La legge generale sulla libertà religiosa. Disegni e dibattiti parlamentari

La decisione di riformare l’Accordo del 1929 con la chiesa Cattolica si è accompagnato alla stipulazione delle prime intese con le «altre» confessioni religiose ai sensi dell’art. 8, 3° comma della Costituzione fino ad allora rimasto privo di attuazione. Tale scelta, evidenziando, dopo pochi anni, la necessità di una normativa di diritto comune volta a regolare interessi «non disciplinati o non disciplinabili» sulla base di quelle intese, ha portato ad interrogarsi sulla vigenza della «legge sui culti ammessi» e sulla sua conformità al dettato costituzionale. La strada intrapresa a partire dal 1990, di elaborare una normativa sulla libertà religiosa destinata anche all’abrogazione della legislazione del 1929, non si è rivelata facilmente percorribile. Così, a oltre venti anni di distanza, vecchi problemi e questioni nuove, interrogando il legislatore, hanno indotto a ripensare il cammino percorso. Il volume, ripercorrendo la vicenda dei progetti di legge sulla libertà religiosa dal 1990 ad oggi, propone alcuni materiali per consentire una riflessione in vista non, come diceva A.C. Jemolo, di «soluzioni esatte», ma al fine di individuare «soluzioni ben motivate» che possano favorire un’attuazione della libertà religiosa conforme ai principi costituzionali.