Nel lavoro descritto in questa tesi di dottorato sono state analizzate separatamente due classi di urti particolari, gli urti con mezzi a due ruote e i tamponamenti a bassa velocità, al fine di identificare modelli e procedure che consentano di analizzare con maggior attenzione queste tipologie di incidenti stradali favorendo una più verosimile, o più probabile, ricostruzione degli eventi. Per l’attività condotta sui motoveicoli, viene presentata una analisi degli urti tra moto ed auto, con particolare attenzione al caso in cui il mezzo a due ruote venga coinvolto nella parte frontale, con accorciamento del suo passo. Il lavoro è focalizzato sulla valutazione dell’energia cinetica dissipata nell’impatto. Viene presentato un modello semi-empirico basato sullo studio di crash test di letteratura e su alcune campagne di prove condotte tra moto e barriera rigida. L’attenzione è inoltre focalizzata sulla ricerca di una formulazione empirica della velocità relativa che tenga in considerazione la presenza del conducente del motoveicolo al momento dell’impatto. I crash test tra auto e moto, svolti con e senza conducente del mezzo a due ruote, mettono in evidenza buone stime sia dell’energia cinetica sia della velocità relativa calcolate con i modelli sviluppati. Nei tamponamenti a bassa velocità, è stata utilizzata l’elettromiografia con lo scopo di comprendere se le condizioni dei soggetti umani sottoposti ai test siano paragonabili a quelle tipiche di qualche fase di guida reale e dunque di attestare l’utilità dei crash test per lo studio del colpo di frusta e la definizione di soglie di danno. E’ stata monitorata l’attività muscolare di 9 soggetti durante test di guida su strada e durante prove di tamponamento a bassa velocità. I test di guida sono stati svolti su un percorso urbano con traffico moderato e che comprendeva alcune delle situazioni in cui è probabile essere coinvolti in un tamponamento: guida a velocità costante, decelerazione, frenata improvvisa, attesa al semaforo. Gli stessi guidatori sono poi stati sottoposti ad urti di tamponamento a bassa velocità fra veicoli; sono stati effettuati 36 crash test di due tipi (con soggetti consapevoli e inconsapevoli) e con due velocità di impatto nominali (6 e 8 km/h). I test di guida hanno confermato che diverse condizioni di guida comportano diversi gradi di attivazione muscolare, con la frenata decisa che di solito produce i valori più alti. Durante i test di tamponamento sono state osservate solo piccole differenze fra i soggetti consapevoli ed inconsapevoli.
Analisi di classi di urti particolari: urti con mezzi a due ruote e tamponamenti a bassa velocità / Carlo Cialdai. - (2014).
Analisi di classi di urti particolari: urti con mezzi a due ruote e tamponamenti a bassa velocità
CIALDAI, CARLO
2014
Abstract
Nel lavoro descritto in questa tesi di dottorato sono state analizzate separatamente due classi di urti particolari, gli urti con mezzi a due ruote e i tamponamenti a bassa velocità, al fine di identificare modelli e procedure che consentano di analizzare con maggior attenzione queste tipologie di incidenti stradali favorendo una più verosimile, o più probabile, ricostruzione degli eventi. Per l’attività condotta sui motoveicoli, viene presentata una analisi degli urti tra moto ed auto, con particolare attenzione al caso in cui il mezzo a due ruote venga coinvolto nella parte frontale, con accorciamento del suo passo. Il lavoro è focalizzato sulla valutazione dell’energia cinetica dissipata nell’impatto. Viene presentato un modello semi-empirico basato sullo studio di crash test di letteratura e su alcune campagne di prove condotte tra moto e barriera rigida. L’attenzione è inoltre focalizzata sulla ricerca di una formulazione empirica della velocità relativa che tenga in considerazione la presenza del conducente del motoveicolo al momento dell’impatto. I crash test tra auto e moto, svolti con e senza conducente del mezzo a due ruote, mettono in evidenza buone stime sia dell’energia cinetica sia della velocità relativa calcolate con i modelli sviluppati. Nei tamponamenti a bassa velocità, è stata utilizzata l’elettromiografia con lo scopo di comprendere se le condizioni dei soggetti umani sottoposti ai test siano paragonabili a quelle tipiche di qualche fase di guida reale e dunque di attestare l’utilità dei crash test per lo studio del colpo di frusta e la definizione di soglie di danno. E’ stata monitorata l’attività muscolare di 9 soggetti durante test di guida su strada e durante prove di tamponamento a bassa velocità. I test di guida sono stati svolti su un percorso urbano con traffico moderato e che comprendeva alcune delle situazioni in cui è probabile essere coinvolti in un tamponamento: guida a velocità costante, decelerazione, frenata improvvisa, attesa al semaforo. Gli stessi guidatori sono poi stati sottoposti ad urti di tamponamento a bassa velocità fra veicoli; sono stati effettuati 36 crash test di due tipi (con soggetti consapevoli e inconsapevoli) e con due velocità di impatto nominali (6 e 8 km/h). I test di guida hanno confermato che diverse condizioni di guida comportano diversi gradi di attivazione muscolare, con la frenata decisa che di solito produce i valori più alti. Durante i test di tamponamento sono state osservate solo piccole differenze fra i soggetti consapevoli ed inconsapevoli.File | Dimensione | Formato | |
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