L’ambiente cucina appare oggi come il centro nevralgico dell’abitazione, il luogo dove si conserva e si prepara il cibo, dove si producono e si evacuano i rifiuti domestici, il luogo per eccellenza degli scambi e delle convergenze familiari. La cucina è anche l’ambiente dell’abitazione dove si generano la maggior parte dei flussi di inquinamento, dove si concentrano maggiormente i consumi di risorse energetiche e parallelamente il luogo dove si massimizzano gli investimenti in tecnologia ed innovazione. La cucina è divenuta dunque un’enorme macchina tecnologica, per la quale funzionalità, sicurezza ed efficienza non rappresentano più gli unici requisiti di riferimento, ma vengono accompagnati da esigenze quali flessibilità e adattabilità, sia delle tecnologie che delle attrezzature, ai bisogni specifici dell’Ambiente e dell’Uomo, dettati dall’emergere di nuovi modelli di comportamento e nuovi stili di vita. L’impatto ambientale costituito dall’intero sistema-cucina quantifica il maggior dispendio di energia e la maggiore produzione di rifiuti e inquinamento, non tanto nella fase di produzione del sistema, o nella fase di smaltimento post consumo, quanto piuttosto nella fase d’uso di questi ultimi da parte degli utenti. Risulta quindi necessaria una riprogettazione dell’uso dello spazio cucina che comprenda sia gli apparecchi ed i mobili in essa contenuti, sia il loro uso da parte dei consumatori. Utilizzare in sinergia due differenti metodologie di approccio progettuale, quali l’Ergonomia per il Design e il Design per la Sostenibilità, entrambe caratterizzate da un’elevata capacità di innovare sia i processi di progettazione e produzione, sia l’effettiva qualità del prodotto finito, consente la definizione di strumenti strategici di intervento finalizzati ad innalzare la qualità complessiva dei risultati. L’Ergonomia per il Design da un lato permette di orientare il progetto sulle reali esigenze e aspettative dell’utenza contemporanea e di definire nuovi scenari d’uso, a partire dai metodi di indagine propri dell’Ergonomia tradizionale o Human factors, e dello User-Centered Design. Il Design per la Sostenibilità, dall’altro, grazie all’ausilio di criteri per la previsione dell’impatto ambientale dei prodotti, indirizza la progettazione, non soltanto alla razionalizzazione dei materiali utilizzati per la produzione, ma soprattutto alla riduzione dei consumi e dell’impatto ambientale dei prodotti nella fase d’uso, favorendo sia l’utilizzo di tecnologie a basso consumo e per la produzione di energie rinnovabili, sia soluzioni capaci di orientare e sensibilizzare gli utenti domestici su queste tematiche.

Ecologia ed ergonomia in cucina: innovazione tecnologica e d'uso dell'ambiente cucina e dei suoi accessori / ALESSANDRA RINALDI. - STAMPA. - (2012), pp. 5-179.

Ecologia ed ergonomia in cucina: innovazione tecnologica e d'uso dell'ambiente cucina e dei suoi accessori

RINALDI, ALESSANDRA
2012

Abstract

L’ambiente cucina appare oggi come il centro nevralgico dell’abitazione, il luogo dove si conserva e si prepara il cibo, dove si producono e si evacuano i rifiuti domestici, il luogo per eccellenza degli scambi e delle convergenze familiari. La cucina è anche l’ambiente dell’abitazione dove si generano la maggior parte dei flussi di inquinamento, dove si concentrano maggiormente i consumi di risorse energetiche e parallelamente il luogo dove si massimizzano gli investimenti in tecnologia ed innovazione. La cucina è divenuta dunque un’enorme macchina tecnologica, per la quale funzionalità, sicurezza ed efficienza non rappresentano più gli unici requisiti di riferimento, ma vengono accompagnati da esigenze quali flessibilità e adattabilità, sia delle tecnologie che delle attrezzature, ai bisogni specifici dell’Ambiente e dell’Uomo, dettati dall’emergere di nuovi modelli di comportamento e nuovi stili di vita. L’impatto ambientale costituito dall’intero sistema-cucina quantifica il maggior dispendio di energia e la maggiore produzione di rifiuti e inquinamento, non tanto nella fase di produzione del sistema, o nella fase di smaltimento post consumo, quanto piuttosto nella fase d’uso di questi ultimi da parte degli utenti. Risulta quindi necessaria una riprogettazione dell’uso dello spazio cucina che comprenda sia gli apparecchi ed i mobili in essa contenuti, sia il loro uso da parte dei consumatori. Utilizzare in sinergia due differenti metodologie di approccio progettuale, quali l’Ergonomia per il Design e il Design per la Sostenibilità, entrambe caratterizzate da un’elevata capacità di innovare sia i processi di progettazione e produzione, sia l’effettiva qualità del prodotto finito, consente la definizione di strumenti strategici di intervento finalizzati ad innalzare la qualità complessiva dei risultati. L’Ergonomia per il Design da un lato permette di orientare il progetto sulle reali esigenze e aspettative dell’utenza contemporanea e di definire nuovi scenari d’uso, a partire dai metodi di indagine propri dell’Ergonomia tradizionale o Human factors, e dello User-Centered Design. Il Design per la Sostenibilità, dall’altro, grazie all’ausilio di criteri per la previsione dell’impatto ambientale dei prodotti, indirizza la progettazione, non soltanto alla razionalizzazione dei materiali utilizzati per la produzione, ma soprattutto alla riduzione dei consumi e dell’impatto ambientale dei prodotti nella fase d’uso, favorendo sia l’utilizzo di tecnologie a basso consumo e per la produzione di energie rinnovabili, sia soluzioni capaci di orientare e sensibilizzare gli utenti domestici su queste tematiche.
2012
9788860557551
5
179
Goal 12: Responsible consumption and production
ALESSANDRA RINALDI
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