Gli effetti della sensibilità all’ansia e dell’amplificazione somatosensoriale sull’ansia indotta tramite CO2 al 35% in fumatori astinenti

Introduzione: crescenti evidenze empiriche suggeriscono che i fumatori con alta sensibilità all’ansia interpretano in modo catastrofico le sensazioni fisiche esperite durante l’astinenza da nicotina, andando incontro ad un’aumentata vulnerabilità al panico. Tuttavia, in letteratura l’interpretazione catastrofica non è stata misurata. Abbiamo perciò valutato gli effetti della sensibilità all’ansia e dell’amplificazione somatosensoriale, proxy dell’interpretazione catastrofica, sulla risposta ad un test d’induzione del panico in fumatori astinenti o sottoposti ad un trattamento sostitutivo alla nicotina. Metodi: è stato utilizzato un disegno placebo-controllo in doppio cieco. Ventisei fumatori, astinenti dal fumo da 12 ore e sottoposti ad un placebo o ad un trattamento sostitutivo con nicotina, hanno completato un test d’induzione del panico con anidride carbonica (CO2) al 35%. Sono state valutate l’astinenza da nicotina, la sensibilità all’ansia, l’amplificazione somatosensoriale, alcune variabili fisiologiche (es. frequenza cardiaca, pressione arteriosa) e psicologiche (es. ansia soggettiva e oggettiva, paura, disagio). Risultati: la sinergia tra alti livelli di sintomi astinenziali (NWS) ed elevata sensibilità all’ansia (AS) modera la risposta di paura al test misurata tramite la Visual Analogue Scale for Fear (alti NWS e alta AS > bassi NWS and bassa AS, p = 0.010; alti NWS e alta AS > alti NWS e bassa AS, p < 0.012; alti NWS e alta AS > bassi NWS e alta AS, p = 0.079). Al contrario, non è stato verificato un effetto moderatore di sintomi astinenziali e amplificazione somatosensoriale sulla risposta al test. Conclusioni: alti livelli di sensibilità all’ansia, accompagnati da intensi sintomi astinenziali, possono aumentare il rischio di panico nei fumatori.