Un mito radicato narra che, in una primigenia età dell’oro della commedia dell’Arte, Zanni discese da Bergamo per far fortuna in teatro. La storia insegna invece che la maschera del ‘facchino’ bergamasco nacque fuori dai confini della città lombarda, in area veneta, dove almeno a partire dalla seconda metà del Quattrocento (con quasi un secolo di anticipo da quel 1545 che segna convenzionalmente la nascita della commedia dell’Arte) la lingua bergamasca era già adottata in ambito spettacolare per precise finalità espressive. I comici dell’Arte, eredi in questo di una più antica tradizione, viaggiando e recitando per le strade d’Europa, diffusero la fama di Bergamo ben oltre i territori della Serenissima. Il volume traccia una panoramica sulle declinazioni del tipo drammaturgico del Bergamasco sulle scene del primo Cinquecento, per poi soffermarsi su alcuni esempi di attori che, tra teatro e musica, si fregiarono dell’appellativo di Bergamasco come di un ‘titolo’ distintivo del proprio stile artistico. / The monograph is dedicated to Zanni, the buffoonish servant in Italy’s traditional Commedia dell’Arte theater. The volume traces Zanni’s origins in the early fifteen hundreds, and then includes actors who took on the role of the “bergamasque” in centuries gone by. The book was financed by the “Provincia di Bergamo” and Bergamo’s Chamber of Commerce. Its introduction was written by alderman Giovanni Milesi, while a premise was penned by renowned Commedia dell’Arte scholar Siro Ferrone.

Il Bergamasco in commedia. La tradizione dello Zanni nel teatro d’antico regime / E. Agostini; S. Ferrone (prefazione); G. Milesi (premessa). - STAMPA. - (2012), pp. 1-287.

Il Bergamasco in commedia. La tradizione dello Zanni nel teatro d’antico regime

AGOSTINI, EMANUELA;
2012

Abstract

Un mito radicato narra che, in una primigenia età dell’oro della commedia dell’Arte, Zanni discese da Bergamo per far fortuna in teatro. La storia insegna invece che la maschera del ‘facchino’ bergamasco nacque fuori dai confini della città lombarda, in area veneta, dove almeno a partire dalla seconda metà del Quattrocento (con quasi un secolo di anticipo da quel 1545 che segna convenzionalmente la nascita della commedia dell’Arte) la lingua bergamasca era già adottata in ambito spettacolare per precise finalità espressive. I comici dell’Arte, eredi in questo di una più antica tradizione, viaggiando e recitando per le strade d’Europa, diffusero la fama di Bergamo ben oltre i territori della Serenissima. Il volume traccia una panoramica sulle declinazioni del tipo drammaturgico del Bergamasco sulle scene del primo Cinquecento, per poi soffermarsi su alcuni esempi di attori che, tra teatro e musica, si fregiarono dell’appellativo di Bergamasco come di un ‘titolo’ distintivo del proprio stile artistico. / The monograph is dedicated to Zanni, the buffoonish servant in Italy’s traditional Commedia dell’Arte theater. The volume traces Zanni’s origins in the early fifteen hundreds, and then includes actors who took on the role of the “bergamasque” in centuries gone by. The book was financed by the “Provincia di Bergamo” and Bergamo’s Chamber of Commerce. Its introduction was written by alderman Giovanni Milesi, while a premise was penned by renowned Commedia dell’Arte scholar Siro Ferrone.
2012
9788877664464
1
287
E. Agostini; S. Ferrone (prefazione); G. Milesi (premessa)
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