La malattia arteriosa è una patologia ad eziologia complessa, in cui componenti genetiche ed ambientali interagiscono fra di loro nel determinarne l'insorgenza. Essa può manifestarsi in varie localizzazioni (carotidea, coronarica, addominale ed arteriosoperiferica) ed interessa anche il distretto renale. Studi clinici e sperimentali hanno contribuito ad ampliare le conoscenze sui meccanismi patogenetici e sulle basi genetico-molecolari della malattia arteriosa. Negli ultimi anni è stato valutato il ruolo di numerosi geni candidati coinvolti nella modulazione della malattia, in particolare quelli codificanti componenti del sistema renina angiotensina, principale modulatore dell'omeostasi cardiocircolatoria e del monossido di azoto (NO, nitric oxide), come il gene che codifica la NO sintasi endoteliale, responsabile della biosintesi costitutiva nelle cellule endoteliali di NO. Anche alterazioni delle proprietà emoreologiche in grado di influenzare l’ambiente vascolare in senso pro-aterogenico sono presenti nella malattia arteriosa, come dimostrato da studi clinici e sperimentali. In quest’ultimi anni l’attenzione della ricerca scientifica ha consentito di acquisire nuove conoscenze nell’ambito emoreologico in particolare quelle relative alla capacità del globulo rosso di deformarsi e di dare luogo ad aggregati eritrocitari. Studi clinici hanno dimostrato il ruolo di un alterato profilo emoreologico nella modulazione del rischio vascolare in soggetti con cardiopatia ischemica (Bor- Kocukatay ed al. 2010), sordità improvvisa (ISSHL), occlusione venosa retinica (OVR) (Mannini ed al. 2007) e sclerosi sistemica (Fatini et al. 2002). Inoltre è stata dimostrata una correlazione tra componenti genetiche in grado di influenzare l’ambiente vascolare come i polimorfismi del gene eNOS e geni codificanti componenti del sistema reninaangiotensina e parametri emoreologici (Mannini et al.2007, Fatini et al. 2002). In particolare è stato dimostrato che varianti polimorfiche correlate ad una ridotta 5 disponibilità di ossido nitrico influenzavano la deformabilità eritrocitaria (Mannini et al. 2007, Fatini et al. 2002). Un alterato ambiente vascolare correlato ad un’alterata risposta reologica geneticamente determinata può modulare il rischio vascolare. Sulla base dei dati presenti in letteratura abbiamo condotto in due modelli di popolazioni con patologia vascolare (malattia arteriosa periferica e pazienti ad alto rischio cardiovascolare sottoposti a trapianto renale) uno studio fisiopatologico attraverso: 1. La valutazione del profilo emoreologico determinando la viscosità del sangue totale, la viscosità plasmatica e la deformabilità ed aggregazione eritrocitaria. 2. L’analisi dei polimorfismi genetici nei sistemi del nitrossido (eNOS -786 T>C, eNOS 4 a/4b, eNOS 894 G>T) e renina angiotensina (ACE I/D, AGTR1 1166 A>C, AGT M235T) ed il loro ruolo nella modulazione dei parametri emoreologici.
COMPONENTI EMOREOLOGICHE E GENETICHE NELLA MALATTIA VASCOLARE / RICCI ILARIA. - STAMPA. - (2012).
COMPONENTI EMOREOLOGICHE E GENETICHE NELLA MALATTIA VASCOLARE
RICCI, ILARIA
2012
Abstract
La malattia arteriosa è una patologia ad eziologia complessa, in cui componenti genetiche ed ambientali interagiscono fra di loro nel determinarne l'insorgenza. Essa può manifestarsi in varie localizzazioni (carotidea, coronarica, addominale ed arteriosoperiferica) ed interessa anche il distretto renale. Studi clinici e sperimentali hanno contribuito ad ampliare le conoscenze sui meccanismi patogenetici e sulle basi genetico-molecolari della malattia arteriosa. Negli ultimi anni è stato valutato il ruolo di numerosi geni candidati coinvolti nella modulazione della malattia, in particolare quelli codificanti componenti del sistema renina angiotensina, principale modulatore dell'omeostasi cardiocircolatoria e del monossido di azoto (NO, nitric oxide), come il gene che codifica la NO sintasi endoteliale, responsabile della biosintesi costitutiva nelle cellule endoteliali di NO. Anche alterazioni delle proprietà emoreologiche in grado di influenzare l’ambiente vascolare in senso pro-aterogenico sono presenti nella malattia arteriosa, come dimostrato da studi clinici e sperimentali. In quest’ultimi anni l’attenzione della ricerca scientifica ha consentito di acquisire nuove conoscenze nell’ambito emoreologico in particolare quelle relative alla capacità del globulo rosso di deformarsi e di dare luogo ad aggregati eritrocitari. Studi clinici hanno dimostrato il ruolo di un alterato profilo emoreologico nella modulazione del rischio vascolare in soggetti con cardiopatia ischemica (Bor- Kocukatay ed al. 2010), sordità improvvisa (ISSHL), occlusione venosa retinica (OVR) (Mannini ed al. 2007) e sclerosi sistemica (Fatini et al. 2002). Inoltre è stata dimostrata una correlazione tra componenti genetiche in grado di influenzare l’ambiente vascolare come i polimorfismi del gene eNOS e geni codificanti componenti del sistema reninaangiotensina e parametri emoreologici (Mannini et al.2007, Fatini et al. 2002). In particolare è stato dimostrato che varianti polimorfiche correlate ad una ridotta 5 disponibilità di ossido nitrico influenzavano la deformabilità eritrocitaria (Mannini et al. 2007, Fatini et al. 2002). Un alterato ambiente vascolare correlato ad un’alterata risposta reologica geneticamente determinata può modulare il rischio vascolare. Sulla base dei dati presenti in letteratura abbiamo condotto in due modelli di popolazioni con patologia vascolare (malattia arteriosa periferica e pazienti ad alto rischio cardiovascolare sottoposti a trapianto renale) uno studio fisiopatologico attraverso: 1. La valutazione del profilo emoreologico determinando la viscosità del sangue totale, la viscosità plasmatica e la deformabilità ed aggregazione eritrocitaria. 2. L’analisi dei polimorfismi genetici nei sistemi del nitrossido (eNOS -786 T>C, eNOS 4 a/4b, eNOS 894 G>T) e renina angiotensina (ACE I/D, AGTR1 1166 A>C, AGT M235T) ed il loro ruolo nella modulazione dei parametri emoreologici.File | Dimensione | Formato | |
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