Sintesi A causa della rarità di specifiche fonti archivistiche, l’economia e le attività commerciali di Napoli e dei suoi porti satelliti nei decenni a cavallo del Quattrocento sono poco conosciute. Questo lavoro si propone di colmare alcuni vuoti storiografici utilizzando fonti inconsuete e di difficile uso come le pratiche di mercatura toscane e le tariffe veneziane. All’analisi di quei materiali si è aggiunto lo studio di lettere commerciali spedite al Mercante di Prato da operatori presenti su quelle piazze. Ciò offre due piani di lettura il primo dei quali riguarda gli aspetti metodologici della ricerca. Dal secondo piano di lettura, quello dei risultati, emerge un quadro particolarmente articolato in cui la regione napoletana appare come un appetibile mercato di sbocco per i panni di lana e i drappi serici confezionati nelle città dell’Italia centro-settentrionale e al tempo stesso un importante mercato di approvvigionamento di alcune materie prime e molte derrate alimentari. Sono sempre numerose, e a volte curiose, le notizie su frutta secca («nocelle», mandorle, castagne e noci), su vini grechi e latini, sull’olio di Gaeta o sul frumento locale e siciliano per il quale Napoli era un formidabile porto di concentrazione e smistamento. Inoltre non sfugge alle fonti esaminate il ricco sistema di import-export che legava Napoli e il suo comprensorio con gli empori del vicino oriente e barbareschi.A scarcity of specific archive sources on the subject means that little is known about the Neapolitan economy and its trading activities or those of its satellite ports at the turn of the fifteenth century. This research attempts to fill certain historiographical gaps using little used and challenging sources such as Tuscan trading practices and Venetian tariffs. In addition to a study of these materials, business letters sent to the Merchant of Prato by traders working on those marketplaces have also been analysed. This throws up two interpretation levels the first of which relates to research methodology. The second interpretation context - its results - reveals an especially well structured framework in which the Neapolitan region is shown to have been an outlet market for the woollen cloth and silk fabric made in the towns of north-central Italy and at the same time an important supply market for certain raw materials and a great many food supplies. There are a great many, often curious, references to nuts («nocelle», almonds, chestnuts and walnuts), Greek and Latin wines, Gaeta oil and local or Sicilian wheat for which Naples was a crucial collection and sorting port. Moreover, the profitable import-export system which bound Naples and its hinterland to the Eastern and Barbary Coast emporiums. is also present in the sources.

"Ora diremo di Napoli". I traffici dell'area campana nei manuali di commercio / A. Orlandi. - STAMPA. - (2012), pp. 1-120.

"Ora diremo di Napoli". I traffici dell'area campana nei manuali di commercio

ORLANDI, ANGELA
2012

Abstract

Sintesi A causa della rarità di specifiche fonti archivistiche, l’economia e le attività commerciali di Napoli e dei suoi porti satelliti nei decenni a cavallo del Quattrocento sono poco conosciute. Questo lavoro si propone di colmare alcuni vuoti storiografici utilizzando fonti inconsuete e di difficile uso come le pratiche di mercatura toscane e le tariffe veneziane. All’analisi di quei materiali si è aggiunto lo studio di lettere commerciali spedite al Mercante di Prato da operatori presenti su quelle piazze. Ciò offre due piani di lettura il primo dei quali riguarda gli aspetti metodologici della ricerca. Dal secondo piano di lettura, quello dei risultati, emerge un quadro particolarmente articolato in cui la regione napoletana appare come un appetibile mercato di sbocco per i panni di lana e i drappi serici confezionati nelle città dell’Italia centro-settentrionale e al tempo stesso un importante mercato di approvvigionamento di alcune materie prime e molte derrate alimentari. Sono sempre numerose, e a volte curiose, le notizie su frutta secca («nocelle», mandorle, castagne e noci), su vini grechi e latini, sull’olio di Gaeta o sul frumento locale e siciliano per il quale Napoli era un formidabile porto di concentrazione e smistamento. Inoltre non sfugge alle fonti esaminate il ricco sistema di import-export che legava Napoli e il suo comprensorio con gli empori del vicino oriente e barbareschi.A scarcity of specific archive sources on the subject means that little is known about the Neapolitan economy and its trading activities or those of its satellite ports at the turn of the fifteenth century. This research attempts to fill certain historiographical gaps using little used and challenging sources such as Tuscan trading practices and Venetian tariffs. In addition to a study of these materials, business letters sent to the Merchant of Prato by traders working on those marketplaces have also been analysed. This throws up two interpretation levels the first of which relates to research methodology. The second interpretation context - its results - reveals an especially well structured framework in which the Neapolitan region is shown to have been an outlet market for the woollen cloth and silk fabric made in the towns of north-central Italy and at the same time an important supply market for certain raw materials and a great many food supplies. There are a great many, often curious, references to nuts («nocelle», almonds, chestnuts and walnuts), Greek and Latin wines, Gaeta oil and local or Sicilian wheat for which Naples was a crucial collection and sorting port. Moreover, the profitable import-export system which bound Naples and its hinterland to the Eastern and Barbary Coast emporiums. is also present in the sources.
2012
9788866553083
1
120
A. Orlandi
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Ora diremo di Napoli.pdf

Accesso chiuso

Tipologia: Pdf editoriale (Version of record)
Licenza: Tutti i diritti riservati
Dimensione 5.07 MB
Formato Adobe PDF
5.07 MB Adobe PDF   Richiedi una copia

I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/778355
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact