcuni importanti interventi legati alla sistemazione funzionale delle nuove capitali, ma anche la nascita dei primi villaggi operai, espressione di un approccio paternalistico alla questione sociale. Il nuovo secolo vede l’affermazione del triangolo industriale nord-occidentale e l’intensificarsi dei flussi migratori in partenza verso l’estero, ma anche in Italia verso la città, fino al primo conflitto mondiale. Il periodo tra le due guerre è sintetizzato da alcune immagini che descrivono i processi attraverso i quali sono stati ridisegnati interi paesaggi rurali ed urbani attraverso la bonifica integrale, la fondazione di nuove città, le riqualificazioni urbane. Interventi che innescarono, tuttavia, profonde conflittualità e vennero bruscamente interrotti dalla guerra. Per illustrare il periodo dalla ricostruzione al boom economico sono state scelte fotografie che evocano le difficoltà e la fiducia di anni “in cui prendono forma molte cose, idee e relazioni, che terranno il campo nell’avvenire” (Calvino, 1958). Dell’ultimo quarto di secolo sono state evidenziate, in particolare, le criticità derivanti da un sempre più massiccio consumo di suolo che non sempre tiene conto delle esigenze di tutela dell’ambiente, del paesaggio, della qualità della vita e descritte, grazie al confronto di fotografie aeree, alcune realtà emblematiche di trasformazione del territorio. L’ultima sezione della mostra è dedicata ai paesaggi contemporanei. Ogni coppia di immagini racconta un tema: le contraddizioni nella difesa del patrimonio artistico e naturale; le criticità ambientali; le scelte in tema di produzione di energia; il difficile percorso di crescita di un Paese sempre più multiculturale. Il contributo introduce gli approfondimenti relativi ad ogni sezione e fornisce le indicazioni di lettura. I documenti fotografici e cartografici (oltre un migliaio di immagini rese disponibili anche attraverso un touch screen che consente di creare album virtuali a tema) sono stati messi a disposizione da: Accademia dei Georgofili, Firenze Archivio Foto e Storia - Eni, Roma Archivio fotografico ANAS, Roma Archivio Luigi Cortesi-Rino Tinelli. Associazione Culturale Villaggio Crespi, Crespi d'Adda (BG) Archivio storico Ferrovie dello Stato, Firenze Archivio storico Ferrovie dello Stato, Roma Archivio Storico istituto Luce, Roma Archivio storico Società Terni, Fondo fotografico, ThyssenKrupp Acciai Speciali, Terni Centro di Documentazione Storico Etnografico della Val di Bisenzio, Vaiano (PO) Collezione Fineschi, Firenze Collezioni private Fondazione Paolo Cresci per la storia dell'emigrazione italiana, Lucca Fotomuseo Giuseppe Panini, Modena Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, Roma Istituto Geografico Militare, Firenze La Chimera, Arezzo Società Geografica Italiana, Roma Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale, Firenze Sun Edison Italia, Milano
2011
Pacini
Pisa
M.Azzari et al.
Italia in movimento. direttrici e paesaggi dall'Unità a oggi.
M.Azzari
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