Nel 2000, Aedes ha presentato SAV, il primo software dedicato all'analisi di stabilità di archi e volte in muratura, secondo il metodo specifico messo a punto presso il Dipartimento di Costruzioni della Facoltà di Architettura, Università di Firenze, dai Proff. Michele Paradiso e Giacomo Tempesta sui fondamenti della teoria di Jacques Heyman. Il software è stato immediatamente accolto con grande favore, ed utilizzato sia nell'ambito dei progetti per la ricostruzione antisismica, sia in generale per gli interventi di consolidamento statici. Negli anni successivi, SAV ha confermato la sua validità, diffondendosi su tutto il territorio Nazionale come strumento di supporto particolarmente indicato per la valutazione statica delle strutture voltate e degli eventuali interventi di rinforzo richiesti. Le strutture voltate sono frequentemente oggetto di indagine elastica, più o meno raffinata, che di fatto non è convincente in quanto non considera la rigidità dei blocchi di assemblaggio dell'arco. Questa tipologia strutturale è infatti studiata correttamente solo se è pensata costituita da componenti rigidi (i conci) in grado di trasmettersi soltanto forze di compressione (attraverso le interfacce dei conci). Ne deriva un'indipendenza del calcolo da presunti moduli di elasticità della muratura, ma non solo: secondo la teoria di Heyman, la capacità resistente della muratura è sostanzialmente indipendente dalla sua resistenza a compressione. La verifica diviene quindi di tipo geometrico, nell'ambito della statica grafica che da sempre ha guidato la concezione e la realizzazione di queste tipologie strutturali. La sinergia fra la corretta impostazione di queste strutture (elementi rigido-fragili) e il moderno metodo agli elementi finiti liberano dalla necessità di presupporre schemi simmetrici o soggetti a carichi predeterminati, consentendo un'analisi generalizzata che conduce anche ai moltiplicatori di collasso per carichi verticali e per azioni orizzontali. Quest'ultima opportunità è direttamente collegata all'analisi sismica della struttura. Con l'evolversi del software, sono state introdotte numerosi ampliamenti e nuove funzionalità, fra cui: - descrizione in pianta della struttura voltata a botte (SAV, ricordiamo, analizza il caso piano e quindi archi o volte cilindriche), suddividendola in un numero di 'archi ideali' >= 1; - definizione di aree di carico, e più esattamente: carichi di superficie, lineari e concentrati, variamente disposti sull'estradosso della pavimentazione della volta; i carichi vengono definiti in Condizioni di Carico Elementari (CCE), e ad ogni carico è possibile associare l'effetto del moltiplicatore in direzione verticale o orizzontale; - le CCE vengono combinate in Combinazioni di Condizioni di Carico (CCC), che costituiranno appunto i casi di carico analizzati; l'esecuzione dell'analisi risolve in una sola istanza tutti gli archi della volta per tutte le CCC, ed esegue eventualmente il calcolo dei moltiplicatori di collasso (se richiesto nei Parametri di Calcolo); - progettazione delle dimensioni dei nastri in FRP da porre in intradosso o estradosso per il consolidamento della struttura; - verifica dei piedritti, sottoposti sia in sommità alle azioni di imposta provenienti dagli archi, sia a forze aggiuntive, specificabili nelle CCE; le forze aggiuntive poterebbero per esempio provenire da archi di campate adiacenti.

SAV Stabilità di Archi e Volte / Michele Paradiso; Francesco Pugi; Giacomo Tempesta; Stefano Galassi. - ELETTRONICO. - (2000).

SAV Stabilità di Archi e Volte

PARADISO, MICHELE;TEMPESTA, GIACOMO;GALASSI, STEFANO
2000

Abstract

Nel 2000, Aedes ha presentato SAV, il primo software dedicato all'analisi di stabilità di archi e volte in muratura, secondo il metodo specifico messo a punto presso il Dipartimento di Costruzioni della Facoltà di Architettura, Università di Firenze, dai Proff. Michele Paradiso e Giacomo Tempesta sui fondamenti della teoria di Jacques Heyman. Il software è stato immediatamente accolto con grande favore, ed utilizzato sia nell'ambito dei progetti per la ricostruzione antisismica, sia in generale per gli interventi di consolidamento statici. Negli anni successivi, SAV ha confermato la sua validità, diffondendosi su tutto il territorio Nazionale come strumento di supporto particolarmente indicato per la valutazione statica delle strutture voltate e degli eventuali interventi di rinforzo richiesti. Le strutture voltate sono frequentemente oggetto di indagine elastica, più o meno raffinata, che di fatto non è convincente in quanto non considera la rigidità dei blocchi di assemblaggio dell'arco. Questa tipologia strutturale è infatti studiata correttamente solo se è pensata costituita da componenti rigidi (i conci) in grado di trasmettersi soltanto forze di compressione (attraverso le interfacce dei conci). Ne deriva un'indipendenza del calcolo da presunti moduli di elasticità della muratura, ma non solo: secondo la teoria di Heyman, la capacità resistente della muratura è sostanzialmente indipendente dalla sua resistenza a compressione. La verifica diviene quindi di tipo geometrico, nell'ambito della statica grafica che da sempre ha guidato la concezione e la realizzazione di queste tipologie strutturali. La sinergia fra la corretta impostazione di queste strutture (elementi rigido-fragili) e il moderno metodo agli elementi finiti liberano dalla necessità di presupporre schemi simmetrici o soggetti a carichi predeterminati, consentendo un'analisi generalizzata che conduce anche ai moltiplicatori di collasso per carichi verticali e per azioni orizzontali. Quest'ultima opportunità è direttamente collegata all'analisi sismica della struttura. Con l'evolversi del software, sono state introdotte numerosi ampliamenti e nuove funzionalità, fra cui: - descrizione in pianta della struttura voltata a botte (SAV, ricordiamo, analizza il caso piano e quindi archi o volte cilindriche), suddividendola in un numero di 'archi ideali' >= 1; - definizione di aree di carico, e più esattamente: carichi di superficie, lineari e concentrati, variamente disposti sull'estradosso della pavimentazione della volta; i carichi vengono definiti in Condizioni di Carico Elementari (CCE), e ad ogni carico è possibile associare l'effetto del moltiplicatore in direzione verticale o orizzontale; - le CCE vengono combinate in Combinazioni di Condizioni di Carico (CCC), che costituiranno appunto i casi di carico analizzati; l'esecuzione dell'analisi risolve in una sola istanza tutti gli archi della volta per tutte le CCC, ed esegue eventualmente il calcolo dei moltiplicatori di collasso (se richiesto nei Parametri di Calcolo); - progettazione delle dimensioni dei nastri in FRP da porre in intradosso o estradosso per il consolidamento della struttura; - verifica dei piedritti, sottoposti sia in sommità alle azioni di imposta provenienti dagli archi, sia a forze aggiuntive, specificabili nelle CCE; le forze aggiuntive poterebbero per esempio provenire da archi di campate adiacenti.
2000
Michele Paradiso; Francesco Pugi; Giacomo Tempesta; Stefano Galassi
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