Già nel 1993, con la pubblicazione del Codice di stile, le amministrazioni sono state coinvolte in un processo di trasformazione e semplificazione della loro comunicazione che è tutt’ora in fase di precisazione e raffinamento. Tale processo riguarda la semplificazione non solo dell’azione amministrativa, intesa nel suo senso più ampio, ma anche della lingua degli atti, dei provvedimenti ecc. Nel corso di questi vent’anni sono state sviluppate varie iniziative, che verranno menzionate nel corso dell’intervento, tese a rendere la comunicazione amministrativa più efficace e incisiva nei confronti di strati sempre più ampi della popolazione. La Regione Toscana, in particolare, ha precorso i tempi perché, ispirandosi al principio della trasparenza, della chiarezza e della semplicità linguistica, già nel 1984 ha prodotto il primo manuale di drafting normativo. Il Consiglio regionale della Toscana è stato uno dei primi a pubblicare un rapporto regionale annuale sulla normazione e a organizzare convegni e seminari su questi argomenti; inoltre, da più di vent’anni, proprio presso il Consiglio ha sede la segreteria organizzativa dell’OLI (Osservatorio legislativo interregionale), organismo di collegamento e formazione degli uffici legislativi di tutte le regioni italiane, che più volte si è occupato dei temi della qualità normativa. La volontà di garantire il diritto di tutti ad accedere alle informazioni di interesse pubblico, a capire in maniera approfondita i testi sia nella loro portata che nei loro effetti, ha fatto sì che, nel corso degli ultimi anni, anche il tema della semplificazione amministrativa assumesse una crescente rilevanza a livello regionale. La Pubblica Amministrazione, infatti, produce diverse tipologie testuali che, in un modo o nell’altro, riguardano i diritti, i doveri e la vita quotidiana dei cittadini, come ad esempio i testi di legge, le norme e le circolari, gli atti amministrativi o gli avvisi esposti negli uffici pubblici, per strada, nelle stazioni ferroviarie, i moduli da compilare per accedere a un servizio, per iscriversi a scuola o all’università. Durante l’intervento si riferirà di iniziative recenti, promosse sia dal CLIEO (Centro di Linguistica storica e teorica: Italiano, lingue Europee e lingue Orientali) che dall’ITTIG (Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica – CNR), che hanno coinvolto numerose istituzioni toscane locali, pur avendo già i presupposti per essere “esportate” anche alle altre regioni al fine di contribuire alla creazione di una lingua amministrativa nazionale più chiara e trasparente. Nella relazione si discuteranno inoltre alcuni esempi di riscrittura e di riformulazione della documentazione disponibile sul portale PACTO (www.pacto.it).
Dalla lingua normativa alla lingua amministrativa: esperienze di semplificazione nella Regione Toscana / Stefania Iannizzotto; Angela Frati. - STAMPA. - (2011), pp. 311-320. (Intervento presentato al convegno Storia della lingua italiana e storia dell'italia unita. L'italiano e lo stato nazionale tenutosi a Firenze nel 2-4 dicembre 2010).
Dalla lingua normativa alla lingua amministrativa: esperienze di semplificazione nella Regione Toscana
IANNIZZOTTO, STEFANIA;FRATI, ANGELA
2011
Abstract
Già nel 1993, con la pubblicazione del Codice di stile, le amministrazioni sono state coinvolte in un processo di trasformazione e semplificazione della loro comunicazione che è tutt’ora in fase di precisazione e raffinamento. Tale processo riguarda la semplificazione non solo dell’azione amministrativa, intesa nel suo senso più ampio, ma anche della lingua degli atti, dei provvedimenti ecc. Nel corso di questi vent’anni sono state sviluppate varie iniziative, che verranno menzionate nel corso dell’intervento, tese a rendere la comunicazione amministrativa più efficace e incisiva nei confronti di strati sempre più ampi della popolazione. La Regione Toscana, in particolare, ha precorso i tempi perché, ispirandosi al principio della trasparenza, della chiarezza e della semplicità linguistica, già nel 1984 ha prodotto il primo manuale di drafting normativo. Il Consiglio regionale della Toscana è stato uno dei primi a pubblicare un rapporto regionale annuale sulla normazione e a organizzare convegni e seminari su questi argomenti; inoltre, da più di vent’anni, proprio presso il Consiglio ha sede la segreteria organizzativa dell’OLI (Osservatorio legislativo interregionale), organismo di collegamento e formazione degli uffici legislativi di tutte le regioni italiane, che più volte si è occupato dei temi della qualità normativa. La volontà di garantire il diritto di tutti ad accedere alle informazioni di interesse pubblico, a capire in maniera approfondita i testi sia nella loro portata che nei loro effetti, ha fatto sì che, nel corso degli ultimi anni, anche il tema della semplificazione amministrativa assumesse una crescente rilevanza a livello regionale. La Pubblica Amministrazione, infatti, produce diverse tipologie testuali che, in un modo o nell’altro, riguardano i diritti, i doveri e la vita quotidiana dei cittadini, come ad esempio i testi di legge, le norme e le circolari, gli atti amministrativi o gli avvisi esposti negli uffici pubblici, per strada, nelle stazioni ferroviarie, i moduli da compilare per accedere a un servizio, per iscriversi a scuola o all’università. Durante l’intervento si riferirà di iniziative recenti, promosse sia dal CLIEO (Centro di Linguistica storica e teorica: Italiano, lingue Europee e lingue Orientali) che dall’ITTIG (Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica – CNR), che hanno coinvolto numerose istituzioni toscane locali, pur avendo già i presupposti per essere “esportate” anche alle altre regioni al fine di contribuire alla creazione di una lingua amministrativa nazionale più chiara e trasparente. Nella relazione si discuteranno inoltre alcuni esempi di riscrittura e di riformulazione della documentazione disponibile sul portale PACTO (www.pacto.it).I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.