La monografia, dedicata all’architetto giapponese Arata Isozaki, uno dei principali interpreti della scena architettonica internazionale degli ultimi quarant’anni, si colloca all’interno della collana che la Biblioteca di Repubblica-L’Espresso consacra ai protagonisti dell’architettura moderna e contemporanea. Il volume segue l’organizzazione editoriale della serie presentando il maestro attraverso un saggio introduttivo - risultato, in questo caso, di una lunga conversazione dell’autrice con il progettista – e un regesto di alcune opere e progetti (realizzati a partire dagli anni Novanta), accompagnati da brani scritti dallo stesso Isozaki e da personalità come Kenneth Frampton, Taro Iragashi, Alessandro Mendini e Marco Casamonti. Non manca, a corredo, un importante e indispensabile apparato fotografico che rende la pubblicazione esaustiva seppure nella sua voluta sinteticità. L’autrice ripercorre la genesi e lo sviluppo dell’identità dell’architetto passando dalla sua formazione, avvenuta tra gli anni Cinquanta e Sessanta presso lo studio di Kenzo Tange con il quale instaura nel tempo un rapporto di forte reciprocità, e dalle sue relazioni con il Movimento Metabolista, per focalizzare l’attenzione sul suo contrapporsi a tale scuola e al Movimento Moderno, sul suo concetto di “tempo”, “proporzione” e “simmetria”. Il viaggio prosegue attraverso gli anni Ottanta, quando prende forma la seconda fase della sua parabola progettuale collocata dalla critica nella cultura postmoderna e individuabile a partire dalla realizzazione dello Tsukuba Center Building, per poi approdare all’attuale a multiforme ricerca narrativa, alla consapevolezza del potere conoscitivo del progetto e del ruolo dell’architetto quale interprete della società, libero da linguaggi e stili prefissati.
Arata Isozaki / L. Andreini. - STAMPA. - (2008), pp. 1-119.
Arata Isozaki
ANDREINI, LAURA
2008
Abstract
La monografia, dedicata all’architetto giapponese Arata Isozaki, uno dei principali interpreti della scena architettonica internazionale degli ultimi quarant’anni, si colloca all’interno della collana che la Biblioteca di Repubblica-L’Espresso consacra ai protagonisti dell’architettura moderna e contemporanea. Il volume segue l’organizzazione editoriale della serie presentando il maestro attraverso un saggio introduttivo - risultato, in questo caso, di una lunga conversazione dell’autrice con il progettista – e un regesto di alcune opere e progetti (realizzati a partire dagli anni Novanta), accompagnati da brani scritti dallo stesso Isozaki e da personalità come Kenneth Frampton, Taro Iragashi, Alessandro Mendini e Marco Casamonti. Non manca, a corredo, un importante e indispensabile apparato fotografico che rende la pubblicazione esaustiva seppure nella sua voluta sinteticità. L’autrice ripercorre la genesi e lo sviluppo dell’identità dell’architetto passando dalla sua formazione, avvenuta tra gli anni Cinquanta e Sessanta presso lo studio di Kenzo Tange con il quale instaura nel tempo un rapporto di forte reciprocità, e dalle sue relazioni con il Movimento Metabolista, per focalizzare l’attenzione sul suo contrapporsi a tale scuola e al Movimento Moderno, sul suo concetto di “tempo”, “proporzione” e “simmetria”. Il viaggio prosegue attraverso gli anni Ottanta, quando prende forma la seconda fase della sua parabola progettuale collocata dalla critica nella cultura postmoderna e individuabile a partire dalla realizzazione dello Tsukuba Center Building, per poi approdare all’attuale a multiforme ricerca narrativa, alla consapevolezza del potere conoscitivo del progetto e del ruolo dell’architetto quale interprete della società, libero da linguaggi e stili prefissati.File | Dimensione | Formato | |
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