IT Il libro tratta dell'impatto del lavoro delle organizzazioni non governative internazionali nel dopoguerra nella città di Mostar (Bosnia-Erzegovina). Il lavoro si basa su una ricerca sul campo effettuata tra il 1998 e il 2001 , principalmente sulla base di interviste agli operatori locali e internazionali delle ONG e a utenti, attivisti sociali, personalità pubbliche locali. Dal punto di vista metodologico la ricerca sceglie un taglio di analisi microsociale degli interventi, a partire da una raccolta e analisi dei dati effettuata sulla base dell'approccio di Grounded Theory. Gli esiti della ricerca sono stati: una riformulazione del modello corrente del peacebuilding basata sulla centralità della categoria di potenziale di pace; l'emersione di pratiche di trasformazione del conflitto basate sull'empowerment, in cui gli attori esterni fungevano da catalizzatori per l'azione di constituencies locali; l'individuazione di pratiche “dissociative” di trasformazione del conflitto, miranti a far evolvere la situazione all'interno dei due gruppi etnici dominanti separatamente, senza forzare azioni cooperative. La ricerca valutava in generale in termini positivi l'apporto delle ONG nella città di Mostar, in particolare nei settori del lavoro con i giovani, delle donne e della mediazione / democratizzazione. EN the book deals with the impact of international non-governmental organizations in the postwar period in the city of Mostar , Bosnia-Herzegovina. The text is based on extensive field research undertaken between 1998 and 2001, mainly with interviews to local and international NGO personnel, beneficiaries, social activists and public figures in the city. The research uses a methodology leaned towards a micro-sociological analysis of NGO work; data collection and analysis were done following the Grounded Theory approach. Main results of the research were: a reassessment of current peacebuilding models, focusing on the importance of peace potential; the identification of conflict transformation practices based on empowerment, where external actors served as catalysts for action of local constituencies; the identification of “dissociative” peace practices, aimed at a separate positive evolution within the two main ethnic groups, without rushing towards cooperative actions among them. The research assessed in positive terms the contribution of NGOs in the city of Mostar, particularly in the field of youth work, women empowerment and mediation / democratization.

Friedensbildung in Mostar. Die Rolle der internationalen NRO LIT Verlag, 2004, 268 p / G. Scotto. - STAMPA. - (2004), pp. 1-268.

Friedensbildung in Mostar. Die Rolle der internationalen NRO LIT Verlag, 2004, 268 p.

SCOTTO, GIOVANNI
2004

Abstract

IT Il libro tratta dell'impatto del lavoro delle organizzazioni non governative internazionali nel dopoguerra nella città di Mostar (Bosnia-Erzegovina). Il lavoro si basa su una ricerca sul campo effettuata tra il 1998 e il 2001 , principalmente sulla base di interviste agli operatori locali e internazionali delle ONG e a utenti, attivisti sociali, personalità pubbliche locali. Dal punto di vista metodologico la ricerca sceglie un taglio di analisi microsociale degli interventi, a partire da una raccolta e analisi dei dati effettuata sulla base dell'approccio di Grounded Theory. Gli esiti della ricerca sono stati: una riformulazione del modello corrente del peacebuilding basata sulla centralità della categoria di potenziale di pace; l'emersione di pratiche di trasformazione del conflitto basate sull'empowerment, in cui gli attori esterni fungevano da catalizzatori per l'azione di constituencies locali; l'individuazione di pratiche “dissociative” di trasformazione del conflitto, miranti a far evolvere la situazione all'interno dei due gruppi etnici dominanti separatamente, senza forzare azioni cooperative. La ricerca valutava in generale in termini positivi l'apporto delle ONG nella città di Mostar, in particolare nei settori del lavoro con i giovani, delle donne e della mediazione / democratizzazione. EN the book deals with the impact of international non-governmental organizations in the postwar period in the city of Mostar , Bosnia-Herzegovina. The text is based on extensive field research undertaken between 1998 and 2001, mainly with interviews to local and international NGO personnel, beneficiaries, social activists and public figures in the city. The research uses a methodology leaned towards a micro-sociological analysis of NGO work; data collection and analysis were done following the Grounded Theory approach. Main results of the research were: a reassessment of current peacebuilding models, focusing on the importance of peace potential; the identification of conflict transformation practices based on empowerment, where external actors served as catalysts for action of local constituencies; the identification of “dissociative” peace practices, aimed at a separate positive evolution within the two main ethnic groups, without rushing towards cooperative actions among them. The research assessed in positive terms the contribution of NGOs in the city of Mostar, particularly in the field of youth work, women empowerment and mediation / democratization.
2004
9783825878528
1
268
G. Scotto
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