L’integrazione negativa nel settore della fiscalità diretta è iniziata il 28 gennaio 1986 con il deposito della sentenza nel caso Avoir fiscal. Da allora, la Corte di giustizia ha “spiegato” le ricadute fiscali degli impegni assunti con la sottoscrizione del Trattato di Roma: la “lezione” dura ormai da quasi trent’anni, eppure gli Stati, dinanzi alle questioni pregiudiziali o alle procedure d’infrazione che li vedono protagonisti o nelle quali intervengono, continuano a opporre argomenti che, oltre a tradire ancora una certa “lesa maestà”, sono stati ormai chiaramente respinti in storiche sentenze. Ma è la Corte che, curiosamente, attira le maggiori critiche dei commentatori, sovente accusata di non comprendere la materia tributaria e di contraddire se stessa . L’obiettivo dell’autore non è fornire una panoramica dei casi, quanto tracciare il quadro sistematico delle rationes decidendi coerentemente sviluppate dalla Corte nella sua opera interpretativa, muovendo dal presupposto fondamentale che essa non è un “giudice tributario”. La “Sotgiu rule”, la “Gebhard rule”, la “Bachmann rule”, le prospettive “host” e origin” oppure ancora i concetti di “non-residente-migrante” e “residente-non-migrante”, da un lato, e “residente-migrante” e “residente-non-migrante”, dall’altro, sono alcune delle “chiavi” utilizzate per ricondurre a “unità” e “sistema” la più importante e innovativa “creazione giuridica” del dopoguerra.

Integrazione negativa e fiscalità diretta. L'impatto delle libertà fondamentali sui sistemi tributari dell'Unione europea / Philip Laroma Jezzi. - STAMPA. - (2012), pp. 0-330.

Integrazione negativa e fiscalità diretta. L'impatto delle libertà fondamentali sui sistemi tributari dell'Unione europea.

LAROMA JEZZI, PHILIP
2012

Abstract

L’integrazione negativa nel settore della fiscalità diretta è iniziata il 28 gennaio 1986 con il deposito della sentenza nel caso Avoir fiscal. Da allora, la Corte di giustizia ha “spiegato” le ricadute fiscali degli impegni assunti con la sottoscrizione del Trattato di Roma: la “lezione” dura ormai da quasi trent’anni, eppure gli Stati, dinanzi alle questioni pregiudiziali o alle procedure d’infrazione che li vedono protagonisti o nelle quali intervengono, continuano a opporre argomenti che, oltre a tradire ancora una certa “lesa maestà”, sono stati ormai chiaramente respinti in storiche sentenze. Ma è la Corte che, curiosamente, attira le maggiori critiche dei commentatori, sovente accusata di non comprendere la materia tributaria e di contraddire se stessa . L’obiettivo dell’autore non è fornire una panoramica dei casi, quanto tracciare il quadro sistematico delle rationes decidendi coerentemente sviluppate dalla Corte nella sua opera interpretativa, muovendo dal presupposto fondamentale che essa non è un “giudice tributario”. La “Sotgiu rule”, la “Gebhard rule”, la “Bachmann rule”, le prospettive “host” e origin” oppure ancora i concetti di “non-residente-migrante” e “residente-non-migrante”, da un lato, e “residente-migrante” e “residente-non-migrante”, dall’altro, sono alcune delle “chiavi” utilizzate per ricondurre a “unità” e “sistema” la più importante e innovativa “creazione giuridica” del dopoguerra.
2012
9788863154450
0
330
Philip Laroma Jezzi
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PHILIP LAROMA JEZZI, INTEGRAZIONE NEGATIVA E FISCALITA' DIRETTA. L'IMPATTO DELLE LIBERTA' FONDAMENTALI SUGLI ORDINAMENTI TRIBUTARI DELL'UNIONE EUROPEA.pdf

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