Il volume Salvare il Belpaese (pagine 244) conduce il lettore attraverso vari itinerari. Il primo capitolo si interroga sul concetto di paesaggio e sulle sue molteplici valenze, con particolare riguardo alla difficile valutazione economica di un bene cui si riconosce una precisa funzione legata al benessere della società. Il secondo capitolo introduce il lettore all’interno di un quadro legislativo (quello italiano) a dir poco incerto e confuso per il delicato intreccio tra materie di competenza statale e regionale, cui si aggiunge di fatto la mancata volontà politica di tutelare il paesaggio in forza di legge, in quanto valore primario. Il terzo capitolo affronta il tema di come orientare e armonizzare la trasformazione dei paesaggi rurali tradizionali, nel difficile tentativo di consentirne l’evoluzione in continuità con il passato, coerentemente con la propria struttura profonda. Di fronte alle trasformazioni dirompenti in atto nei nostri territori rurali e alla perdita irreparabile dei loro caratteri peculiari, il quarto capitolo sottolinea lo stretto legame esistente tra paesaggio da tutelare e agricoltura da mantenere in vita, promuovendo un nuovo modello di ruralità in grado di combinare innovazione e conservazione. Il quinto capitolo si concentra sul caso toscano, volgendo uno sguardo a ciò che accade nel territorio aperto, tra persistenze storiche rilevanti e obiettivi di tutela che la Regione dichiara di voler perseguire. Alla Regione Toscana sono appunto rivolte le proposte contenute nel sesto capitolo (trent’anni dopo quelle avanzate da Giuseppe Barbieri), con il focus sulle strategie per salvare i valori d’insieme di un paesaggio unico, che resiste all’usura del tempo e a dispetto di pratiche di governo non sempre adeguate. Il libro si chiude infine con un utile glossario e un’antologia di brani scelti nel coro delle voci di quanti osservano, analizzano e con passione intellettuale e civile protestano per lo sfacelo del Belpaese. Soprattutto ad essi e alle nuove generazioni il libro intende rivolgersi, perché con il loro impegno riescano a fare dell’Italia un paese migliore.
Salvare il Belpaese / F.Canigiani. - STAMPA. - (2009), pp. 1-244.
Salvare il Belpaese
CANIGIANI, FRANCA
2009
Abstract
Il volume Salvare il Belpaese (pagine 244) conduce il lettore attraverso vari itinerari. Il primo capitolo si interroga sul concetto di paesaggio e sulle sue molteplici valenze, con particolare riguardo alla difficile valutazione economica di un bene cui si riconosce una precisa funzione legata al benessere della società. Il secondo capitolo introduce il lettore all’interno di un quadro legislativo (quello italiano) a dir poco incerto e confuso per il delicato intreccio tra materie di competenza statale e regionale, cui si aggiunge di fatto la mancata volontà politica di tutelare il paesaggio in forza di legge, in quanto valore primario. Il terzo capitolo affronta il tema di come orientare e armonizzare la trasformazione dei paesaggi rurali tradizionali, nel difficile tentativo di consentirne l’evoluzione in continuità con il passato, coerentemente con la propria struttura profonda. Di fronte alle trasformazioni dirompenti in atto nei nostri territori rurali e alla perdita irreparabile dei loro caratteri peculiari, il quarto capitolo sottolinea lo stretto legame esistente tra paesaggio da tutelare e agricoltura da mantenere in vita, promuovendo un nuovo modello di ruralità in grado di combinare innovazione e conservazione. Il quinto capitolo si concentra sul caso toscano, volgendo uno sguardo a ciò che accade nel territorio aperto, tra persistenze storiche rilevanti e obiettivi di tutela che la Regione dichiara di voler perseguire. Alla Regione Toscana sono appunto rivolte le proposte contenute nel sesto capitolo (trent’anni dopo quelle avanzate da Giuseppe Barbieri), con il focus sulle strategie per salvare i valori d’insieme di un paesaggio unico, che resiste all’usura del tempo e a dispetto di pratiche di governo non sempre adeguate. Il libro si chiude infine con un utile glossario e un’antologia di brani scelti nel coro delle voci di quanti osservano, analizzano e con passione intellettuale e civile protestano per lo sfacelo del Belpaese. Soprattutto ad essi e alle nuove generazioni il libro intende rivolgersi, perché con il loro impegno riescano a fare dell’Italia un paese migliore.File | Dimensione | Formato | |
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