L’Associazione Internazionale per lo Studio del Dolore (IASP) definisce il dolore neuropatico come: “Una sgradevole esperienza sensoriale ed emotiva, associata ad un effettivo o potenziale danno tissutale o comunque descritta come tale”. Esso costituisce un problema importante in neurologia in quanto è frequente e spesso invalidante per il suo carattere cronico. Esempi ne sono il dolore post-herpetico, il dolore da arto fantasma, il dolore nelle neuropatie periferiche e il dolore da lesioni del sistema nervoso centrale. In questi ultimi anni l’interesse si è focalizzato sul dolore neuropatico indotto da chemioterapici; tra questi ultimi l’attenzione è stata particolarmente rivolta all’oxaliplatino, composto platino-organico di terza generazione, che induce la comparsa di due tipologie di neuropatia periferica, una acuta e una cronica, principali responsabili della sospensione della terapia. Gli analgesici classici (FANS, tramadolo, morfina) come pure gli antiepilettici (gabapentin e pregabalin) sono solo parzialmente efficaci nel trattare le sindromi neuropatiche e ad oggi non esistono composti in grado di controllare completamente questo tipo di incrementata percezione algica. E’ ovvio quindi alla luce di quanto suddetto l’interesse a disporre di farmaci diversi per poter intervenire su questo tipo di dolore senza gli inconvenienti su esposti. In tal senso si è rivelato sorprendentemente il reperire che estratti di Astragalus membranaceus sono utili per risolvere i problemi suddetti, in quanto tale sostanza è in grado di attenuare significativamente le sensazioni algiche indotte dall’oxaliplatino, oltre a possedere notevoli proprietà neuroprotettive.
Estratti di Astragalus membranaceus loro preparazione ed uso come antiperalgesici ed antiallodinici / A.R. Bilia; L. Di Cesare Mannelli; F. Firenzuoli; E. Gallo; C. Ghelardini; A. Karioti; A. Mugelli; A. Pacini; A. Vannacci; M. Zanardelli. - (2011).
Estratti di Astragalus membranaceus loro preparazione ed uso come antiperalgesici ed antiallodinici
BILIA, ANNA RITA;DI CESARE MANNELLI, LORENZO;GALLO, EUGENIA ROSARIA;GHELARDINI, CARLA;KARIOTI, ANASTASIA;MUGELLI, ALESSANDRO;PACINI, ALESSANDRA;VANNACCI, ALFREDO;ZANARDELLI, MATTEO
2011
Abstract
L’Associazione Internazionale per lo Studio del Dolore (IASP) definisce il dolore neuropatico come: “Una sgradevole esperienza sensoriale ed emotiva, associata ad un effettivo o potenziale danno tissutale o comunque descritta come tale”. Esso costituisce un problema importante in neurologia in quanto è frequente e spesso invalidante per il suo carattere cronico. Esempi ne sono il dolore post-herpetico, il dolore da arto fantasma, il dolore nelle neuropatie periferiche e il dolore da lesioni del sistema nervoso centrale. In questi ultimi anni l’interesse si è focalizzato sul dolore neuropatico indotto da chemioterapici; tra questi ultimi l’attenzione è stata particolarmente rivolta all’oxaliplatino, composto platino-organico di terza generazione, che induce la comparsa di due tipologie di neuropatia periferica, una acuta e una cronica, principali responsabili della sospensione della terapia. Gli analgesici classici (FANS, tramadolo, morfina) come pure gli antiepilettici (gabapentin e pregabalin) sono solo parzialmente efficaci nel trattare le sindromi neuropatiche e ad oggi non esistono composti in grado di controllare completamente questo tipo di incrementata percezione algica. E’ ovvio quindi alla luce di quanto suddetto l’interesse a disporre di farmaci diversi per poter intervenire su questo tipo di dolore senza gli inconvenienti su esposti. In tal senso si è rivelato sorprendentemente il reperire che estratti di Astragalus membranaceus sono utili per risolvere i problemi suddetti, in quanto tale sostanza è in grado di attenuare significativamente le sensazioni algiche indotte dall’oxaliplatino, oltre a possedere notevoli proprietà neuroprotettive.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.