This work is designed for four kind of readers: cataloguing students, aspirant librarians, librarians who wish to keep up-to-date and anyone who wishes to describe and give access to any kind of resource on the web. Last kind is original but important, because it is expressive of the great change that RDA (Resource Description and Access) is going to promote. In fact, guidelines – rather than rules – are addressed to anyone wishes to describe and make accessible a cultural heritage collection or tout court a collection: librarians, archivists, curators and professionals in any other branch of knowledge. The work is organized in two parts: the former contains theoretical foundations of cataloguing (FRBR, ICP, semantic web and linked data), the latter a critical presentation of RDA guidelines. RDA aims to make possible creation of well-structured metadata for any kind of resources, reusable in any context and technological environment. RDA offers a “set of guidelines and instructions to create data for discovery of resources”. Guidelines stress four actions – to identify, to relate (from FRBR/FRAD user tasks and ICP), to represent and to discover – and a noun: resource. To identify entities of Group 1 and Group 2 of FRBR (Work, Expression, Manifestation, Item, Person, Family, Corporate Body); to relate entities of Group 1 and Group 2 of FRBR, by means of relationships. To enable users to represent and discover entities of Group 1 and Group 2 by means of their attributes and relationships. These last two actions are the reason of users’ searches, and users are the pinpoint of the process. RDA enables the discovery of recorded knowledge, that is any resource conveying information, any resources transmitting intellectual or artistic content by means of any kind of carrier and media. RDA is a content standard, not a display standard nor an encoding standard: it gives instructions to identify data and does not care about how display or encode data produced by guidelines. RDA requires an original approach, a metanoia, a deep change in the way we think about cataloguing. Innovations in RDA are many: it promotes interoperability between catalogs and other search tools, it adopts terminology and concepts of the Semantic Web, it is a global standard, it can be applied by different agencies to create data. RDA is expected to be enriched by wide community of professional, from all the world, in a collaborative, well-aware, recognized and global perspective. By RDA, the great tradition of cataloguing goes one step further and enters in the digital age definitively. Il volume si rivolge principalmente a quattro categorie di lettori: studenti di catalogazione, aspiranti bibliotecari, bibliotecari che vogliono aggiornare le proprie conoscenze, chiunque voglia descrivere e rendere accessibili in rete risorse di qualsiasi tipo; la quarta categoria è inedita, ma importante, perché sintomatica della grande trasformazione che RDA (Resource Description and Access) sta cercando di attuare. Le linee guida – piuttosto che un insieme di norme – sono, infatti, destinate a tutti coloro che vogliono descrivere e dare accesso a una raccolta di beni culturali o di beni tout court: bibliotecari, conservatori dei musei, archivisti e operatori di qualsiasi altro settore disciplinare. Il libro è suddiviso in due parti, una di richiamo ai fondamenti teorici della catalogazione (FRBR, ICP, il web semantico e i linked data), l’altra di esposizione critica delle linee guida. RDA ha lo scopo di rendere possibile la creazione di metadati ben strutturati per le risorse in modo che possano essere usati in qualsiasi ambiente. Scopo di RDA è, infatti, costituire “un insieme di linee guida e di istruzioni per la formulazione dei dati che consentano la scoperta delle risorse”. Le Linee guida pongono l’accento su quattro verbi: Identificare, Collegare (dalle funzioni base di FRBR/FRAD e ICP), Rappresentare, Scoprire; e su un sostantivo: Risorse. Identificare le entità del Gruppo 1 e Gruppo 2 di FRBR (Opera, Espressione, Manifestazione, Item, Persona, Famiglia Ente); Collegare le entità del Gruppo 1 e Gruppo 2 di FRBR, tramite le relazioni. Consentire agli utenti di rappresentare e di scoprire le risorse, selezionate tramite gli attributi e le relazioni delle entità del Gruppo 1 e Gruppo 2 di FRBR. Tutto ciò è il motivo d’interesse della ricerca dell’utente, utente che è al centro del processo. RDA consente di scoprire la conoscenza registrata, ovvero qualsiasi risorsa che trasmette informazioni, qualsiasi risorsa che sia veicolo di un contenuto intellettuale o artistico su qualsiasi supporto e in qualsiasi forma. RDA è uno standard di contenuto e non si occupa della visualizzazione: fornisce istruzioni su come identificare i dati, ma non spiega come e dove presentare i dati individuati e collegati in base alle linee guida. RDA richiede un approccio originale, una metanoia, una profonda trasformazione del modo di concepire la catalogazione. Le novità di RDA sono, pertanto, molte e in varie direzioni: favorisce l’integrazione dei cataloghi con gli altri strumenti d’informazione, adotta il linguaggio del web semantico, è uno standard internazionale, è utilizzabile da attori differenziati per la creazione di dati. Si auspica che il nuovo standard si arricchisca della partecipazione attiva e consapevole di un’ampia comunità di professionisti di tutto il mondo, portando ciascuno il meglio del proprio ‎background culturale, in una dimensione collaborativa, consapevole, riconosciuta e planetaria. La great tradition catalografica, con la pubblicazione di RDA, compie un altro passo storico che segna il suo ingresso definitivo nell’era digitale.

Introduzione a RDA : linee guida per rappresentare e scoprire le risorse / Carlo Bianchini, Mauro Guerrini ; prefazione di Barbara B. Tillett ; postfazione di Gordon Dunsire / Mauro Guerrini; Carlo Bianchini. - STAMPA. - (2014).

