L’attuale situazione italiana, con una diversificazione di offerta e conseguente raggiungimento di basse coperture vaccinali medie a livello nazionale necessita di un urgente aggiornamento degli obbiettivi per i programmi di vaccinazione anti-varicella. Le problematiche legate all’incremento di incidenza di convulsioni febbrili dopo vaccinazione con MPRV non paiono tali da controbilanciare il profondo impatto in termini di riduzione di complicanze ed economico che una strategia di vaccinazione universale utilizzando tale preparato avrebbe nel nostro Paese. La bozza del Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2012-2014 che pare ormai, finalmente, in dirittura di arrivo al momento della stesura di questo articolo, se da un lato deve essere salutata con soddisfazione, vista la mancanza di un Piano Vaccinale dalla fine del 2007, dall’altro rappresenta certamente una grave occasione persa per quanto riguarda la vaccinazione anti-varicella, per ora limitata alla sola popolazione adolescente suscettibile e ai gruppi a rischio. In effetti, la certificazione e accettazione delle differenze oggi esistenti tra le Regioni italiane per quanto concerne l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione anti-varicella dell’infanzia (che sarebbe introdotta in tutte le Regioni solo a partire dalla coorte di nascita del 2014) appare contraddittoria rispetto al primo obiettivo dichiarato quale finalità del Piano, cioè il superamento delle differenze regionali nelle strategie di vaccinazione. Inoltre, tale scelta non tiene in dovuta considerazione il fatto, già citato all’inizio delle nostre considerazioni, che con l’attuale disparità di offerta si acuirà nei prossimi anni il rischio di spostamento della varicella verso l’età adulta, con probabile aumento percentuale delle complicanze. La speranza è che sempre più Regioni decidano rapidamente per inserire comunque la vaccinazione anti-varicella tra quelle offerte attivamente e gratuitamente alla propria popolazione infantile.
Le coperture vaccinali contro la varicella e l’utilizzo del vaccino MPRV: tempo di pensare ad una strategia universale in tutta Italia? / Sara Boccalini; Emilia Tiscione; Angela Bechini; Paolo Bonanni. - In: VACCINARE OGGI & DOMANI. - ISSN 2038-2995. - STAMPA. - 2:(2011), pp. 84-87.
Le coperture vaccinali contro la varicella e l’utilizzo del vaccino MPRV: tempo di pensare ad una strategia universale in tutta Italia?
BOCCALINI, SARA;TISCIONE, EMILIA;BECHINI, ANGELA;BONANNI, PAOLO
2011
Abstract
L’attuale situazione italiana, con una diversificazione di offerta e conseguente raggiungimento di basse coperture vaccinali medie a livello nazionale necessita di un urgente aggiornamento degli obbiettivi per i programmi di vaccinazione anti-varicella. Le problematiche legate all’incremento di incidenza di convulsioni febbrili dopo vaccinazione con MPRV non paiono tali da controbilanciare il profondo impatto in termini di riduzione di complicanze ed economico che una strategia di vaccinazione universale utilizzando tale preparato avrebbe nel nostro Paese. La bozza del Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2012-2014 che pare ormai, finalmente, in dirittura di arrivo al momento della stesura di questo articolo, se da un lato deve essere salutata con soddisfazione, vista la mancanza di un Piano Vaccinale dalla fine del 2007, dall’altro rappresenta certamente una grave occasione persa per quanto riguarda la vaccinazione anti-varicella, per ora limitata alla sola popolazione adolescente suscettibile e ai gruppi a rischio. In effetti, la certificazione e accettazione delle differenze oggi esistenti tra le Regioni italiane per quanto concerne l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione anti-varicella dell’infanzia (che sarebbe introdotta in tutte le Regioni solo a partire dalla coorte di nascita del 2014) appare contraddittoria rispetto al primo obiettivo dichiarato quale finalità del Piano, cioè il superamento delle differenze regionali nelle strategie di vaccinazione. Inoltre, tale scelta non tiene in dovuta considerazione il fatto, già citato all’inizio delle nostre considerazioni, che con l’attuale disparità di offerta si acuirà nei prossimi anni il rischio di spostamento della varicella verso l’età adulta, con probabile aumento percentuale delle complicanze. La speranza è che sempre più Regioni decidano rapidamente per inserire comunque la vaccinazione anti-varicella tra quelle offerte attivamente e gratuitamente alla propria popolazione infantile.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.