In questa nuova stesura della biografia di Anna Kuliscioff non mi sono limitata ad aggiornare la bibliografia e a cercare un nuovo linguaggio per raccontare la storia della sua vita, ne ho fornito un ritratto inedito, sotto diversi punti di vista. Soprattutto, a presentare accenti diversi è la riflessione sul significato del suo impegno sul versante emancipazionista, che una nuova sensibilità per la categoria di genere mi ha indotto a correggere in maniera significativa, rispetto al passato, evitando i toni celebrativi che generalmente caratterizzano la rappresentazione dell’impegno della “Signora Anna” sul fronte della “questione femminile”, ai quali, almeno in parte, mi ero allineata anch’io. Mi sono mantenuta invece coerente con il taglio prettamente politico- ideologico dell’analisi, pur cercando di delineare i tratti salienti del carattere della socialista russa. La ricostruzione da un lato di un’immagine non di maniera del personaggio, con le sue molte contraddizioni, e la verifica dall’altro sia dei tratti di eccezionalità che ne caratterizzano il profilo – primo fra tutti il cosmopolitismo, con il forte legame con Plechanov e il marxismo russo -, sia gli elementi di rappresentatività dell’universo mentale di un’intera generazione di socialisti risultano i fili conduttori del lavoro. Dalla crisi dell’anarchismo, negli anni Ottanta dell’Ottocento fino all’avvento del fascismo: l’arco temporale in cui si snoda il racconto è molto ampio, ed è l’intero percorso della tradizione del socialismo secondinternazionalista che traspare fra le righe della biografia di colei che ne è stata definita la “ninfa Egeria”, nel nostro paese. Centrato sull’analisi - e la complessa sintesi – di migliaia di lettere (più di 5.400 pagine di carteggio con il solo Turati, raccolto da Schiavi, che ripercorrono minutamente la vita politica italiana dalla fine del secolo fino al 1925), il volume si basa sull’impego di una serie di fonti d’archivio, conservate dall’IISG di Amsterdam, dall’Archivio di Stato di Firenze e della Fondazione Feltrinelli di Milano – solo in parte riprodotte da P. Pillitteri nel saggio che raccoglie gli scritti e gli appunti di Anna Kuliscioff -.

ANNA KULISCIOFF. LA SIGNORA DEL SOCIALISMO ITALIANO / Maria Casalini. - STAMPA. - (2013), pp. 1-344.

ANNA KULISCIOFF. LA SIGNORA DEL SOCIALISMO ITALIANO

CASALINI, MARIA
2013

Abstract

In questa nuova stesura della biografia di Anna Kuliscioff non mi sono limitata ad aggiornare la bibliografia e a cercare un nuovo linguaggio per raccontare la storia della sua vita, ne ho fornito un ritratto inedito, sotto diversi punti di vista. Soprattutto, a presentare accenti diversi è la riflessione sul significato del suo impegno sul versante emancipazionista, che una nuova sensibilità per la categoria di genere mi ha indotto a correggere in maniera significativa, rispetto al passato, evitando i toni celebrativi che generalmente caratterizzano la rappresentazione dell’impegno della “Signora Anna” sul fronte della “questione femminile”, ai quali, almeno in parte, mi ero allineata anch’io. Mi sono mantenuta invece coerente con il taglio prettamente politico- ideologico dell’analisi, pur cercando di delineare i tratti salienti del carattere della socialista russa. La ricostruzione da un lato di un’immagine non di maniera del personaggio, con le sue molte contraddizioni, e la verifica dall’altro sia dei tratti di eccezionalità che ne caratterizzano il profilo – primo fra tutti il cosmopolitismo, con il forte legame con Plechanov e il marxismo russo -, sia gli elementi di rappresentatività dell’universo mentale di un’intera generazione di socialisti risultano i fili conduttori del lavoro. Dalla crisi dell’anarchismo, negli anni Ottanta dell’Ottocento fino all’avvento del fascismo: l’arco temporale in cui si snoda il racconto è molto ampio, ed è l’intero percorso della tradizione del socialismo secondinternazionalista che traspare fra le righe della biografia di colei che ne è stata definita la “ninfa Egeria”, nel nostro paese. Centrato sull’analisi - e la complessa sintesi – di migliaia di lettere (più di 5.400 pagine di carteggio con il solo Turati, raccolto da Schiavi, che ripercorrono minutamente la vita politica italiana dalla fine del secolo fino al 1925), il volume si basa sull’impego di una serie di fonti d’archivio, conservate dall’IISG di Amsterdam, dall’Archivio di Stato di Firenze e della Fondazione Feltrinelli di Milano – solo in parte riprodotte da P. Pillitteri nel saggio che raccoglie gli scritti e gli appunti di Anna Kuliscioff -.
2013
9788864731261
1
344
Maria Casalini
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