Se analizziamo le categorie merceologiche che compongono e caratterizzano le esportazioni toscane, scopriamo che il primario apporto del sistema moda (pelli conciate, pelletteria, filati, tessuti, maglieria, abbigliamento e calzature) copre circa il 30% delle esportazioni dei beni. In realtà, ciò che ha caratterizzato il processo di industrializzazione del settore moda non è stata tanto la prevalenza delle imprese minori, quanto il fatto che centinaia di piccole e piccolissime imprese hanno fatto spontaneamente sistema, hanno cioè costruito un insieme localizzato di attività produttive tra loro fortemente integrate, radicate nel contesto territoriale locale che, da questo radicamento, hanno tratto forza e alimento, valorizzando le peculiari risorse che la comunità locale possedeva. Questa pubblicazione intende, da un lato, documentare alcuni lavori sviluppati all’interno degli insegnamenti e dei laboratori del Corso di Laurea in Cultura e progettazione della moda, dall’altro, evidenziare l’utilità e l’interesse di una esplicita interazione fra l’Università (con le significative ricerche che vi si svolgono) e l’eccellente apparato produttivo espresso dal nostro Paese e, in particolar modo, dalla Regione Toscana. Il testo si avvale della prefazione della prof. Patrizia Ranzo, Professore Ordinario presso la Facoltà di Architettura della Seconda Università degli Studi di Napoli e del prof. Alessandro Ubertazzi, Professore Ordinario presso la Cattedra di Disegno industriale dell’Università degli Studi di Firenze e Presidente del Corso di Laurea in Cultura e Progettazione della moda.
La pelle o...la borsa. Esiti progettuali dei rapporti di collaborazione tra l'Università di Firenze e il settore manifatturiero della pelle / E. Benelli. - STAMPA. - (2012).
La pelle o...la borsa. Esiti progettuali dei rapporti di collaborazione tra l'Università di Firenze e il settore manifatturiero della pelle.
BENELLI, ELISABETTA
2012
Abstract
Se analizziamo le categorie merceologiche che compongono e caratterizzano le esportazioni toscane, scopriamo che il primario apporto del sistema moda (pelli conciate, pelletteria, filati, tessuti, maglieria, abbigliamento e calzature) copre circa il 30% delle esportazioni dei beni. In realtà, ciò che ha caratterizzato il processo di industrializzazione del settore moda non è stata tanto la prevalenza delle imprese minori, quanto il fatto che centinaia di piccole e piccolissime imprese hanno fatto spontaneamente sistema, hanno cioè costruito un insieme localizzato di attività produttive tra loro fortemente integrate, radicate nel contesto territoriale locale che, da questo radicamento, hanno tratto forza e alimento, valorizzando le peculiari risorse che la comunità locale possedeva. Questa pubblicazione intende, da un lato, documentare alcuni lavori sviluppati all’interno degli insegnamenti e dei laboratori del Corso di Laurea in Cultura e progettazione della moda, dall’altro, evidenziare l’utilità e l’interesse di una esplicita interazione fra l’Università (con le significative ricerche che vi si svolgono) e l’eccellente apparato produttivo espresso dal nostro Paese e, in particolar modo, dalla Regione Toscana. Il testo si avvale della prefazione della prof. Patrizia Ranzo, Professore Ordinario presso la Facoltà di Architettura della Seconda Università degli Studi di Napoli e del prof. Alessandro Ubertazzi, Professore Ordinario presso la Cattedra di Disegno industriale dell’Università degli Studi di Firenze e Presidente del Corso di Laurea in Cultura e Progettazione della moda.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.