Il materiale scheletrico umano oggetto del presente studio proviene dagli scavi effettuati nella località di Arano (Cellore di Illasi, VR) e condotti dalla Soprintendenza Archeologica del Veneto, Nucleo Operativo di Verona, in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze. Gli scavi hanno portato alla luce un vasto sito archeologico caratterizzato dalla presenza di una piattaforma cultuale dell’età del Rame, di una area antropizzata (“abitato”) e di una necropoli, entrambe databili all’antica età del Bronzo. In totale sono stati recuperati dallo scavo 75 individui: uno proveniente dall'abitato e 74 dalla necropoli (73 inumati e un incinerato). Le ricerche sul campo, hanno restituito una grandissima quantità di materiale che ha necessitato di un lungo e costante lavoro in più campi di ricerca per cercare di inserire il sito in questione all’interno del contesto culturale e popolazionistico di appartenenza. L’area archeologica di Arano costituisce un importante ritrovamento che ha permesso di aumentare le conoscenze sul patrimonio ideologico, tecnologico, sugli usi funerari e sulle caratteristiche bioarcheologiche delle comunità presenti nelle aree di pianura dell’Italia settentrionale a cavallo tra la fine del III e gli inizi del II millennio A.C. La popolazione di Arano, con i suoi 75 individui, costituisce attualmente il campione scheletrico più numeroso ritrovato in Italia settentrionale e datato all’età del Bronzo Antico.

Storie sepolte: paleobiologia della popolazione di Arano (Illasi, VR). Studio antropologico di una comunità del Bronzo Antico / Irene Dori. - (2014).

Storie sepolte: paleobiologia della popolazione di Arano (Illasi, VR). Studio antropologico di una comunità del Bronzo Antico.

DORI, IRENE
2014

Abstract

Il materiale scheletrico umano oggetto del presente studio proviene dagli scavi effettuati nella località di Arano (Cellore di Illasi, VR) e condotti dalla Soprintendenza Archeologica del Veneto, Nucleo Operativo di Verona, in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze. Gli scavi hanno portato alla luce un vasto sito archeologico caratterizzato dalla presenza di una piattaforma cultuale dell’età del Rame, di una area antropizzata (“abitato”) e di una necropoli, entrambe databili all’antica età del Bronzo. In totale sono stati recuperati dallo scavo 75 individui: uno proveniente dall'abitato e 74 dalla necropoli (73 inumati e un incinerato). Le ricerche sul campo, hanno restituito una grandissima quantità di materiale che ha necessitato di un lungo e costante lavoro in più campi di ricerca per cercare di inserire il sito in questione all’interno del contesto culturale e popolazionistico di appartenenza. L’area archeologica di Arano costituisce un importante ritrovamento che ha permesso di aumentare le conoscenze sul patrimonio ideologico, tecnologico, sugli usi funerari e sulle caratteristiche bioarcheologiche delle comunità presenti nelle aree di pianura dell’Italia settentrionale a cavallo tra la fine del III e gli inizi del II millennio A.C. La popolazione di Arano, con i suoi 75 individui, costituisce attualmente il campione scheletrico più numeroso ritrovato in Italia settentrionale e datato all’età del Bronzo Antico.
2014
Jacopo Moggi Cecchi
Irene Dori
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Tipologia: Tesi di dottorato
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