L’orizzonte temporale, definito come lo scenario entro cui si collocano tanto i soggetti di esperienza quanto i sistemi organizzativi, è stato analizzato nell’ottica delle innovazioni manageriali che oggi si pongono alla base della riconfigurazione dei servizi ospedalieri. Per questo esso si delinea su di un contesto caratterizzato dall’intensificarsi dei servizi diurni (Day Hospital e Day Surgery) e dalla riduzione dei tempi di degenza, nonché dai sistemi patient e person centered, strutturati sui bisogni e sulla complessità assistenziale dei soggetti. Attraverso le interviste in profondità e l’osservazione partecipante si è cercato di dare consistenza alle criticità che si legano alla dimensione temporale ospedaliera, le quali si pongono sul filo delle relazioni sociali ed individuali, delle abitudini quotidiane e su quello spaziali. Il tempo emerge infatti nelle sue dimensioni spazio-temporali, soggettive esistenziali, istituzionali-organizzative. Particolare centralità occupa inoltre la qualità del tempo di attesa e l’esperienza dell’attesa nell’utente: diviso tra l’aspettare e l’aspettarsi.

Il tempo agito. Esperienze di alterità spazio-temporali nel contesto ospedaliero / Silvia Surrenti. - STAMPA. - (2014), pp. 31-68.

Il tempo agito. Esperienze di alterità spazio-temporali nel contesto ospedaliero

SURRENTI, SILVIA
2014

Abstract

L’orizzonte temporale, definito come lo scenario entro cui si collocano tanto i soggetti di esperienza quanto i sistemi organizzativi, è stato analizzato nell’ottica delle innovazioni manageriali che oggi si pongono alla base della riconfigurazione dei servizi ospedalieri. Per questo esso si delinea su di un contesto caratterizzato dall’intensificarsi dei servizi diurni (Day Hospital e Day Surgery) e dalla riduzione dei tempi di degenza, nonché dai sistemi patient e person centered, strutturati sui bisogni e sulla complessità assistenziale dei soggetti. Attraverso le interviste in profondità e l’osservazione partecipante si è cercato di dare consistenza alle criticità che si legano alla dimensione temporale ospedaliera, le quali si pongono sul filo delle relazioni sociali ed individuali, delle abitudini quotidiane e su quello spaziali. Il tempo emerge infatti nelle sue dimensioni spazio-temporali, soggettive esistenziali, istituzionali-organizzative. Particolare centralità occupa inoltre la qualità del tempo di attesa e l’esperienza dell’attesa nell’utente: diviso tra l’aspettare e l’aspettarsi.
2014
LIGUORI EDITORE
Leonardo Chiesi, Silvia Surrenti
L'ospedale difficile. Lo spazio sociale della cura e della salute
31
68
Silvia Surrenti
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