Introduzione a RDA : linee guida per rappresentare e scoprire le risorse / Carlo Bianchini, Mauro Guerrini ; prefazione di Barbara B. Tillett ; postfazione di Gordon Dunsire.

GUERRINI, MAURO;BIANCHINI, CARLO ALBERTO
2014

Abstract

This work is designed for four kind of readers: cataloguing students, aspirant librarians, librarians who wish to keep up-to-date and anyone who wishes to describe and give access to any kind of resource on the web. Last kind is original but important, because it is expressive of the great change that RDA (Resource Description and Access) is going to promote. In fact, guidelines – rather than rules – are addressed to anyone wishes to describe and make accessible a cultural heritage collection or tout court a collection: librarians, archivists, curators and professionals in any other branch of knowledge. The work is organized in two parts: the former contains theoretical foundations of cataloguing (FRBR, ICP, semantic web and linked data), the latter a critical presentation of RDA guidelines. RDA aims to make possible creation of well-structured metadata for any kind of resources, reusable in any context and technological environment. RDA offers a “set of guidelines and instructions to create data for discovery of resources”. Guidelines stress four actions – to identify, to relate (from FRBR/FRAD user tasks and ICP), to represent and to discover – and a noun: resource. To identify entities of Group 1 and Group 2 of FRBR (Work, Expression, Manifestation, Item, Person, Family, Corporate Body); to relate entities of Group 1 and Group 2 of FRBR, by means of relationships. To enable users to represent and discover entities of Group 1 and Group 2 by means of their attributes and relationships. These last two actions are the reason of users’ searches, and users are the pinpoint of the process. RDA enables the discovery of recorded knowledge, that is any resource conveying information, any resources transmitting intellectual or artistic content by means of any kind of carrier and media. RDA is a content standard, not a display standard nor an encoding standard: it gives instructions to identify data and does not care about how display or encode data produced by guidelines. RDA requires an original approach, a metanoia, a deep change in the way we think about cataloguing. Innovations in RDA are many: it promotes interoperability between catalogs and other search tools, it adopts terminology and concepts of the Semantic Web, it is a global standard, it can be applied by different agencies to create data. RDA is expected to be enriched by wide community of professional, from all the world, in a collaborative, well-aware, recognized and global perspective. By RDA, the great tradition of cataloguing goes one step further and enters in the digital age definitively. Il volume si rivolge principalmente a quattro categorie di lettori: studenti di catalogazione, aspiranti bibliotecari, bibliotecari che vogliono aggiornare le proprie conoscenze, chiunque voglia descrivere e rendere accessibili in rete risorse di qualsiasi tipo; la quarta categoria è inedita, ma importante, perché sintomatica della grande trasformazione che RDA (Resource Description and Access) sta cercando di attuare. Le linee guida – piuttosto che un insieme di norme – sono, infatti, destinate a tutti coloro che vogliono descrivere e dare accesso a una raccolta di beni culturali o di beni tout court: bibliotecari, conservatori dei musei, archivisti e operatori di qualsiasi altro settore disciplinare. Il libro è suddiviso in due parti, una di richiamo ai fondamenti teorici della catalogazione (FRBR, ICP, il web semantico e i linked data), l’altra di esposizione critica delle linee guida. RDA ha lo scopo di rendere possibile la creazione di metadati ben strutturati per le risorse in modo che possano essere usati in qualsiasi ambiente. Scopo di RDA è, infatti, costituire “un insieme di linee guida e di istruzioni per la formulazione dei dati che consentano la scoperta delle risorse”. Le Linee guida pongono l’accento su quattro verbi: Identificare, Collegare (dalle funzioni base di FRBR/FRAD e ICP), Rappresentare, Scoprire; e su un sostantivo: Risorse. Identificare le entità del Gruppo 1 e Gruppo 2 di FRBR (Opera, Espressione, Manifestazione, Item, Persona, Famiglia Ente); Collegare le entità del Gruppo 1 e Gruppo 2 di FRBR, tramite le relazioni. Consentire agli utenti di rappresentare e di scoprire le risorse, selezionate tramite gli attributi e le relazioni delle entità del Gruppo 1 e Gruppo 2 di FRBR. Tutto ciò è il motivo d’interesse della ricerca dell’utente, utente che è al centro del processo. RDA consente di scoprire la conoscenza registrata, ovvero qualsiasi risorsa che trasmette informazioni, qualsiasi risorsa che sia veicolo di un contenuto intellettuale o artistico su qualsiasi supporto e in qualsiasi forma. RDA è uno standard di contenuto e non si occupa della visualizzazione: fornisce istruzioni su come identificare i dati, ma non spiega come e dove presentare i dati individuati e collegati in base alle linee guida. RDA richiede un approccio originale, una metanoia, una profonda trasformazione del modo di concepire la catalogazione. Le novità di RDA sono, pertanto, molte e in varie direzioni: favorisce l’integrazione dei cataloghi con gli altri strumenti d’informazione, adotta il linguaggio del web semantico, è uno standard internazionale, è utilizzabile da attori differenziati per la creazione di dati. Si auspica che il nuovo standard si arricchisca della partecipazione attiva e consapevole di un’ampia comunità di professionisti di tutto il mondo, portando ciascuno il meglio del proprio ‎background culturale, in una dimensione collaborativa, consapevole, riconosciuta e planetaria. La great tradition catalografica, con la pubblicazione di RDA, compie un altro passo storico che segna il suo ingresso definitivo nell’era digitale.
2014
9788870757804
Mauro Guerrini; Carlo Bianchini
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Tipologia: Versione finale referata (Postprint, Accepted manuscript)
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